Capitolo 2.

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Sono le 03:00 quando Noah convince un Oliver alquanto alticcio ad andare via dalla festa. Nonostante i tacchi e il dolore ai piedi lo aiuto a sorreggere il biondo e portarlo in auto.

«Giuro che se vomiti in macchina ti uccido!» lo minaccia mentre lo aiutiamo a prendere posto nei sedili posteriori.

«Tu sei il migliore Noah, e tu, tu sei una brava ragazza. SII, SIETE I MIGLIORI!!» urla ubriaco sventolando le braccia in aria.

Olly ti adoro!

Chiuso lo sportello solo dopo essersi assicurato che l'amico abbia preso posto sul sedile si rivolge a me: «Su signorina, salga che la accompagno a casa.»

«La ringrazio!» E così prendo posto sul sedile del passeggero.

«Si figuri, madame!» fa un mezzo inchino prima di fare il giro della vettura e prendere posto al lato guida. Dà una controllata veloce ad Oliver prima di mettere in moto e andare finalmente via da casa di Mackenzie.

Resto a guardare il panorama dal finestrino con un leggero sorriso stampato sul viso. Nonostante quello che è successo con Josh poche ore fa sono riuscita a divertirmi ed è solo grazie a loro!

Do una controllata veloce ad Oliver che trovo appollaiato sui sedili con gli occhi chiusi e la bocca semi aperta.  «Si è addormentato.» sussurro a Noah intento a guardare la strada.

Il riccio guarda di sfuggita l'amico attraverso lo specchietto retrovisore, «Sono quasi tentato di lasciarlo dormire in auto. Quasi mi dispiace doverlo svegliare dopo.»

Ne approfitto di questo momento per poterlo ringraziare come si deve, nonostante sia in totale imbarazzo, «Volevo ringraziarti per questa sera...» ma evito di guardarlo, preferendo giocare con i manici della mia borsa.

«Sono contento che hai accettato di venire.»

Mi volto solo allora trovandomi un Noah sorridente.

Sono felice che sia stato tu a trovarmi vorrei aggiungere, ma preferisco tacere.

Pochi minuti dopo accosta sul vialetto di casa mia, non molto distante dalla zona della festa.

«Allora, ci vediamo a scuola.»

Non so come dovrei comportarmi adesso, se basti solo salutarlo con un abbraccio o se essere più formale e dargli una stretta di mano.

Lui intanto mi rivolge un cenno col capo e dopo un attimo di esitazione mi sporgo verso di lui lasciandogli un bacio veloce sulla guancia. Del resto siamo pur sempre amici, no?

«Buonanotte!» dico poi aprendo lo sportello.

«Buonanotte Emma.» lo sento rispondere mentre svelta scendo.

Mi avvio verso il portone di casa sorridendo recuperando le chiavi in borsa. Mi volto verso la strada per salutarlo un'ultima volta con un cenno della mano. Quando lui ricambia entro chiudendomi la porta alle spalle ed è allora che sento la sua auto sfrecciare via.

Recupero il telefono dalla borsa che per tutta la notte ho ignorato mentre mi accingo a togliere i tacchi e noto varie chiamate perse da Josh. Le elimino tutte e faccio lo stesso anche con i messaggi evitando di leggerli per non rovinarmi la notte appena passata insieme a Noah ed Oliver.

Salgo le scale in punta di piedi facendo meno rumore possibile e una volta in camera mi infilo al volo il mio adorato e comodo pigiama.

Seduta sul letto recupero una salvietta dal comodino e inizio a struccarmi.

Fra poche ore dovrò svegliarmi, fingere un sorriso e illudermi che tutto andrà bene. Sono sicura che Josh tornerà, forse non subito ma lo farà e come al solito mi chiederà di perdonarlo ancora e restare insieme, ma questa volta è diverso.

I want You || Noah CentineoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora