Era rimasta abbastanza sconvolta da ciò che era successo.
L'uomo che si era avvicinato con l'intento di stuprarla si trovava ora, con il cranio frantumato l'intestino schizzato fuori reversato sul cemento e con una pozza di abbondante sangue intorno, sotto le ruote di una lussuosissima limousine rosa.
Era sbalordita non sapeva che fare.
«Hai intenzione di entrare Ryse-chan o vuoi aspettare ancora molto e restare li con la bocca spalancata?» Esclamò una voce dall'interno della limousine.
La riconosceva era del numero che aveva chiamato pochi minuti prima al cellulare.
Velocemente con la valigia in mano si diresse verso la limousine cercando di non sporcarsi le scarpe con il sangue che imbrattava il marciapiede.
Prima ancora di afferare la maniglia della portiera quest'ultima si aprì da sola e lei ci si precipitò dentro di fretta richudendosela alle spalle.
«Quanta fretta.» La canzonò la voce roca dell'individuo che non aveva ancora notato all'interno della limousine.
«Ti supplico possiamo partire... non voglio più vedere questo posto.» Implorò Ryse senza guardarlo negli occhi ma tenedo lo sguardo fisso sul pessimo motel.
«Ogni suo desiderio è un ordine Ryse-chan.» Risponde lui ridendo e alzando le braccia come segno di resa.
La limousine partì e Ryse allora potè finalmente schiarirsi le idee e focalizzare ciò che era appena successo negli ultimi cinque minuri.
Un uomo ha tentato di stuprarla, lo stesso uomo poi è stato investito da una limousine su cui poi lei è entrata senza esitare.
"Molto sconsiderato da parte tua cara Ryse" si trovò a pensare per poi guardarsi in torno.
Era uno spazio accogliente, total black, con sedili in pelle e apposito minibar ben fornito, inoltre c'era anche una finestra sul tettuccio che lasciava intravedere il cielo scuro.
Poi dopo qualche secondo si ricordò anche del suo "salvatore" e si girò col volto a fissarlo.
Aveva un aspetto particolare e se ne stava li nell'ombra a guardarla curioso.
Era vestito esageratamente elegante, con smoking bianco e cravatta rosa.
Teneva sulle ginocchia un buffo cilindro bianco con un cinturino del colore della cravatta.
A incorniciare il suo look bizzarro si univano il pizzetto curato e i capelli, da cui spuntava un ciuffo come ad uncino in cima, entrambe viola.
Nonostante l'aspetto inusuale aveva un qualcosa che l'attraeva molto, forse quell'aria misteriosa o quegli occhi smeraldo, ma non poteva negare che aveva provato un brivido di piacere appena l'aveva visto.
«Te dovresti essere Mephisto-sawn giusto?» Domandò a quel punto Ryse incrociando le braccia al petto e fissandolo negli ipnotici occhi.
Lui udita la domanda le si accomodò accanto, rovesciando la testa indietro, contro lo schienale, e chiudendo gli occhi.
lo sguardo di Ryse vagava su di lui, apprezzando ogni suo minimo particolare: le ciglia, il profilo degli zigomi, la perfetta linea della mandibola... Le sue labbra catturarono l'attenzione della ragazza facendola non accorgere che il ragazzo aveva aperto gli occhi e che la stava osservando.
Il ragazzo le si avvicinò ulteriormente per poi infilare la testa nell'incavo del suo collo e inspirare forte il suo profumo.
«Esatto sono io» Gli sussurrò provocatorio all'orecchio non riuscendo a trattenersi dal leccargli il lobo provocandole un mugugno di piacere.
Si staccò desolato da lei solo dopo averglielo tormentato per una buona manciata di minuti.
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The sons of satan (ao no exorcist/ blue exorcist)
Fiksi PenggemarDopo la battaglia tra esorcisti e satana che aveva quasi distrutto la True Cross un nuovo male colpisce l'umanità. Il mondo è, ancora una volta, in pericolo. Esorcista o demone? Solo te puoi decidere cosa essere. Un nuovo arrivo sconvolgerà le vite...