Capitolo quindici.

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Ice on fire

capitolo 15

Harry fermò la moto davanti al vialetto di casa e mi fece scendere. Non avevamo parlato per tutto il tragitto, non ci eravamo guardati una arrivati, non ci eravamo rivolti un gesto, una parola.. niente. Fermò la moto e io scesi. Presi lo zaino, indietreggiai balbettando qualcosa e andai verso casa. Il cuore stava quasi per uscirmi dal petto, le gambe mi tremavano, mi meravigliai di come non caddi a terra. Arrivai invece alla porta e mi voltai un'altra volta, vedendolo ancora fermo lì, dove mi aveva lasciata. Lo sguardo fisso a terra, come imbambolato. Non appena inserii la chiave nella serratura, lo sentii mettere in moto e capii che la magia di quella notte era finita lì. Era finita in quella strada, in quel lasciarsi senza uno sguardo, in quella soglia di casa. Ci avevo passato la vita sulla soglia di casa sua. Non appena misi piede in casa mia madre si lanciò su di me, stringendomi come se non mi vedesse da mesi.

«La prossima volta te ne resti a casa.» aveva detto.

Fui sollevata della cosa. Significava che la balla che io e mio fratello avevamo messo in piedi aveva funzionato. La cosa che mi preoccupava di più era la bugia detta a Liam. Liam non era stupido, e sicuramente avrebbe capito qualcosa. Avrebbe capito qualcosa per il mio atteggiamento, ma per il momento non avevo nessunissima voglia di vederlo. E così da quel giorno me ne sto chiusa in camera. La notte non riesco a dormire. Guardo la luna, immaginando che fosse la stessa di quella notte, ma la stessa non è. Le notti adesso hanno qualcosa di diverso. Sono spente, vuote. Rimango per ore a fissarla, immaginando le sue mani su di me, i suoi baci, le sue carezze.. Immaginando quel momento che vorrei ritornasse ancora e ancora. Il mio corpo è pieno di brividi perchè mi ritrovo sola, nel buio più totale senza nessuno che mi culla tra le braccia. Senza Harry che mi culla tra le braccia. Liam è passato a trovarmi il giorno dopo.

«Mi sei mancata.» mi dice.

«Anche tu.» gli rispondo.

Mi porta al cinema a guardare “Amici di letto”. Cerco di trattenere le lacrime.

Mi prende la mano, mi cinge le spalle con un braccio, mi accarezza il viso e io non faccio altro che immaginare di essere in qualunque altro posto. Voglio bene a Liam e forse dovrei dirgli la verità, se la merita. Non ho detto niente ad Aria, non ho detto niente a Louis. Non vedo Harry da quel giorno. Lo spio da dietro le tende della mia finestra. Vedo le luci accese, Chester che corre in giardino, la moto sul vialetto. Ogni volta che lo vedo uscire mi vengono i brividi. Poi lui alza la testa verso di me e io mi nascondo, pregando che non mi abbia vista. Tra poco ci saranno le vacanze di Natale, dovrei esserne contenta. Stare insieme alla famiglia, festeggiare.. e invece niente. 

Quel giorno andai a trovare Adele alla clinica, non lo facevo da tanto.

«Hanna.»

Quando mi vide il suo viso si illuminò. La trovai seduta sul letto, intenta a mangiare. Avevo sempre odiato l'odore del cibo degli ospedali. Le portavo sempre qualcos'altro da mettere in bocca, ma lei insisteva sempre dicendomi che non dovevo preoccuparmi per lei.

«Hai mancato Harry per qualche minuto.» disse.

«Bene.»

Poggiai il piatto sul tavolino e mi sedetti accanto a lei, cercando di sorriderle.

«Come stai?» le chiesi.

«Attendo con ansia il momento per andarmene.»

«Adele ti prego, - le presi la mano – non devi dirlo.»

«Figlia mia, - me la strinse – sono vecchia ormai.»

Abbassai la testa e sentii gli occhi gonfi dalle lacrime.

Ice on Fire :: hes  {in correzione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora