Capitolo 33

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 'L'uomo è uomo, e quel po' di senno che può avere non vale che poco o nulla quando la passione infuria e uno si trova spinto agli estremi limiti dell'umanità!'

Goethe


Quella mattina aveva impostato la sveglia due ore prima, in modo da avere tutto il tempo di prepararsi, fare colazione e riguardare gli appunti. Prima non aveva l'ansia, ora iniziava a farsi sentire. Doveva tranquillizzarsi. Doveva ripetersi che doveva dare il massimo e che tutto sarebbe andato bene. Aveva optato per un pantalone nero con giacca abbinata e sotto una maglietta a maniche corte grigio perla. Ai piedi, non potevano mancare, un decolleté nero. Al collo la solita collanina con la stella tanto era il suo portafortuna e orecchini argentati lunghi che le davano quel tocco di lucentezza che le serviva. Arrivato il momento di abbandonare la camera, si controllò attorno, aveva lasciato abbastanza in ordine, controllò di aver preso ogni cosa ed aprì la porta. Involontariamente si trovò ad indietreggiare immediatamente.

"Ciao!" Claudio la guarda sorpreso "Buongiorno!" si corresse "Sei pronta?!" ovviamente lo chiedeva per avviarsi insieme alla sala congressi, ma anche per la sorpresa di trovarla pronta e puntuale.

"Si...vogliamo andare?!" lui si sposta dalla porta e la lascia uscire, studiando il suo outfit professionale. Niente male davvero!

Quando giunsero alla sala Verdi, dedicata proprio alle conferenze, la sala contava già diverse poltroncine occupate.

"Nervosa?!" Alice si volta a guardarlo e annuisce "Non esserlo" le sorride, appoggiando una mano sulla sua spalla per incoraggiarla "Abbiamo fatto un ottimo lavoro e tu sei stata molto brava, non hai bisogno di essere nervosa"

"Speriamo che vada tutto bene" si dispongono sul palco dove avrebbero tenuto la conferenza. Il primo a parlare sarebbe stato Claudio, visto che tra i due era quello con più esperienza e il cui nome era già noto a molti dei presenti. Il secondo turno sarebbe spettato ad Alice, che nel mentre che aspettava, avrebbe fatto da valletta a Claudio e lui avrebbe restituito il favore in seguito.

"Forza ragazzi!!" i due signori con i quali avevano cenato la sera precedente si posizionarono in seconda fila, sorridendo ad Alice e Claudio per dar loro coraggio.

"Grazie" avevano risposto insieme, mentre organizzavano il lavoro. Alice stava sistemando il materiale elettronico, computer, proiettore e diapositive. Claudio stava sistemando alcuni aspetti tecnici con degli addetti ai microfoni.

La conferenza iniziò per le nove e mezza. Molto interessante a giudicare dai numerosi sguardi attenti e dalle domande che venivano fatte ai due relatori. Il tutto durò fino alle undici e mezza. Un'altra mezz'ora venne catturata da colleghi che si erano avvicinati per far loro i complimenti, avere qualche chiarimento su alcuni punti incompresi e presentarsi ai due medici.

"Sei stata brava" Claudio si sentì libero di parlare, ora che la sala si stava svuotando dei suoi ospiti "Sei andata benissimo"

"Grazie" gli sorrise, radunando le sue cose e riporre tutto con cura nella sua sacra borsa da lavoro "Ho avuto un buon partner" si guardano soddisfatti "Pensi che la Greco sarà soddisfatta?!"

"Puoi starne certa" le sorride anche lui, aspettandola per andare via insieme "Abbiamo fatto un lavoro più che eccellente e...hai sentito anche tu, no?!" indica la platea ormai vuota "siamo stati apprezzati, molti ci hanno fatto complimenti e si sono avvicinati a noi anche personaggi importanti della medicina legale...La Greco potrà essere orgogliosa di noi!" annuisce.

"Grazie" Claudio si ferma, non capendo per cosa lo stesse ringraziando.

"Per cosa?!"

"Per essere stato la mia colonna portante in quest'avventura" gli sorride, facendolo arrossire. Nessuno aveva mai detto una cosa del genere, nemmeno Beatrice quando, agli inizi, tutte le loro vittorie erano dovute soprattutto a lui. Non che a quei tempo ci tenesse poi tanto alla gloria.

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora