Appa & Appa

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scritto per il contest di  soft_jiminie

"Sleep little one, and don't cry anymore: you'll be safe,

you'll fall asleep in my arms: dream and thenyou'll wake up"

Un lavoro non retribuito, senza giorni né di malattia e tanto meno di ferie, con specifiche richieste di:
-reperibilità ventiquattro ore su ventiquattro;
-conoscenze generali di sartoria, psicologia, cucina ed infermieristica;
- deve aver spirito di iniziativa e saper mettersi in gioco;
-possedere almeno la patente B;
-formazione scolastica superiore;
-grande creatività ed inventiva;
-capacità di lavorare in gruppo con organizzazione ed efficienza;
-abilità di leadership;
-etc.

Vi pare forse un lavoro da tutti, per il quale qualsiasi disoccupato correrebbe subito al centro di impiego per ottenerlo?
Forse le richieste sono troppo alte, il richiedente troppo esigente, il pubblico troppo particolare per essere servito da uno come voi?
Magari un weekend di ferie disponibile a settimana o qualche giorno di malattia cumulabile farebbe bene o forse ancora qualche permesso in ore risulterebbe utile, ma per chi sceglie di praticare questo lavoro nulla è concesso.

Nella maggior parte dei casi vi sono obbligatoriamente nove mesi di preparazione al progetto finale che al 98% hanno manifestato presenza di casi d' ansia, forti incertezze nel corso dell'opera e vari castelli in aria aggiuntivi che potrebbero sbriciolarsi al compimento del progetto.
Se però facciamo particolare attenzione ad un candidato di tipo femminile invece, dobbiamo aggiungere che questo lavoro può risultare usurante, provocare dolori alla schiena e allo stomaco, nausea e sensibilità agli odori.
Nel caso di un candidato maschile, invece, non si sono presentate ripercussioni di tipo fisico, ma senza dubbio di tipo psicologico anche se il candidato stesso potrebbe non volerlo dichiarare apertamente.

Qualora qualcuno non dovesse esserci già arrivato, il lavoro di cui si sta parlando é quello del genitore.
Duro e faticoso oltre ogni immaginazione, che non ripaga economicamente ma riempie l'animo di gioia in modi in cui solo poche altre cose al mondo sono in grado di fare.
Quando un genitore scopre di aspettare un figlio non pensa davvero a questo genere di cose, questo perché la verità a loro suona minimale perché essere innamorati del lavoro che si fa o che si inizierà a fare entro breve vale molto di più.
Sarà per questo che i genitori spesso e volentieri perdonano ai loro figli le birbonate, i capricci e richieste ad ore assurde...
Molto probabilmente, anzi quasi sicuramente, era stato per questo che Namjoon e Seokjin quella sera avevano deciso di stare accanto al loro bambino nonostante tutto...

"Appa...Appa..." mugugnò una voce infantile nel buio della camera da letto.
"Uhm...Hajoonie, amore...che cosa c'è? É notte, vai a dormire..." mugugnò in risposta uno dei due dall'ammasso di coperte del letto.
"Appa Nam...io ho mal di pancia...mi sento il gomito...." piagnucolò ancora quella infantile.
"Aish...Hajoon, te lo avevo detto che non dovevi mangiare tutte quelle caramelle, santissimo cielo" fece allora la voce, togliendosi di dosso le coperte per alzarsi, tendendo in fine la mano al bambino.
"Vieni, andiamo in bagno".

Ebbene, dopo mesi e mesi in attesa delle visite degli assistenti sociali, dei documenti da firmare e delle chiamate dalle associazioni per l'adozione, i due ragazzi si erano riempiti di castelli in aria e aspettative, ma non avevano ben contemplato gli eventuali mal di pancia, indigestioni varie, sbucciature di ginocchio e pianti per i capricci.
Insomma, si sa che fanno parte del pacchetto ma non sempre i genitori in attesa pensano anche a quello.

Sarà forse stato per quello che durante quella notte, nel pieno delle tre del mattino, Namjoon cercava di non sbuffare troppo davanti al bimbo che si contorceva a causa delle coliche dell'indigestione mentre il suo compagno Seokjin, ancora mezzo addormentato, si curava di massaggiargli il pancino e rassicurarlo.
Nonostante fossero già abituati a piccole maratone di veglia, mai gli era capitata una cosa del genere, ed al momento -l'uno meno preparato dell'altro- si stavano impegnando a combattere il sonno e la paura di non essere in grado a gestire la situazione.

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