6. Zero dignità

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Hestia

È possibile che mi sia appena uscito uno spaghetto dal naso?

Vedete, stavo ingoiando placidamente la mia ultima forchettata di pasta, quando gli zaffiri di Tommy mi hanno sfanalato addosso accompagnando un casuale e immotivato: "Sei davvero bellissima."

Io, che sono ancora convinta che Tommy sia a cena con me e non con la copia di Hera, mi sono soffocata credendo che ritenesse davvero bellissima Hestia Felici e di conseguenza, ho preso a tossire, ritrovandomi l'ottimo spaghetto alla carbonara in posti della trachea dove non dovrebbe stare. Ho bevuto, ma la bocchetta dello stomaco si era chiusa per procedure d'emergenza da morte imminente e allora l'acqua e lo spaghetto sono stati sparati insù uscendo dal naso come un geyser.

Ma questo Tommy non l'ha visto, perché si è alzato dicendo: "Hai bisogno della manovra di Heimlich?" Proprio mentre io prendevo sapientemente un fazzolettino dalla borsa Furla di Hera e ci cacciavo dentro tutto il mio disagio.

"No, figurati." Gorgoglio, ancora coperta dalla carta balsamica. "È che starnutisco in modo strano."

Hera mi scuoierà viva.

Tommy si riaccomoda poco convinto di fronte a me, e termina il suo risotto rimanendo in allerta, stranito. Io mi riassesto, scopro tristemente di aver tirato via cinque strati di fondotinta assieme a quel fazzolettino, poi torno ad attendere silenziosamente la seconda portata.

Ecco, è così che sta procedendo l'appuntamento del secolo: silenziosamente.

All'inizio ero così agitata che mi confrontavo con casa-base che neanche la Russia con le potenze limitrofe durante la Guerra Fredda, poi ho iniziato a notare che anche in paradiso sembrava esserci della confusione, così ho lasciato perdere.

L'ultimo consiglio da me richiesto era stato: Sta arrivando la cameriera, che diavolo ordino?

So che Hera ha tutte le sue paranoie alimentari, che ingoia solo certi tipi di pesce, che si ferma a ventotto pennette - e il resto le finisco io dal suo piatto -, che mangia solo un determinato numero di uova a settimana per non farsi venire i capelli grassi e altre mille stronzate del genere. Io sono come lei, quindi so per certo che ogni giorno si alza dal tavolo con un'implacata voragine nello stomaco, ma lei deve farsi vedere più ferrea di un'atleta e, soprattutto, migliore, quindi non mangia che pietanze sapientemente selezionate.

Avevo scritto ai miei amici solo per cercare di rimanere nel personaggio, ma poi avevano cominciato inviarmi una serie di istruzioni contrastanti, che mi hanno solamente confuso di più.

Evita il primo, un petto di pollo con limone e poco radicchio andrà benissimo.

No, no ascoltare Giulia! Prendi la pasta! La pasta col tonno!

Pasta col tonno a un appuntamento? Lo vuoi far morire? Non è che fanno la pizza, per caso?

Quelli erano, in ordine, Doppia G, Hera e Ste e i tre messaggi solo l'inizio della conversazione che non hanno ancora finito di intasare. Così mi ero detta: ok, senti, ordina quello che ti piace e ciao.

Siamo finiti a mangiare un raffinato risottino di zucca lui e spaghetti alla carbonara di primo e costata con patate al forno di secondo io. Più una fetta di tiramisù. Mai mi sono vergognata così tanto nella vita e, soprattutto, anziché battibeccare tra di loro, non potevano avvisarmi che gli spaghetti erano l'anticristo degli appuntamenti, quei tre?

"Hera con la H, ti vedo pensierosa." Osserva il mio ignaro accompagnatore, bloccandomi il tiramisù nell'intestino crasso. "Pago e poi usciamo per una passeggiata, ti va?"

Una ragazza come teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora