Sentivo, lontano, il rumore della pioggia. Lo scrosciare incessante e il picchiettio delle gocce sulle finestre e sul tetto della cabina. Percepivo il freddo e il calore remoto del mio respiro. Capii che non mi ero ancora completamente risvegliato. Ancora prima di ottenere il completo controllo sulla mia coscienza assopita, l'immagine dell'ombra apparì prepotentemente nella parte buia compresa tra i miei occhi, al di sopra del naso. Provai una scattante fitta di panico e mi svegliai di soprassalto, con il sudore che grondava dalla mia fronte. Ero sulla mia branda e fuori era buio. Cercai di alzarmi, lentamente, per andare ad alimentare la stufa a legna. Il freddo era addentrato fin nelle mie ossa.
Mentre percorrevo, con passi esitanti, il locale principale della cabina, nella mia mente vorticava la rappresentazione della figura in nero, accompagnata da vari pensieri sotto forma di domande che volevano risposte.
Raccolsi i ceppi da uno scatolone, li disposi nella stufa come da protocollo e accesi il tutto. Presi una sedia e una coperta e mi posizionai davanti, con i piedi ben ravvicinati alla base della stufa, attendendo il calore che il mio corpo tanto desiderava.
Lentamente, nel locale si diffuse una luce arancione baluginante e il fuoco cominciò a scoppiettare, rendendo l'ambiente relativamente più accogliente.
Mi alzai dalla sedia e, sempre avvolto nella coperta, andai nel cucinino. Scaldai del latte sulle placche a gas e, una volta pronto, lo mischiai con del caffè solubile. Dopo aver fatto qualche sorso, che mi ravvivò dolcemente le membra, posi dal tazza sul tavolino. Presi l'incauta decisione di osservare fuori dalla finestra che dava sulla veranda.
La foresta era immersa nel buio più nero, dunque anche se l'ombra fosse tornata sarebbe stato difficile poterla scorgere. Sentivo che la paura dirigeva le mie azioni e i miei pensieri. Improvvisamente mi ricordai con assoluto terrore che non avevo chiuso la porta a chiave. Lo feci immediatamente, ed utilizzai anche il catenaccio di riserva. Mi sentii più al sicuro.
Tornai nel cucinino e finii il mio caffè. Guardai l'orario sul mio Apple Watch nuovo di zecca: erano le cinque di mattina.
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Nella pioggia
RandomUn giovane insegnante scopre di essere seguito da un'ombra, una figura oscura e terrificante di cui non riesce a spiegarsi la natura. In una cabina di montagna, isolato dal resto del mondo, capirà che le sue sensazioni e malesseri sono proprio legat...