Ma, dove sono? Io non ricordo di essere arrivato fin qui... Cosa mi sta succedendo? È strano, io mi ricordo sempre tutto, ma ora niente, zero, buio totale, ricordo solo, solo un nome, Utopia. Ma non credo di aver mai studiato Utopia. Non so nemmeno cosa sia eppure, lo so.
Sento dei passi pesanti, chiudo gli occhi, ho paura. Sento anche una voce, una voce rauca e bassa vicino a me dire:"E questo piccoletto dove lo hai trovato? Vicino al fiume?" poi un'altra voce, più acuta e leggera risponde:"N-no signore, questo qui era tra gli alberi" sento nuovamente dei passi e la voce rauca dice:"Se si sveglia, fagli qualche domanda e vedi se anche lui è come gli altri"
Una porta si chiude violentemente.
Apro gli occhi, li richiudo subito. Devo rielaborare quello che ho appena visto, non è possibile. Li riapro. Li chiudo. Quello che vedo è un piccolo esserino magro ma con una testa grande, alto circa un metro e venti, la cosa che mi spaventa di più è il colore della sua carnagione: é di un colore blu leggermente sbiadito, apro una terza volta gliocchi, ma non li chiudo, perché voglio avere più informazioni possibili sull'aspetto di questo esserino. Noto delle squame sulla schiena, coperte in parte con una veste semitrasparente. La testa mi sembra una palla da rugby con orecchie enormi in cima a forma di picche, come quelli nelle carte da gioco di mia zia Stella. L'essere si gira e mi guarda in faccia con lo stesso stupore con il quale lo guardo anche io, ci squadriamo a vicenda, noto che ha della leggera barbetta bianca, come quella delle capre, sotto ad uno strano becco rosso.

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