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Diario di Lyon

Stavamo camminando da un po per cercare un lago dove riposarci, eravamo stanchissimi dopo essere scampati ad un orda di zombie dagli occhi rossi .
Stefano disse con aria abbastanza  sconsolata < Lyon sono ore che camminiamo quanto manca?>
Io risposi mentre continuavo a tenere gli occhi sulla mappa < non manca tanto....> Mario con sguardo irritato disse< hai detto la stessa cosa un ora fa> io continuavo ad ignorarli ma gli risposi comunque<la speranza è l'ultima a morire>
Sentii sussurare Stefano <se la speranza è l'ultima a morire be' allora credo che la mia sia già andata>
Io iniziai a scocciarmi, dopo degli attimi di silenzio intervenne Anna con una risatina, Stefano chiese con aria perplessa < cosa c'è di divertente> Anna ci guardo e con il suo più bel sorriso disse<vi ricordate mentre stavamo combattendo quegli zombie, uno di loro aveva arco e frecce e beccava solo altri zombie, faceva morir dal ridere>
<Oppure quando uno zombie è caduto  nel unico buco e ci trascinava anche gli altri, senza che io facessi nulla> aggiunse Mario ridacchiando.
Così iniziamo a raccontare storie più assurde su quegli zombie. Dopo un po' capii il piano di Anna per non farci più litigare, poi mi accorsi che eravamo arrivati al lago allora uno alla volta ci tuffano tutti in acqua rimasimo un po' a galla a giocherellare e riposarci, quando dal fondale del lago intravidi qualcosa luccicare, allora presi un bel respiro e mi fiondati sott'acqua ci rimasi un po' il lago sembrava sempre più profondo arrivato al fondale presi l'oggetto e riniziai a nuotare, non vidi neanche cosa avessi preso, ma mentre tornavo in superficie sentivo che era una specie di scatola. all' improvviso sentii una sensazione di freddo tutto intorno a me, mi sembrava che qualcosa mi stesse trascinando in basso, i miei occhialini mi  si sfilarono dalla testa, iniziava a mancarmi il fiato, qualcosa mi si attorcigliava intorno a gambe, braccia e collo. Le forze mi abbandonavano il lago sembrava diventato l'oceano l'unico mio ricordo erano i miei amici che si tuffa vano in acqua, e anche di non riuscire a separarmi da quella scatola e poi vuoto totale.

Anna

Mi ero seduta sulla spiaggia per asciugarmi quando notai Lyon che si immergeva, non ci feci troppo caso dopo poco Stefano e Mario uscirono e mi chiesero in coro <dove Lyon??>
Io con aria preoccupata e perplessa risposi <come non era con voi?!?>
<No> risposero i due, ci tuffammo alla ricerca di Lyon quando Stefano vide galleggiare i suoi occhialini, ci immergemmo insieme e trovammo Lyon che veniva trascinato da un' alga  arrampicate che lo stringeva forte, Lyon non si muoveva Stefano teneva a bada l'alga mentre io e Mario tiravano fuori  Lyon, in mano aveva una strana scatola e non la voleva mollare, riusciamo a staccarlo dal alga prima che ci finisse l'aria, portammo Lyon in riva Stefano gli tolse la scatola mentre io cercavo di farlo respirare ma niente allora Mario disse<prova la respirazione bocca a bocca>
Io con aria abbastanza imbarazzata dissi <va bene> Mario e Stefano si girarono per la "privacy" . Dopo poco Lyon riprese conoscenza inizio a spuntare acqua mentre si toccava il collo <cosa è successo ?> Disse lui confuso, io non gli diedi il tempo di rispondere che mi fiondai addosso a lui <credevo di averti perso> quando mi scollai, gli raccontammo tutto, e lui divento tutto rosso quando Mario raccontò della respirazione bocca a bocca😣,ci fermammo per la notte,poi  dopo l'accaduto  Stefano chiese <Lyon ma che cosa è quella scatola?>,Lyon guardo Stefano e rispose <non ne ho la più pallida idea, lo apriremo quando torneremo a casa.
Il giorno seguente partimmo al Alba e ci dirigemmo verso la nostra adorata casa, partimmo al Alba e tornammo al tramontare del sole e per tutto il viaggio nessuno aprii bocca se non Io per dire ai ragazzi di fermarci a pranzare. Tornati a casa eravamo tutti stanchissimmi Stefano e Mario si buttarono sui due lati del divano io invece mi fiondai sulla sedia per riposare avevo i piedi doloranti. Poi Lyon disse entusiasta come non mai<è arrivato il momento di scoprire  cosa c'e nella scatola> subito Mario e Stefano si fiondarono sul tavolo Lyon aprii lentamente la scatola e altro non era che un gioco da tavolo, rimanemmo a fissarlo allibiti, poi Mario disse <non abbiamo molti impegni quindi perché non lo proviamo?>
Lyon fece un cenno se dire "sì" era uno strano gioco non aveva praticamente niente non c'erano dadi ne pedine c'era solo una piattaforma di carta con al centro una strana Gemma e le istruzioni < Perfetto è completamente inutile> disse Stefano scocciatissimo , Lyon replicò <magari nelle istruzioni c'è scritto come sarebbe dovuto essere> Lyon prese le istruzioni e iniziò a leggere < come vincere il gioco : devi uccidere il nemico prima che esso distrugga i due mondi .
<Ah...cavoli il resto e incomprensibile> disse Lyon
<Le istruzioni si leggono ancora>aggiunsi io <prova a leggerle>
<Istruzioni:per iniziare il gioco toccare il cristallo e così l'avventura avrà inizio... Che ne dite proviamo?>
In quel momento toccamo tutti la gemma e una luce abbagliante avvolse la stanza e in un attimo fu come se il nostro mondo venisse risucchiato nel gioco,chiusi gli e quando gli riapri mi ritrova in un tunnel di un colore tendente al viola con tante piccole luci tutte in torno, una di esse mi si poggio addosso e si espandete su tutto il mio corpo sentivo una forte sensazione di calore,  poi iniziai a precipitare nel vuoto. Dopo un po' sentii sotto di me i fili d'erba ma non riuscivo ne ad alzarmi ne ad aprire gli occhi ero paralizzata e allora mi lasciai cullare dalla dolce brezza finché non avessi recuperato le forze.

Spero che la storia vi piaccia ogni tanto vi farò delle domande tipo:
Vi piacerebbe se ci fosse anche dentifricio?
Si o no  ❤️
Scrivetelo sotto ora devo andare, ciao ciao🤗

Failcraft (inside the game)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora