14*Capitolo

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*Inizio Flashback*
Maledetta Federica, come ha potuto lasciare che io fossi chiusa qui con lui, se sa che ho passato tutta la notte a piangere per ciò che mi ha fatto! Appena esco da qui le farò rimpiangere questa cosa, nel frattempo che sono qui, però, farò in modo di non parlare con Jacopo per questo mi allontano e mi siedo in un angolo, il più possibile distante da lui.
Jacopo-Ale, dai, mi devi scusare... Io- io ammetto di aver sbagliato a non dirti prima di mia madre ma avevo paura della reazione che avresti potuto avere, non volevo farti stare male e perfavore non prendertela con Fede, mi ha dato una mano perché non sapevo come parlarti...
Lo guardo senza nessuna particolare espressione nel viso. Ruggisco, mi alzo e mi butto su di lui, anche se non cade a terra come avevo sperato. Mi allontano e lo guardo negli occhi incazzata nera. Gli poggio un dito sul petto come ad accusarlo ed inizio a parlare.
Ale-Hai sbagliato?! È questo che sai dire?! Scusa?! Ma dai, non avevo capito che ti eri pentito ma sappi che non puoi fare così! E i tuoi fratelli?! Sono morti anche loro o sono all'università come mi avevi detto?! No perché ormai non so se crederti più. Non so se mi menti o mi dici la verità. Mi hai tenuto nascosta questa cosa per due anni, due fottutissimi anni ok?! Cosa dovrei dire io?? Ti perdono?!
Jacopo mi prende la mano libera e la intreccia alla sua e, successivamente, fa la stessa cosa con l'altra mano! Spalanco la bocca stupita dal suo modo di scappare dai litigi.
Jacopo-Non so cosa dirti oltre questo ma ti chiedo scusa ok?! Non te lo meritavi ma perfavore non starci male oltre. E si, i miei fratelli sono all'università dove li abbiamo lasciati. Ora, ti prego, abbracciami!!!
E lo faccio, cedo e lo abbraccio... Forse perché ne avevo bisogno anche io. Lo stringo a me e lentamente scivoliamo per terra sedendoci e mettendoci comodi.
Ale-Sei un deficiente!
Jacopo-Lo so!
E mentre io affondo la testa nell'incavo del suo collo, lui accarezza i miei capelli con il mento appoggiato sulla mia testa e rimaniamo così finché Federica non viene ad aprirci!
*Fine Flashback*
Mentre racconto tutto quello che è successo tra me e Jacopo nello yatch a Federica, mi sento morire per come si è comportato prima, non ho parole, non riesco a spiegare il suo comportamento.
Fede abbassa lo sguardo e rimane in silenzio poiché neanche lei si spiega ciò.
Sento la porta della camera di fronte aprirsi e un attimo dopo chiudersi e capisco che è tornato quel bastardo.
Ale-Fammi un favore, chiedi a Riccardo se mi può prestare le chiavi di questa stanza, non ho voglia di rischiare di vederlo...
Fede annuisce e va via silenziosamente tornando circa dieci minuti dopo.
Fede-Sono tutte tue.- mi dice lanciandomele.
Ale-Grazie
Sta per chiudersi la porta alle spalle quando fa dietro-front rivolgendosi a me.
Fede-Ci sarai a cena?
Ale-Si, non può sapere che mi ha fatto male! Non deve... Ci vediamo, chiamami quando è pronta, lo farò morire a quel bastardo.
Fede sorride leggermente e se ne va lasciandomi finalmente sola tra i miei pensieri. La ringrazio ancora mentalmente per capirmi sempre. Mi sdraio sul letto con le cuffiette alle orecchie e la musica sparata al massimo, dopo aver ovviamente chiuso la porta a chiave, e mi addormento.
Mi risveglio stordita sentendo la suoneria del mio cellulare. È Fede, sono le 7:30, deduco che la cena è quasi pronta, quando le rispondo questo è proprio quello che mi dice.
Mi alzo e mi dirigo verso l'armadio prendendo un pantalancino che lascia scoperta una parte del culo e una maglietta scollata color rosa cipria.
Apro la porta dopo aver messo le convers e corro verso le scale circa 20 secondi dopo sono in cucina e sotto gli occhi stupiti di tutti mi siedo al mio posto, davanti Jacopo che abbassa subito lo sguardo nella mia scollatura e sorrido soddisfatta iniziando subito a mangiare.
*Pov's Jacopo*
Cosa cazzo ho combinato?!?! Solo per dei deficenti mi sono lasciato scappare la possibilità che bramavo da più di un mese, volevo stare con Alessia ma ho mandato tutto all'aria!! E dire che stava andando tutto bene.
Mi è uscito di colpo e non so il perché, alle medie mi interessava essere famoso ma adesso che avevo di nuovo lei non me ne fregava più nulla di tutto ciò. Non ho idea di come farmi perdonare ma credo chiederò aiuto a Federica, mi aiuterà sicuramente!
Sarà difficile ma la riconquisterò! Ne sono sicuro! Mi siedo al tavolo e qualche secondo dopo vedo Alessia prendere posto davanti a me. Stasera indossa vestiti provocanti anche se su di lei niente è volgare.
Dopo cena vedo Riki mettere al posto la tavola e deduco stasera tocchi a lui dare una pulita alla cucina, Ale sale sopra in camera e Fede esce nel cortile sul retro e mi sembra l'occasione adatta per parlarle del mio piano, sicuro che mi aiuterà.
Jacopo-Fede posso chiederti un favore?!
Fede-Dimmi!- dice fredda verso di me, senza voltarsi.
Jacopo-Vorrei parlare e riconquistare Alessia, ho fatto una cazzata prima, non vol-
Fede interrompe la mia frase a causa di uno schiaffo sonoro sulla guancia e riprende a parlare, rossa di rabbia.
Fede-Ti do un aiuto di sto cazzo, non devi neanche più avvicinarti a lei. Hai capito?! Non la farai soffrire ancora! Avvicinati, prova a parlarle e te la vedrai con me!
La guardo scioccato e la vedo rientrare ma prima di sparire completamente sento ancora la sua voce.
Fede-Chi tocca la mia migliore amica, sia fisicamente che moralmente, è morto! Tu in particolare Jacopo Cilio, lo sarai molto presto. Ti ho avvisato!
Mi riprendo dal mio stato di trans circa 5 minuti dopo e me ne torno in camera. Non riuscendo ad addormentarmi esco e busso alla sua camera.
Ale-No, Fede, non mi serve niente ti ringrazio.
Jacopo-Non sono Fede, aprimi, ho bisogno di parlarti, è urgente.
Non si sente che silenzio per vari minuti e, successivamente sento lo schiocco della chave nella fessura. Entro e chiudo la porta bloccandola di nuovo.
Jacopo-Ho bisogno di parlare con-
Mi blocco e la vedo solo con un accappatoio addosso e mi sento morire perché se a quest'ora fosse mia avrei potuto accarezzare quella pelle che rabbrividische ad ogni mio contatto.
Alessia mi guarda con aria annoiata anche se vedo un certo luccichio nei suoi occhi.
Ale-Ti do 10 minuti, non di più.
Con sguardo da pantera mi avvicino a lei, lentamente e con malizia.
Jacopo-Oh... Non credo basteranno.
La prendo e la bacio di forza e lei, anche se all'inizio esita un po', ricambia. Piano l'appoggio sul letto e prima che possa parlare apre bocca lei.
Ale-Ti voglio! Ti voglio ora!
E da quella frase ci perdiamo in un turbine d'amore e passione tra quelle coperte che saranno la nostra prima volta.(Nessuno dei due è vergine, ma la storia di Jacopo non è importante, quella di Alessia ve la racconterò più avanti con il tempo. E per chi voleva la parte piccante😏, mi farò perdonare. Baci❤️)

Per Una Maledetta Festa #WATTYS2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora