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Jungkook fu costretto a seguire il generale Kim nel suo ufficio. Il militare, nella sua uniforme bianca senza alcuna macchia, gli aveva intimato di andare con lui per discutere i termini del suo tirocinio. Era raro che a Kim venissero assegnate reclute, ed era ancora più raro che fosse proprio SeoJoon a decidere: il generale Park non aveva proprio tollerato il ritardo del giovane Jeon, soprattutto quando Taehyung gli aveva raccontato del suo piccolo incidente con l'ubriaco.

Il corvino aveva cominciato a sudare, sebbene la temperatura fosse glaciale in quella stanza. Gli occhi di Kim stavano scavando un solco nella sua anima, e lui poteva sentirlo.
«Allora Jeon. Hai qualcosa da dire a tua discolpa?» chiese, sistemandosi sulla sedia dietro alla scrivania.
«Sono veramente dispiaciuto, signore. Ieri credo di aver alzato troppo il gomito e questa mattina non mi sono svegliato in orario.» si inchinò, abbassando la testa in segno di rispetto.
«Mh. Capisco. E dimmi, Jeon: credi che questo posto sia l'accademia?» continuò alzando un sopracciglio.
«No signore.»
«Credi che in questo posto sia possibile fare anche un solo minuto di ritardo?» il suo tono di voce stava cominciando ad alzarsi.
«No, signore.»
«E allora non permetterti più di assumere un comportamento del genere!» tuonò sbattendo un pugno sulla scrivania «A terra! Voglio duecento flessioni! Comincia a contare.»

Il corvino si abbassò immediatamente e si piegò sulle sue braccia, cominciando a fare i piegamenti richiesti da Kim, che lo guardava dall'alto della sua scrivania.
Taehyung, dal canto suo, lo osservavava con un sorrisetto soddisfatto: vedere un alpha così grosso e imponente sottomesso a lui, lo faceva sentire così potente. Nella sua vita, lui credeva non ci fosse soddisfazione più grande. Tolti ovviamente tutti i successi militari e le onorificenze. Nella stanza, le uniche cose che riecheggiavano erano i numeri, scanditi misti agli ansiti di Jungkook. Era arrivato a 80 in pochi minuti, l'essere un alpha aiutava davvero, tuttavia era ormai zuppo di sudore, che gli colava fin sotto l'uniforme.
Taehyung guardò l'arteria giugulare pulsare e ingrossarsi, e poté sentire i suoi istinti animali salire a galla.

No cazzo, Taehyung. Controllati.

Respirò a fondo, prima di distogliere lo sguardo e concentrarsi su alcuni documenti che aveva davanti. Intanto il ragazzo, per terra, continuava a contare, era arrivato a 130. La situazione stava diventando imbarazzante anche per Taehyung, che non sapeva più dove mettere le mani e gli occhi. Quel ragazzo sudava davvero tanto. E forse Taehyung era fin troppo attratto dagli Alpha sudati.
Il generale tentò di concentrarsi sui fogli, su quello che c'era scritto su: ma i respiri pesanti dell'alpha lo distraevano.
180.

Forza Taehyung, è quasi finito.

Il generale deglutí ancora, notando che il minore avesse delle gocce di sudore anche lungo gli avambracci, coi muscoli in bella vista da sotto l'uniforme.
«Signore, ho finito.»
«Bene. Voglio che tu mi porti tutti i documenti riguardanti il caso di Kim Seokjin, è nell'archivio, sul secondo scaffale da sinistra. Poi quando hai finito sparisci dalla mia vista. Domani mattina ti voglio in caserma alle 5, ti allenerai con me prima di iniziare il turno mattutino.» tuonò ancora con la sua voce profonda e roca.
«Si signore. »
«Adesso fuori.» con un gesto della mano, Taehyung lo cacciò via dal suo ufficio. E il corvino, dopo aver fatto una riverenza, sgusciò fuori dalla stanza, ancora ricoperto dal suo stesso sudore. Probabilmente se si fosse trovato vicino ad un omega, esso sarebbe caduto ai suoi piedi come una verginella in calore. Sapeva di fare un certo effetto, ma non aveva mai avuto modo di sperimentare quanto effettivamente potesse essere potente.
Quando Jungkook richiuse la porta dietro di sé, il generale tirò un sospiro di sollievo.

Quel tirocinante lo avrebbe fatto impazzire.
O forse sarebbe stato il contrario.

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora