Se c'era una cosa certa, era che il signor Flynn amava la sua barca. Di un color grigio sbiadito, la sua Nancy non aveva nulla da invidiare alle altre navi del porto di Brighton. Quella sfumatura scura degna del più intenso fumo di Londra, la faceva spiccare fra i tanti yacht della cittadina e , anche se la dolce Nancy era solo una barca da pesca di fine anni '80, sapeva, come il suo padrone, il fatto suo. Certo, aveva qualche problema al motore e i sedili non erano il massimo della comodità, ma non era niente male.
In quella calda giornata estiva, Brighton era più bella che mai: una dolce brezza mattutina accarezzava le ali di alcuni gabbiani che raccoglievano dall'acqua calmissima, merluzzi, alici e salmoni. Sugli scogli, qualche bagnante mattiniero , si stava preparando ad un approccio con le gelide acque inglesi, qualcun altro, più coraggioso, vi si era tuffato. Le nuvole, che lentamente si rincorrevano, coprivano un pallido Sole di quei primi giorni di Giugno. I timidi raggi bastavano ad illuminare il volto di una ragazza: la sua bellezza, discreta e inconsapevole, era esaltata dalla debole luce; i capelli neri, raccolti in una treccia, le accarezzavano la schiena seminuda e quel suo doposole le svolazzava attorno. Il venticello a volte le faceva alzare la gonna e lei, a disagio, nascondeva le magre gambe, coprendole velocemente. Era seduta su una panchina di marmo vicino al porto della città; in mano aveva un taccuino consumato rivestito di pelle marrone. Gli occhi gentili scrivevano con passione e attenzione sui fogli. Flynn l'aveva vista così tante volte dalla sua Nancy! Ogni mercoledì la ragazza si recava sulla stessa panchina, alla stessa ora, con lo stesso quaderno, a scrivere, scrivere e ancora scrivere, tant'è che l'uomo se l'era immaginata alle prese di un romanzo mentre fantasticava e inventava mondi paralleli o descriveva una storia d'amore o raccontava la vita di John Lennon.
Flynn l'aveva sempre osservata: ricordava a memoria ogni suo movimento, ogni suo tic, ogni suo neo. Aveva, ogni tanto, cercato di indovinare il suo nome o il suo lavoro o il suo colore preferito o,ancora, il suo tono di voce. Solo un paio di volte i due avevano incrociato gli sguardi e subito l'uomo aveva abbassato la testa, timido e in soggezione. Ogni settimana Flynn aspettava quel mercoledì mattina solo per guardarla: in qualche modo il suo cuore di pietra e la sua mente cinica impazzivano per quell'alone di mistero che aleggiava intorno a lei. Non aveva una bellezza da far girare la testa e nemmeno un fisico sensuale, ma quelle labbra sottili, quegli occhi dolci e grandi e quel naso un po' imperfetto, le regalavano un'eleganza e una femmiilità rare.
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Storia di un marinaio
RomanceLa storia di un cinico marinaio inglese, innamorato della sua barca.