La partenza

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"No!".

"Ma dai!!!".

"Ho detto di no!!".

"Uffa!!!! E sarei io la testa dura, eh!!".

"Sarah, se ti dico che vengo con la mia auto, vengo con la mia auto!! Punto!".

Che testa dura...

"Va bene, va bene... Vado in classe!".

Finalmente è andata via!

Prima di dedicarsi al viaggio che la aspettava il giorno dopo, la preside doveva finire di firmare le ultime scartoffie.

TOC! TOC!

Chi diavolo è ora?

"Prego!".

"Mi scusi se la disturbo, sono la sorella maggiore di Garcia Marcos".

Una ragazza snella, con i capelli marroni, di media altezza, entrò nell'ufficio della preside.

Cosa vorrà ora?!

"Buongiorno! Non mi disturba affatto, mi dica pure!".

"Mi ha detto Marcos che ha deciso di portarlo ugualmente alle gare, anche se inizialmente gli aveva comunicato il contrario. Volevo ringraziarla, e scusarmi per il comportamento di mio fratello. Da quando mio padre se ne è andato, lui è molto cambiato. Anche se non lo ammette, per lui è stato un duro colpo. Cerco di fare il possibile per educarlo nel migliore dei modi, ma tra il lavoro e gli impegni di casa, mi riesce difficile dargli tutto l'appoggio che meriterebbe. Ma le prometto che farò il possibile per impegnarmi di più!".

Regina si sentiva minuscola, tutto il suo orgoglio e la sua sicurezza la stavano lentamente abbandonando.

Forse ho veramente esagerato, Sarah aveva ragione! Come fa questa ragazza ad essere così educata ed avere un fratello così scapestrato...

"Noi, qui alla Turtle, cerchiamo ogni giorno di istruire ed educare al meglio gli alunni. Questo comporta, a volte, l'uso di metodi più duri. Devo dire che con suo fratello i metodi sono quasi sempre duri... Si mette in situazioni in cui non c'è altro modo per fargli capire come ci si dovrebbe comportare. Ma non si preoccupi, le daremo il supporto che merita".

"La ringrazio molto! Spero che questa fase gli passi il prima possibile. In fondo è un bravo ragazzo, un pò ribelle, sì, ma molto dolce. Scusi se mi permetto, lei ha figli?!".

Ma che domande sono?!?! Come si permette?!?

"No" rispose secca la mora.

"Sarebbe una madre fantastica!" disse la sorella del ragazzo facendo un super sorriso.

"La ringrazio" disse imbarazzata.

Aveva il cuore a mille, quella domanda l'aveva fatto agitare! Doveva distrarsi, così prese il cellulare e chiamò la sua amica, Anastasia.

Passò molto tempo al telefono con lei, purtroppo non si sentivano molto spesso, anzi, a volte passavano mesi in cui non si mandavano neanche un messaggio, ma quando una delle due decideva di sentire l'altra era come se si sentissero tutti i giorni. Anastasia aveva cambiato città, decisero dunque di vedersi appena finite le selezioni.

Finalmente suonò la campanella, e Regina si sentì stranamente sollevata.

Ecco, forse, che effetto fa agli alunni questo suono!

Andò all'uscita per controllare che tutti gli alunni si comportassero nel modo corretto.

La sua attenzione fu rapita, senza un perchè, da Sarah.

Gli occhi dell'altraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora