Ebbene sì, avevo ricevuto la lettera che mi avrebbe cambiato la vita per sempre.
È proprio vero quando vi dicono 'Non smettete mai di credere ai vostri sogni', e ora ve lo dico anch'io: non smettete mai.
Perché vedete, mettendoci impegno, sperando e lavorando sodo, si ottengono sempre grandiosi risultati. Guardate me, che non avevo mai pensato nemmeno di recitare in una serie tv del mio paese e ora invece sono stata richiesta personalmente dal cast di Hollywood per partecipare alle riprese di un film. UN FILM. Capite la mia emozione? Forse no, perché i vostri sogni sono altri, come diventare un prestigioso medico o fare l'architetto e progettare la casa dei vostri sogni...il mio invece era quello di recitare e cantare.
In questi anni ho dato il massimo per raggiungere degli obiettivi, ho fatto tanti sacrifici ma ne è valsa la pena...perché ora sto per andare nella città dove i sogni si avverano, e tra quelli ci sarà pure il mio.<<Hai preso la crema per il viso? E quella solare nel caso dovessi prendere il sole? Lo hai un pacco di fazzoletti? Caspita mi sono dimenticata di metterti dentro le aspirine!>> mia madre era più agitata di me, si muoveva in continuazione da una stanza all'altra della casa continuando a buttare dentro cose nella mia valigia.
Mio padre e Alex, mio fratello, stavano immobili ad osservare la scena scuotendo la testa più volte e roteando gli occhi verso l'alto. Lei era sempre così, anche se stavi fuori casa per due giorni dovevi averi il kit medico e l'armadio con te. Però d'altronde la capivo, era la mia mamma e si sarebbe sempre preoccupata per me. Ora però stava veramente esagerando e andando avanti di quel passo mi avrebbe fatto perdere l'aereo.
<<Mamma fermati, stai tranquilla che ho tutto. Ora però devo andare o perderò l'aereo>> le dissi prendendo le sue mani tra le mie. Lei si fermò a guardarmi per poi abbracciarmi forte, cosa che ovviamente ricambiai. Mi sarebbe mancata moltissimo.
<<Mi mancherai tantissimo>> sospirai annusando ancora per una volta il suo profumo, in modo da portarmelo via con me.
<<Pure tu piccolina, ma è quello che hai sempre desiderato e sarei una madre orribile se ti chiedessi di restare>> si staccò e mi guardò con i suoi profondi occhi castani.
Le sorrisi.
<<Grazie mamma, ti voglio bene>>.
Presi la valigia e diedi un'ultima controllata in caso mancasse qualcosa. Avevo tutto.
Salutai pure mio fratello.
<<Spacca mi raccomando>> mi sorrise per poi abbracciarmi pure lui. Mi sarebbe mancato quel rompiscatole.
Salutai un'ultima volta tutti per poi uscire di casa con mio padre che mi avrebbe accompagnato all'aeroporto.
Feci un respiro profondo una volta salita in macchina.
<<Che c'è?>> mi chiese lui, mentre si mise alla guida del veicolo.
Io scossi la testa per poi voltarmi verso di esso e sorridere.
<<Sono pronta>>.<<Vai e brilla piccola stella>> stinsi forte a me il mio papà per poi salutarlo con la mano e allontanarmi verso il mio gate.
Ora ero sopra l'aereo. Ora non potevo più tornare indietro.
Il volo sarebbe durato una vita, quindi misi le cuffie nelle orecchie e feci partire la mia playlist di Spotify.
Mi addormentai senza che nemmeno me ne accorgessi.Il sole era alto nel cielo della California, picchiava sulla mia pelle ambrata a causa del sole preso in Spagna.
Oh scusatemi, non mi sono ancora presentata ufficialmente.
Mi chiamo Stelína Gonzalés, ho 22 anni, i capelli castani moolto lunghi, occhi azzurri e un fisico direi magro comunque, dato che faccio molto movimento. Tutto qui, questa sono io.
Il personale che mi aveva già preparato la casa in cui sarei dovuta stare, mi aveva detto che ad aspettarmi ci sarebbe stato un'autista che mi avrebbe accompagnato direttamente la.
Un signore con in mano un cartello con scritto 'Gonzalés', sorrideva e si guardava tra la folla. Lo raggiunsi e mi presentai.
<<Signorina Gonzalés che piacere vederla, venga, l'accompagno alla sua nuova casa>>.
Sorrisi e mi avviai con lui verso la sua bmw nera. Da panico proprio.
Nel giro di dieci minuti si fermò davanti ad una villetta troppo grande per una persona da sola, ma era bellissima. Lo ringraziai e scesi.
Le chiavi le trovai sotto lo zerbino come mi era stato indicato.
La aprii e davanti a me si aprii un mondo: era semplicemente fantastica.
Mi girai intorno per poi chiudere la porta e appoggiare le chiavi sul tavolo. Mi gettai sul divano e chiusi gli occhi per qualche attimo.
Non potevo credere di essere lì.
Avvisai i miei che ero arrivata per poi rialzarmi dal divano. Non volevo aspettare, volevo subito fare un giro. Presi le chiavi, lo zainetto ed uscii di casa. Allo studio avrei dovuto recarmi l'indomani.
Ero in pieno centro di Hollywood e tutto sembrava come l'avevo visto nei film.
Camminai su una delle stradine principali e non facevo altro che guardarmi in giro.
Ad un certo punto, mi bloccai in mezzo al viale pedonale.
Non so cosa mi sia preso, ve lo giuro, ma in quel momento le mie gambe non avevano alcuna intenzione di muoversi. Non riuscivo, ero bloccata...alla vista di quel ragazzo.
Stava procedendo nel senso opposto al mio, stava venendo dalla mia parte. L'amore di una vita, lui...Zac Efron.
"Ehi, ti dai una mossa? Penserà che tu sia un imbecille, muoviti!" La vocina presente nel mio cervello tentò di comunicare con me ma invano. Tanto non mi avrebbe mai notata.
Dato che ero immobile in mezzo a dove di solito si cammina e non ci si ferma, mi vennero addosso, facendomi cadere gli occhiali da sole.
<<Cazzo>> imprecai abbassandomi per raccogliergli ma prima di me lo stava facendo già qualcun altro. Avevo paura ad alzare lo sguardo, non volevo proprio vedere chi fosse la persona davanti a me, ma ahimè dovetti farlo.
Eh si, avevo proprio lui davanti, lui con il suo bel sorriso che stava tenendo in mano i miei occhiali.
<<Ehi attenta, non credo sia una buona idea fermarsi in mezzo ad un viale di persone>> scherzò lui mentre mi ripuliva gli occhiali e me li porse.
Deglutii.
"Avanti Stelína, ringrazialo, di qualcosa o ti prenderà per scema. Digli che è stato gentile, dai Cazzo è la tua occasione!".
<<Eh...tu sei...gra...gentile>>. Cosa? Ma sul serio? Incontro per la prima volta il ragazzo di cui ero presa e quelle erano le parole che mi erano uscite dalla bocca? Ma andiamo.
Lui era evidentemente confuso, però si mise a ridere. Mi stavo sciogliendo.
<<Tieni. Non sei americana, hai un'accento strano. Come ti chiami?>> mi chiese non smettendo un secondo di sorridere.
Presi gli occhiali e non capii cosa mi aveva chiesto, tanto che risposi con un 'bello'.
Stupida, stupida, stupida.
Lui rise ancora per poi guardare l'orologio.
<<Beh, bello, è stato un vero piacere conoscerti ma devo scappare! Buona giornata!>> mi sorrise, per poi superarmi e sparire tra la folla.
L'unica occasione l'avevo appena mandata a puttane...quello mi rovinò tutto il primo giorno ad Hollywood.Il giorno dopo, avrei dovuto essere in studio alle 9 di mattina e dato che io ero sempre in ritardo ma avrei voluto fare una bella figura, mi misi la sveglia alle 6. Da idioti, voi penserete e invece mi fu utile, alle 8:45 ero esattamente agli studi.
Subito mi accolse il regista, un signore un po' buffo.
<<Stelína! È un gran piacere conoscerti! Io sono Martin Scorsese! Vieni che ti faccio fare un giro!>> gli strinsi la mano per poi fare un giro con lui e mi presentò un po' a tutti.
<<Manca l'altro protagonista e poi possiamo pure cominciare, intanto tieni, questo è il tuo copione, se vuoi cominciare a leggerlo>> mi sorrise e me lo porse. Un altro protagonista? Ero convinta di essere la sola, beh, meglio così. Mi sedetti su una sedia e cominciai a sfogliare le pagine quando lessi quel nome...
Zac Efron.ECCOMI CON IL SECONDO CAPITOLO. CHE NE PENSATE? FATEMI SAPERE CON QUALCHE COMMENTO E STELLINATE LA STORIA! VVB
-Giorgia💗
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Rewrite the stars || Zac Efron ||
FanficLuglio 2006 > la tv riempiva il silenzio in quella stanza. I libri erano aperti sulla scrivania di camera mia ma la mia attenzione era su quel ragazzo che sorrideva alle telecamere. Luglio 2018 ....