4. Zero stile

737 64 3
                                    

Hestia

E questo doveva essere il momento il cui la brutta usciva dal camerino, dopo una seduta con chirurghi, estetisti e maghi di fama mondiale, per stupire il pubblico con il suo cambiamento viscerale da rifiuto tossico a strafiga con i lampeggianti, invece tutto quello che ottengo è un grido di terrore di Stefano e l'acido commento di mia sorella.

"Ma cos'è 'sto schifo?"

Ci tengo a precisare che l'idea della trasformazione da bruco a bellissima farfalla è loro. E come ogni loro malata idea, non funziona.

"'Sto schifo-" Mi inalbero prendendo tra le mani la spumeggiante gonnella da prima ballerina di Hera. "È il tuo armadio che su di me sta come un vestito da sposa su un troll."

"Scarsissima... stima... di sé." Giulia termina di annotare le sue considerazioni di cui a nessuno frega niente e poi alza gli occhi dal foglio, dagli occhiali, dalla montagna di vestiti che ha di fronte, e mi guarda.

Quando nota l'abbinamento faccia-da-morte, toppino di paillettes gira-brilla e gonnella air-bag rosa confetto, finalmente esclama: "È vero, fai pena."

Il CCNR, Comitato Consigli Non Richiesti, composto dal presidente Hera Felici, il vice-capo Giulia Giuliani e il terzo incomodo Stefano Russo, si è riunito a casa mia per decidere, contro la mia volontà, come conciarmi in vista dell'appuntamento di stasera, preso sempre contro mia volontà, con Tommy - il magnifico - D'Angelo.

Ora, dato che grazie alla stupidità congenita di Hera, lui è convinto che davanti al suo mezzo a due ruote rombanti comparirà la vera dea della situazione, cioè mia sorella, io dovrò cercare il più possibile di assomigliarle onde evitare al povero un mancamento. E ci ho provato a rifiutarmi, chiudendomi in camera, minacciando di gettarmi dal quarto piano, iniziando uno sciopero della fame, ma il Comitato è venuto a prelevarmi con la forza, e ora sono qui, nella gioiosa camera della strega che mi ritrovo come gemella.

Se non vado all'appuntamento, lei rivelerà a Tommy il dio dell'Olimpo che io ho una cotta per lui, e allora sì che dall'Olimpo scenderanno tuoni e saette. Hera dice che non ho una vita sociale e devo crearmela:  ci provo in questo modo, o lo farà lei sputtanandomi nell'intera scuola. Un vero amore, la Felici cucciolosa, non è vero?

"Allora, io leverei quella maglietta e ci butterei su qualcos'altro."

"Tipo dell'etilene e un fiammifero?"

"Tipo qualcosa di più scollato. Tipo questo." Stefano riesuma, tra il carnevale di vestiti, un capo semplice e nero che potrebbe davvero piacermi.

Stefano mi sta leggermente meno antipatico di tutto il resto del mondo, ma solo perché ha la erre moscia e sembra disagiato come me nell'approccio alla quotidianità. Nessuno ha ancora capito se sia gay o solo molto sfigato con le donne.

"Seh, e poi le tatuiamo sul seno un bel: Fammi tua, Tommy D'Angelo, a caratteri gotici." Sibila Giulia. "Dai, non si fa. La scollatura al primo appuntamento non si fa."

Giulia invece la odio proprio.

Quasi quanto mia sorella. Diciamo che si contendono il titolo, ma solo perché Hera è la versione storpiata di me, odio leggermente di più lei.

Giulia è una nostra amica d'infanzia. Cioè, intendiamoci: era amica di Hera, per quello mi infestava casa da quand'era la copia di Hermione Granger, con il nasino all'insù e quell'aria di superiorità più grande di lei, ma poi crescendo ci ho fatto l'abitudine e ora la tratto come nient'altro che l'estensione della superficialità di Hera. Dove non arriva una, ci sarà sempre l'altra pronta a pensare a qualcosa di più insensato e mondano. Tipo a qual è la tecnica migliore per rendere l'effetto metallico su uno smalto opaco che però ci sta da Dio con la nuova borsetta.

Una ragazza come teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora