Insieme

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T/N POV


Giunti al combini, Kacchan decise di cucinare del guydon per cena ed io accettai con un sorriso.

Il ragazzo, dopo molte mie lamentele al riguardo, decise comunque di pagare lui la spesa ci avviammo a passi lenti verso casa.

"Quindi domani inizierai lo stage con Endeavor." disse Katsuki camminando a passi lenti al mio fianco.

"Esattamente. Spero di imparare più cose possibili!" sorrisi.

"Tks. Se fa o dice qualunque cosa fuori posto me lo devi dire immediatamente, chiaro?" sbuffò il ragazzo.

"Non succederà niente!" risi. "Non devi preoccuparti!"

Kacchan tirò un calcio ad un sassolino davanti ai suoi piedi e piegò la testa verso il basso scrutando l'asfalto con aria seria.

"Sarà meglio." sospirò.

Onestamente, ero ancora parecchio tesa per quello che era successo poco prima. Katsuki mi aveva confessato i suoi sentimenti per me e quei baci lenti che mi aveva dato nascondevano l'amico d' infanzia che tanto avevo cercato. Ero imbarazzata, ma tentato di celarlo dietro ad estremi sorrisi di circostanza. Quella sarebbe stata la nostra prima notte insieme come coppia e non riuscivo a fare a meno di pensare a quello che sarebbe potuto succedere.

Poco dopo giungemmo al mio appartamento e mi apprestai ad aprire la porta di casa. Una volta in cucina, il ragazzo mi intimò di rimanere seduta e a limitarmi ad osservarlo cucinare.

Avrei voluto insistere nell'aiutarlo, ma non avevo bene idea di come approcciarsi con lui dopo gli avvenimenti del pomeriggio e mi sentivo davvero una stupida a pensarlo. In fondo era proprio quello il momento in cui avrei potuto essere me stessa senza alcuna preoccupazione, ma una parte di me che non riuscivo a controllare mi bloccava completamente.

Dopo alcuni minuti, sentii Katsuki sbuffare appoggiando gli utensili che stava usando sul piano di cottura. Si voltò di scatto camminando a larghe falcate verso di me mentre lo squadravo con aria interrogativa. Poggiò con forza le mani sul tavolo e mi lanciò un'occhiata furiosa.

"Qual è il problema? Avanti, parla!" disse.

"C-Che intendi dire?"

"Non prendermi per il culo! Non dovresti essere felice dopo quello che ti ho detto oggi?"

"Infatti lo sono, ma..."

"'Ma' un cazzo. So che hai le palle per affrontare le situazioni altrimenti manco starei a parlarti. Quindi di grazia, alza il culo e vieni a stressarmi su quanto tu voglia aiutarmi come fai sempre. Non capisco di cosa tu abbia paura, cazzo. Lasciati andare!"

Aveva ragione su tutta la linea e quelle parole in perfetto stile Bakugo sortirono l'effetto desiderato: il blocco che mi stringeva sparì nel nulla e rivolsi al ragazzo un sorriso.

"Hai ragione. Allora lascia che ti aiuti." dissi.

"No. Tanto ho quasi finito." continuò tornando verso la cucina.

"EH?! Questo è parecchio contraddittorio, lo sai?"

"E allora?" disse voltando leggermente il viso esibendosi in un sensuale sorriso.

Arrossii per quell'espressione a me sconosciuta fino ad allora e mi alzai di scatto seguendolo verso i fornelli. Quando superai il ragazzo mi girai verso di lui e ricambiai con un sorrisetto ironico.

"E allora non rompere e fatti aiutare." dissi.

Katsuki passò da un'espressione stupita ad un sorriso rabbioso per poi inseguirmi e bloccare la mia mano già intenta a tagliare una delle fette di carne per il guydon.

You're ripped at every edge but you're a masterpiece -  KatsukiBakugo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora