"Porca miseria Alice!!" Lara la stava guardando stralunata "E' Washington!! Dovresti accettare seduta stante! Che aspetti?!" era facile per lei dire in quel modo.
"E' che è successo tutto così in fretta, voglio prima realizzare la cosa" si giustifica.
"Beh...realizza in fretta, occasioni simili non si ripeteranno più nella vita" continua lei "Ma...scusa, tu parli con uno dei maggiori esponenti della medicina degli Stati Uniti e non mi chiami?!" la guarda allibita.
"Tu eri uscita con Marco! Che dovevo fare restare chiusa in camera?!" le ricorda.
"E' per questo che il giorno dopo ti ha chiamata per farle da assistente?" Alice annuisce. Sapeva benissimo che Lara stava morendo di invidia in quel momento.
"Perché non mi capita mai un'occasione simile!" si batte il palmo della mano sulla fronte.
"Parli tu? Io nemmeno sono stato considerato per andare a Londra" borbotta Paolone, c'era rimasto male per non essere riuscito a vincere la competizione.
"Non arrabbiarti Paolone, abbiamo tutti i nostri limiti...a parte qualcuno che ha sempre una botta di..."
"Siamo in istituto" la ferma Alice, giocherellando con la matita e facendo finta di cercare qualcosa sul computer, ma in realtà la sua mente si stava chiedendo: Cosa devo fare adesso?
Aveva bisogno di qualcuno con cui parlare, qualcuno che la aiutasse a riordinare le idee.
Le passeggiate si facevano sempre più piacevoli, la primavera era, ormai, arrivata e si poteva sentire benissimo il leggero profumo dei fiori che stavano sbocciando.
"Vi siete chiariti con mio fratello?!" Giuliano camminava con le mani in tasca e lo sguardo tranquillo.
"Non proprio" sospira lei.
"Mi dispiace avervi fatto litigare, credimi..." si ferma e la guarda affranto "...era l'ultima cosa che avrei voluto!"
"Non sono arrabbiata con te, come potrei?" gli sorride, rassicurandolo "Probabilmente c'è qualcosa che non funziona tra me e Claudio...c'era agli inizi, prima della sparatoria e anche adesso, non so proprio come fare...il problema è tra noi due, tu non c'entri niente"
"Senti...so che sono il fratello di Claudio" riprendono a camminare "ma se vuoi gli do una lezione io, magari si sveglia un po'!" entrami sorridono, ma Alice non avrebbe mai chiesto il suo aiuto. Era una cosa che doveva essere risolta tra lei e Claudio.
"Mi è stato proposto di finire la specializzazione a Washington" la butta li, senza preavviso e Giuliano è costretto a fermarsi un'altra volta per lo stupore.
"Wow..." carina come espressione "...sei seria?!" la scruta con attenzione.
"Serissima" annuisce "Durante la conferenza di Londra devo aver fatto colpo, perfino il mio capo era orgoglioso di me"
"Beh...dovresti esserlo anche tu" le fa notare "Questo deve essere di stimolo per te, una gratificazione per il lavoro che stai svolgendo e per il tuo percorso!"
"Lo so...lo so...è che..." non sapeva come spiegarsi "...sono bloccata...ho bisogno di sapere se varrebbe la pena restare, invece che partire!" Giuliano aveva capito al volo a cosa si stesse riferendo.
"Devi decidere a cosa tieni di più"
"Io amo questa carriera, per me è stata una svolta...uno stimolo a continuare questo percorso" gli spiega "non sono mai stata una persona altamente ambiziosa, ma sono orgogliosa di me quando raggiungo i miei obbiettivi e ora sono orgogliosa di me perché ho dimostrato a me stessa che valgo di più che una semplice sgridata dalla Boschi!"
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L'Allieva - Ricordati che ti amo
FanfictionLe labbra gli tremavano. Si avvicinò il più possibile, le accarezzò il volto, la pelle morbida, poi il braccio scoperto fino a raggiungere la sua mano. "Torna da me...ti prego!" la stringe tra le sue, appoggiandoci la sua fronte e chiudendo gli occ...