Iniziai a dirigermi verso la mia blackroom circa mezz'ora prima dell'inizio della sessione.
Mi diressi direttamente li e non nel mio camerino per due motivi, il primo perché la mise della serata prevedeva un cappuccio che copriva completamente gli occhi, il secondo perché mai mi sarei fatto vedere in giro con una roba come quella.
Va bene tutto ma un minimo di orgoglio mi rimaneva ancora.
Quando entrai nella stanza il buio regnava sovrano e la cosa era strana, le luci erano sempre accese.
Feci per accenderle appena la porta si chiuse alle mie spalle ma qualcosa da dietro mi afferrò e mentre naso e bocca venivano coperti da un fazzoletto dallo strano odore un piccolissimo ago veniva conficcato nella carne del mio collo.
Persi conoscenza praticamente all'istante.
Mi risvegliai seduto su una soffice superficie che supposi fosse il "mio letto", si intende quello della mia black room, e dico supposi poiché non potevo vedere un fico secco, qualcuno, molto probabilmente lo stesso che mi aveva fatto perdere i sensi, mi aveva cambiato d'abito e fatto indossare quella strana cuffia da coniglio che fungeva anche da benda per gli occhi.
I miei polsi erano legati alla testata del letto con delle manette giocattolo, di quelle morbide e pelose.
Le gambe erano state divaricate talmente tanto da farmi fare quasi una spaccata e tenute in quella posizione da una sbarra divaricatrice.
Sul petto un finto gilet,composto solo dalle strisce di stoffa che componevano i bordi e le decorazioni all'interno, un finto colletto di camicia con tanto di papillonpantalon.
Le gambe invece le sentivo fasciste da degli strani pantaloni in similpelle, il cui modello a quanto pareva andava molto di moda ultimamente, la gamba destra lunga mentre la sinistra corta, ma non era la lunghezza diversa delle gambe la stranezza lo era la completa assenza della parte di stoffa che avrebbe dovuto coprire le parti intime, davanti e dietro, invece a tenere su i pantaloni solo una cintura.
Il bello era che i pantaloni sembrano fatti apposta per essere uniti ai nuovi piercing che decoravano il mio corpo.
Il sorprendente era che niente di quello che indossavo eccetto la cuffia era presente nell'outfit originale.
Probabilmente il mio cliente aveva cambiato idea all'ultimo minuto.
Dovetti aver fatto qualche movimento perché poco dopo sentii attorno a me due diverse presenze.
<<alleluia! La nostra bella addormentata si è destata>>
<<finalmente potremo iniziare a divertirci>>
<<non ne potevamo più di aspettare>>
Le due diverse voci che mi erano giunte alle orecchie erano entrambe femminili.
Era veramente una cosa rara per me avere delle clienti del gentil sesso, è ancora più raro era il fatto di dover fare io il passivo, perché era chiaro a comandare sarebbero state loro.
Subito dopo le percepii salire sul letto.
Iniziarono a toccarmi maliziose, i loro movimenti, il loro tocco, loro stesse emanavano tutta la voglia repressa di fare cose.
Non passó molto prima che iniziassero a stimolarmi capezzoli e parti intime.
Nonostante l'evidente voglia riuscivano a fare tutto con estrema lentezza, delicatezza e sicuramente con sensualità.
Era un'qualcosa di paradisiaco, per una volta potevo godere anch'io, e per la prima volta apprezzai il fatto di essere bendato, primo perché così non dovevo vedere le miei due clienti e quindi non rischiavo di rovinarmi la serata magari semplicemente guardandole, secondo come le altre volte senza vista tutti gli altri sensi erano amplificati.
Anzi questa volta notai che forse ero anche più sensibile delle altre volte.
Ed ecco un'altra cosa che la trasformazione aveva cambiato, aveva accelerato la mia capacità rigenerativa e acutito i 5 sensi. Quest'ultimo cambiamento poteva avere dei pro e dei contro. Di sicuro non mi avrebbe fatto piacere avere una sensibilità maggiore durante gli esperimenti di Urd.
Tempo di formulare questi pensieri che qualcosa di caldo e umido andò ad avvolgere il mio membro, fu qualcosa di strano, mai provato prima.
Ogni suo movimento con la lingua era un mio gemito, poi qualcosa cambiò.
Il mio membro pulsante uscì dalla sua cavità orale e iniziò ad essere leccato sulla cappella con movimenti circolari.
Poco dopo si aggiunse una seconda lingua che si mise a leccare tutto il resto della mia lunghezza. La lingua dell'altra ragazza percorreva tutto il mio mebro in tutta la sua lunghezza per poi arrivare alla cappella e dare il cambio alla sua amica.
Andarono avanti così finché non venni.
Immaginai di averle completamente imbiancate, ma visto che non mi dissero niente probabilmente la cosa gli aveva fatto piacere.
Ora però era il loro turno di godere e infatti poco dopo il mio membro si ritrovò nuovamente avvolto in un caldo e umido antro. Una delle due tipe si era appena auto penetrata e non ci mise molto ad abituarsi alla presenza estranea al suo interno.
Iniziò quasi subito a muoversi con impeto aiutandosi anche con le mani che poco prima aveva poggiato sulle mie spalle. Al repentino su e giù, dentro e fuori, alternava dei movimenti circolari col bacino quando aveva il mio membro completamente dentro.
Mano a mano che il tempo passava sentivo il suo antro diventare sempre più stretto, segno che sia io che lei ci stavamo eccitando e che non mancasse molto all'amplesso.
Difatti poco dopo le venni dentro e lei mi seguì.
Tempo pochi secondi e si tolse lasciando il posto alla sua amica che molto probabilmente era rimasta in disparte a guardarci e a godersi lo spettacolo dei nostri ansimi e dei nostri gemiti mentre si masturbava.
Non potevo saperlo ma sicuramente non ci ero andato così lontano perché quando si posizionò sopra di me la percepii già bagnata, segno che era già eccitata.
Anche lei come la compare si impalò e iniziò subito a muoversi in ogni direzione possibile, smaniosa di godere e venire.
Sarà perché era il secondo rapporto di fila o perché oltre a muoversi su di me la tipa continuava a strisciare il suo prosperoso seno su di me e mi stimolava contemporaneamente i capezzoli, ci misi molto meno a venire dentro di lei.. questa volta però la ragazza non venne, non le era bastato, perciò continuò il suo lavoro, quando io venni per la quarta volta dentro di lei finalmente venne anche lei.
Iniziavo a sentirmi stanco, speravo che ora che erano venute entrambe l'incontro finisse.
Invece no.
Come sempre le mie aspettative erano state deluse.
<<non so te Hiro, ma io non sono ancora pienamente soddisfatta>>
<<hai ragione Shiyori, direi di andare col secondo e il terzo rounds>>
Durante tutto il secondo round mi concentrai sui loro strani nomi, veramente particolari e che non promettevano niente di buono.
Infatti quando mi ricordai i loro significati rabbrividii, Shiyori significava 'serva della morte' mentre uno dei significati di Hiro era abbondante. Si poteva dire che i due nomi calzassero a pennello delle due. La prima Hiro nonostante non si fosse strisciata poi granché su di me si notava che era assai prosperosa, mentre la seconda, Shiyori, era veramente un'assatanata, un vero demone succube, un normale umane al suo ritmo sarebbe morto sicuramente.
Il secondo round durò molto di più del primo, entrambe non si vollero accontentare della prima eiaculazione.
Ma il terzo fu peggio.
Continuarono con la stessa intensità di due assatanate, solo che non gli bastava più avere il mio seme dentro di loro, vollero di più. Fu in quel momento che scoprii la loro vera natura e del perché sapessero certe cose, tipo che quel determinato tipo di vestiario che mi avevano fatto indossare su di me potesse essere usato, perché era evidente che fosse fatto apposta per legarsi ai miei piercing appena fatti.
Erano due vampiri, molto probabilmente mandate direttamente da Urd.
Si attaccarono entrambe al mio collo come sanguisughe, prosciugandomi fino all'osso.
Non ci volle molto, in buona parte ci aveva già pensato Mika quella stessa mattina.
Fossi stato ancora umano probabilmente al momento sarei sembrato una mummia vecchia di migliaia di anni.
Il tutto ovviamente mentre mi scopavano.
<<delizioso... non bevevo sangue così buono da secoli, a te com'è sembrato Hiro? >>
<<esattamente come è sembrato a te, c'è ne fosse ne berrei altro a litri, chiederò a Urd di prestarcelo per qualche altra piacevole nottata>>
<<si, si ottima idea... però gli lascerei un po di tempo prima, sembra che lo abbiamo spompato in tutto è per tutto>>
Tempo pochi minuti, probabilmente per rivestirsi, che le due abbandonarono la stanza, lasciandomi li, legato al letto, bendato e stanco morto.
Ora non mi restava che sperare in Shinoa o in Yoichi.
Fui abbastanza fortunato, i socorsi arrivarono dopo poco più di dieci minuti. Delle fredde e morbide mani iniziarono a slegarmi, però non mi sembravano le solite piccole ed esperte della mia amica, tantomeno quello del mio amico che ovviamente era umano e che quindi per lui era impossibile avere mani così fredde.
Inoltre "notai" che i movimenti erano assai impacciati, come se la persona che stava cercando di aiutarmi non fosse pratica di certe attrezzature.
Dopo un po' di tempo in cui il qualcuno, che ormai iniziavo a sospettare che fosse, provava senza risultati a togliermi la cuffia, un po' esasperato e un po' divertito dissi
<<se gentilmente mi liberi prima dalle manette, cose con cui di sicuro hai più familiarità dato il tuo lavoro, poi al resto ci posso pensare io>>
<<woow Yuū... hai ancora la forza di fare lo spiritoso, allora non sei così messo male come pensavo>>
La risposta alle parole provocatorie di Mika fu una bellissima linguaccia, con tanto di verso, si il mio cervello stava andando a puttane 😏 (come lo era andato tutto il resto del corpo).
Come da previsione ci mise pochi secondi a togliermi le manette.
Appena i polsi furono liberi iniziai a massaggiarmeli.
<<Mika mentre io mi tolgo sta roba dalla testa non è che potresti cercare in giro per la stanza un sacchetto con dentro il pezzo mancante dei pantaloni e portarmelo perfavore?>>
<<certo, nessun problema>>
<<grazie mille>>
Mi misi subito all'opera dopo essermi seduto a gambe incrociate, non capii cosa ci fosse di così complicato nella cuffia che avevo in testa, era semplicemente tenuta chiusa da un incrocio di nastri, si l'incrocio era un po' complicato ma non così tanto da mettere in crisi una persona.
Quando me la fui finalmente tolta dalla testa trovai Mika seduto affianco a me con in mano il sacchettino da me prima indicato.
Presi al volo il suo contenuto e con nonchalance iniziai a indossarlo, erano dei semplici SLIPS, che andavano fatti passare sotto il bordo alto dei "pantaloni" e poi allacciati in vita con una piccola fibbia.
<<ehi Mika! Hai finito di fissarmi? Così mi consumi>>
Alla mia punzecchiatura distolse subito lo sguardo, arrossendo.
<<nn ti stavo fissando>>
<<nooooo... e io sono la regina Elisabetta>>
Scoppiammo a ridere come due bambini.
<<lo so che sono sexy, ma tralasciando questo dettaglio, cosa ci fai qui? Non ci eravamo messi d'accordo che tu qui ci dovevi mettere piede il meno possibile?>>
<<lo so scusa, è che avevo voglia di stare con te>>
Alza gli occhi al cielo.
<<sei peggio di un bambino>>
Questa volta fu lui a farmi la linguaccia, per poi però coinvolgermi in un lungo bacio.
<<così conciato mi stai facendo eccitare Yuū-chan>>
<<prendimi allora, sono tutto tuo>>
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Sex And Money
FanfictionATTENZIONE SCENE DI SESSO ESPLICITE! Un passato non molto felice, il presente ancora meno. Questa è la realtà di Yūichirō. Ma il futuro per lui ha in serbo tante sorprese.