ZAYN'S P.O.V.
È il 29 Agosto, è il compleanno di Liam.
Diamine, sono così ansioso! Forse lo sono più io che lui..
"Figlio di puttana?" Sento la voce di Liam rimbombare per la stanza; la solita camera nera, con strane scritte che in tre anni non sono mai riuscito a decrifrare e macchie di sangue ovunque, perfino sul pavimento..e molto di quel sangue è il mio; ah, maledetto Liam!
E pensate che non abbiamo le scarpe, siamo scalzi tutti, in questo posto.
Comunque, anche se c'è un buio da far paura (E le grida degli altri "ospiti" di questo magnifico Resort non aiutano affatto.)
"Sì?" Mi limito a rispondere con un tono freddo e distaccato, forse fin troppo impaurito da questo posto per avere la solita voce serena e cauta, che lo infastidisce molto.
Lui non risponde.
Sento le sue braccia circondarmi il bacino con una presa forte, schietta e decisa.
Mugolo appena nel sentire il mio corpo aderire così violentemente col suo.
Lui é dietro di me, quindi non posso vederlo e non so com'é la sua espressione in viso. E diamine, avrei davvero bisogno di guardare quei suoi occhi color caramello e stamparli nella mia mente e poterli dipingere sul muro di questo orrendo posto; solo per il gusto di mostrare al mondo il mio concetto di felicità.
"Non hai paura di tutto questo buio?
Hanno detto che oggi staccano la luce. Ho sentito farfugliare le puttane di qui vicino, le solite." La sua voce più roca del solito mi riporta alla realtà e mi fa rendere contro del guaio corrente.
Oh, merda! Io ho il terrore del buio e Liam potrebbe picchiarmi a vuoto, senza che io possa vederlo..ed il solo pensiero mi fa rabbrividire e mi provoca un brivido netto sulla schiena.
"Buon compleanno." Rispondo, abbozzando un lieve sorriso..
Ora ha trentun'anni, sta crescendo mentre io rimango sempre così..già, sempre così brutto ai suoi occhi.
"Grazie, Zayn."
Oddio! Per la prima volta credo, pronuncia il mio nome senza aggiungere aggettivi dispregiativi o picchiarmi.
La sua voce accarezza il mio nome con una dolcezza unica, manco fosse fatta apposta per pronunciarlo.
Ah, quanto mi piace.
Bhe..sì. Mi piace.
Lui mi piace; anche se mi ha picchiato, anche se mi odia. Ma cosa posso farci? Ho sempre saputo d'essere un adolescente stupido.
"Allora, che regalo vuoi?"
"Questo." Dice con un tono severo, senza aggiungere altro.
Questo cosa? Cosa vuole sul serio..da me?
Lo lascio fare, tanto peggio di come sono messo può solo..uccidermi.
Sì, forse lo farà.
Bhe..Tanti auguri a lui!..
E tanto dolore per me, ahi.
Sento Liam che mi accarezza il sedere il sedere in un modo violento, freddo. Bhe, è il suo carattere. Dovevo aspettarmelo..
"Ah!" Mugolo quando sento la sua mano intrufolarsi nel mio paio di boxer; il solito, con alcuni strappi sui fianchi.
Liam sta graffiando brutalmente il mio sedere, senza pietà.