Una promessa

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Neymar's PoV

Benny:Allora...questo ricordo risale a quando avevo 14 anni,ovvero 7 anni fa.Era il 14 Dicembre ed era il compleanno di mio cugino Francesco.Vicino alla mia vecchia casa,perche' ora ho una casa tutta mia,a 150 metri c'e' un piccolo Bar;bisogna andare tutto dritto,anche se li' in mezzo alle case c'e' una via,stretta e buia.Tutta la famiglia si era riunita al Bar e io ero l'unica,cioe' l'ultima in realta',a non essere ancora arrivata.Corsi in fretta per raggiungere il Bar,quando una mano mi prende fortemente il braccio e un uomo robusto mi sbatte contro il muro.Mi aveva completamente sbattuta contro il muro e teneva le sue mani sui miei polsi.Cercai di divincolarmi,chiamai aiuto urlando per avere bisogno,e intanto lui mi diceva di andare con lui a divertirsi.Neymar,non sto' nei particolari,ma...sai cosa significa "divertirsi" con uno sconosciuto...Comunque,non gli risposi,e con le scarpe gli sferrai un calcio violento sulla pancia.Rimase a terra,poi gli presi un po' contro con il piede la testa,cosi' non mi avrebbe ripreso;con i calci ci so' particolarmente fare.Corsi e raggiunsi la famiglia,e partimmo.Scusami se ti ho fatto preoccupare quando mi hai preso il braccio dolcemente,ma mi e' venuto...quel ricordo...Scusami ancora...Tu non lo sapevi e...

Ero senza parole,perche' quell'uomo e' stato uno stronzo.Come si fa a fare queste cose?

Comincio' a piangere,e ricevetti un bel pugno al cuore.

Aveva ragione ad avere quel ricordo,la capisco perfettamente,e d'altronde anchio ho vari ricordi.

Mi venne un vento di ricordi che scomparve subito.

Io:Benny...guarda,ti capisco.Perfettamente.Scusa se ti ho fatto ricordare quella cosa.Scusami,scusami,scusami.

Mi sentivo in colpa,cavolo.

Cazzo,sono uno stronzo!

La abbracciai anche se lei era in lacrime.

"Scusami fino all'infinito" mi diceva la mente.

"Neymar,tranquillo,lei e' non assolutamente arrabbiata con te,ha solo quel ricordo.Non ha motivo di arrabbiarsi con te,tu non lo sapevi giustamente."diceva il cuore.

"Ma..."dentro di me non sapevo cosa dire.

"Ahah,ora lei avra' timore di te!Ti sta bene caruccio di un testone!"disse una vocina.

"Stai zitta,deficiente di una vocina!...Taci,ok?"le risposi cosi'.

E da li' non ebbi risposta.

Presi le due mani di lei,la guardai negli occhi e le sorrisi.

Io:Ora,una cosa,in modo sincero.Adesso,hai paura di me?

Ok.

Mi sono gia' pentito di me.

Ma cosa cazzo le ho detto!?

Lei non ha paura di me,io la amo e lei ama me.

Allora perche' glielo chiesto?

Colpa della vocina del cazzo,la prossima volta sta' zitta!

Benny:No,non ho paura di te,assolutamente.Piu' che avere paura di te,ho un sentimento d'amore piu' grande per te.

Institivamente,mi venne da abbracciarla cosi' forte che eravamo distesi sul letto.

Stavamo bene in quella posizione.

Sentivo le mie guancie andare in fiamme,perche' eravamo in una posizione,come dire...insomma:

Abbracciati stretti,sopra il mio letto,in camera mia,io con la maglietta e pantaloncini corti,lei con i pantaloncini corti e una camicia bianca.

Un amore corrispostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora