Capitolo XI - Appuntamento

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Erano trascorsi due giorni ormai da quando Camila aveva consegnato il suo articolo a Lauren Jauregui. Articolo grazie al quale la bruna era riuscita ad ottenere, come premio per il lavoro svolto, l'intero weekend libero.

La cubana era felice di potersi finalmente rilassare e aveva deciso di usare quel tempo libero per sé stessa dedicandosi allo shopping, alla cura del suo corpo e si premurò di fare un giro per Seattle come una vera e propria turista.

Camila amava la dualità della città in cui si trovava perché riusciva ad essere caotica e allo stesso tempo silenziosa. Bastava semplicemente sapersi muovere a secondo dei propri desideri e stati d'animo.

La domenica mattina invece si concentrò completamente sulla sua migliore amica la quale aveva la fortuna di non dover mai lavorare durante il fine settimana tranne in casi eccezionali. Ad Ally, purtroppo, non era toccata la medesima sorte.

Quel giorno Dinah aveva deciso che avrebbero trascorso l'intera giornata a guardare per l'ennesima volta l'intera saga di Hunger Games.

- Ancora non mi capacito di come abbiano deciso di far mettere insieme Katniss e Peeta. Voglio dire, Jennifer Lawrence si merita di stare con Liam Hemsworth e non con il biondino -. DJ amava commentare le scene dei film e parlare delle relazioni tra i personaggi come se fossero reali e a Camila piaceva starla a sentire nonostante evitasse di fare lo stesso. Sapeva bene che se avesse anche solo provato a contraddire il pensiero della sua amica si sarebbe aperto un dibattito infinito che le avrebbe fatto perdere il finale del film.

In realtà alla bruna non importava neppure chi Katniss avrebbe scelto tra Peeta e Gale. Guardare Jennifer Lawrence era abbastanza soddisfacente per i suoi occhi nonostante continuasse a pensare che la tinta scura non le donasse granché.

Camila, persa nei suoi pensieri, venne riportata alla realtà da un urlo soffocato da parte della sua migliore amica che era seduta nell'estremo opposto del divano rispetto al suo.

- DJ, sei forse impazzita? -. Dinah non rispose. Si limitò a fissare lo schermo del suo smartphone mentre il sorriso sul suo viso si allargava attimo dopo attimo.

A quel punto la cubana, non ricevendo alcuna risposta, si lanciò letteralmente sulla sua migliore amica strappandole il telefono dalle mani. Dinah, dal canto suo, rimase immobile come una statua con la mano in cui prima teneva il telefono ferma a mezz'aria e lo sguardo perso nel suo vuoto.

Quando la bruna lesse il messaggio sul cellulare di Dinah tutto iniziò finalmente ad essere più chiaro.

- Normani Kordei ti ha chiesto un appuntamento! - esclamò la cubana con espressione sorpresa che rifletteva anche la reazione della sua migliore amica.

Dopo aver aspettato pazientemente che la bionda elaborasse la notizia, le due ragazze si guardarono negli occhi e subito dopo iniziarono a saltellare per tutto il soggiorno e ad emettere urla stridule di eccitazione.

- Mila, devi assolutamente aiutarmi a scegliere cosa indossare -.

- DJ, calmati. Ti ha dato appuntamento alle 7.30 p.m. e mancano ancora cinque ore. C'è tempo -.

- Credo di iniziare ad accusare un po' di ansia da prestazione. Dopotutto non la conosco. Non so quali siano i suoi interessi. Stiamo parlando praticamente di un appuntamento al buio. E se non trovassimo interessanti gli stessi argomenti? E se risultassi noiosa? E se si accorgesse che non sono alla sua altezza? E se ci fossero dei silenzi imbarazzanti? -

- Ok, no. I silenzi imbarazzanti con te sono da escludere. Mi preoccuperei di più del contrario: e se iniziassi a parlare talmente tanto da farla scappare? -. Ovviamente l'intento di Camila era quello di far ridere la sua migliore amica e spezzare la tensione che si stava creando ma purtroppo il suo tentativo non andò a buon fine. L'entusiasmo di Dinah infatti iniziò a scemare sempre di più.

- Hai ragione, potrebbe succedere - ammise, sconsolata.

- DJ, stavo scherzando. Non succederà -.

- E se succedesse? -

- Dinah Jane Hansen, non capiterà. Te lo garantisco -.

- Non puoi esserne certa -. Un sospiro triste fuoriuscì dalle labbra della polinesiana che si accasciò sul divano con le spalle ricurve e le mani intrecciate sotto il mento. - Vorrei potessi venire anche tu con me in modo da fermarmi prima della catastrofe -. Camila accarezzò con fare protettivo i capelli della minore, consolandola.

- Mi piacerebbe DJ, ma non penso che portarti dietro il terzo incomodo possa salvarti. Sarebbe anche un po' strano -. La bruna sorride in maniera confortante ma quel sorriso non era destinato a durare a lungo.

Nella mente di Dinah un'idea prese consistenza a poco a poco. Un'idea che a Camila non sarebbe piaciuta per niente e, proprio per questo motivo, la buona decise di agire prima di parlare. Prese in mano il suo smartphone e digitò rapidamente un messaggio che aveva come destinatario Normani Kordei.

Le due ragazze trascorsero i minuti successivi inghiottite da un silenzio tombale. Dinah vagava per la stanza senza una meta precisa in attesa della risposta da parte della donna dei suoi sogni mentre Camila, ancora seduta sul divano, si domandava cosa la sua amica avesse in mente.

Ci vollero pochi minuti per saperlo. Giusto il tempo di vedere DJ sorridere malignamente dopo aver letto la risposta di Normani.

- Preparati Mila. Questa sera uscirai con me per un appuntamento a quattro -. Il sorriso sadico di Dinah fece scattare in piedi Camila, furiosa.

- COSA HAI FATTO?- urlò la bruna, indignata. - Non ci pensare nemmeno! Non andrò ad un appuntamento al buio solo per farti da spalla. Non ho alcuna intenzione di uscire a cena con te, il mio vice capo redattore e una sconosciuta di cui non conosco neppure l'aspetto -.

- Stai tranquilla Cabello, non uscirai con una sconosciuta. Uscirai con Lauren Jauregui -. Camila fu scossa da un attacco di risate isteriche improvviso.

- No, non la farò. Non uscirò con il mio capo -.

- E invece lo farai eccome visto che il tuo capo ha appena confermato la sua presenza e accettato la tua -.

COSA? Lauren Jauregui aveva veramente accettato un'uscita a quattro con lei, DJ e Normani?

Camila ne ebbe la conferma solo quando Dinah le mostrò il messaggio ricevuto da Normani contente la risposta positiva della corvina.

- DJ, devi aiutarmi - esclamò Camila, con il telefono della bionda ancora tra le mani e lo sguardo fisso sullo schermo.

- A far cosa? -

- Devo trovare un vestito da mettermi -.

- Mila, stai tranquilla. Mancano ancora cinque ore all'appuntamento -. Dinah pronunciò questa frase accompagnandola con un sorriso di scherno per sottolineare alla cubana come la sua reazione fosse esattamente identica a quella che lei stessa aveva avuto pochi minuti prima nei suoi confronti e con la quale era stata derisa.

- Non farlo DJ. Non prendermi in giro -

- E va bene, non lo farò - disse Dinah sollevando le mani in segno di resa. - Sai, mi stavo chiedendo, da quanto tempo ti sei accorta di avere una cotta per il tuo capo redattore? -. DJ conosceva bene Camila e le sue reazioni e, se prima era sicura che la cubana provasse una forte attrazione per Lauren, adesso era convinta che la bruna ne fosse addirittura infatuata.

- Non ho una cotta per il mio capo! - si affrettò a negare Camila diventando paonazza in viso.

- Puoi provare a mentire a te stessa Culobello, ma ricordati: non potrai mai mentire a Dinah Jane Hansen -. Con un'uscita di scena in grande stile, DJ si diresse verso le scale che portavano al piano superiore e si rinchiuse nel bagno intenta a godersi una lunga doccia calda mentre Camila, al pian terreno, cercava ancora di elaborare che fra poche ore sarebbe uscita a cena con Lauren Jauregui.

Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora