Capitolo 6.

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*il pomeriggio del giorno dopo..*

Sono seduta al tavolo della cucina mentre sento Benjamin infuriarsi.
Gli ho detto di Christopher.
Che ci siamo lasciati.
E che mi ha tirato lui lo schiaffo lasciandomi il segno sul viso.
E anche del polso.
La conclusione?
Sta cercando di chiamare Chris per vedersi.
Vuole parlargli.
So che non finirà bene ma non m'importa.
È quello che si merita Chris per come mi ha trattato.
Scema io che nascondevo tutto e rimanevo ancora insieme a lui.
Abbasso lo sguardo verso il cellulare sospirando e, appena sento Benjamin gettare il cellulare sul mobile, lo guardo confusa.

Mette le mani sul tavolo chiudendo gli occhi: "È davvero uno stronzo, maledizione! Mi rifiuta la chiamata!!"
Mi tocco il collo senza dir nulla e lui riapre gli occhi indicandomi e riprendendo a parlare: "E tu poi?! Mi nascondi le cose, dio santo!! Perché non me lo hai detto prima?!"
Beh, ha ragione.
Solo che avevo paura.
Se mi ha alzato le mani senza che ho fatto nulla, figurati che mi faceva se gli dicevo la verità a Ben.
Mi alzo dalla sedia alzando le sopracciglia: "Ben, potresti evitare di prendertela con me?? Non ho detto nulla perché non conosci Christopher! Mi ha detto tante volte di non dire nulla perché altrimenti me la vedevo con lui poi!"

Lui mi guarda in silenzio per poi raggiungermi e abbracciarmi.
Ricambio l'abbraccio chiudendo gli occhi e mi mette una mano sulla testa: "Hai ragione, scusami. È solo che mi preoccupo per te."
Annuisco senza dir nulla e, appena ci allontaniamo, mi accarezza la guancia facendo un sorriso: "Ascolta, io vado a vedere se riesco a trovare Christopher.. Tu rimani qui, okay? Quando torno ordiniamo qualcosa da mangiare e ci dimentichiamo di tutto questo."
Sorrido annuendo ancora una volta e lui mi lascia un bacio sulla fronte per poi riprendere il suo telefono e uscire di casa.
Mi siedo sospirando pensando che fare.
Non ho nulla da fare a casa.
Nulla di importante.
E ho ancora mille domande su Barry.

Maledizione.
E se provassi a chiamare la Fletcher?
Forse mi aiuterà a capire qualcosa.
Prendo il cellulare cercando il suo numero e, appena lo trovo, provo a chiamarla.
Sento squillare e avvicino un dito alla bocca impaziente.
Avanti, su.
Una piccola risposta voglio.
Mi guardo intorno quando sento che la chiamata si apre.

F: "Pronto?"
L: "Dottoressa Fletcher? Sono io, Laurel. La ragazza di ieri, ricorda?"
F: "Oh certo! Come dimenticarlo! Tutto ok, cara?"
L: "Si, diciamo. La chiamo per parlare di una cosa."
F: "Dimmi, cara."
L: "Voglio sapere qualcosa su Barry."

Ed ecco che cala un silenzio.
Faccio una smorfia confusa per poi riprendere a parlare.

L: "Dottoressa?"
F: "Lo sa che non posso dirle nulla sui miei pazienti."
L: "E lei deve sapere che conosco Barry da qualche giorno e mi piacerebbe conoscerlo ma ancora non so come si chiama di preciso. Prima mi dice Barry, poi Dennis, poi Hedwig e ieri di nuovo Barry."
F: "Non ne parli con nessuno però se le dico questa cosa.. Nemmeno con lui."
L: "Certo, mi dica."
F: "Posso dirle che il suo nome è Kevin.. Kevin Wendell Crumb.. E ha 24 personalità dentro di sé. Sto cercando ancora di capire molto su di lui, questo è il massimo che posso dirle."

24 personalità?
Wow..
Ecco perché ieri Hedwig aveva detto che non sapeva nulla.
Ed ecco anche perché quando lo incontro con abiti diversi cambia sempre o carattere o modo di parlare.
È la stessa persona ma con personalità diverse.

L: "D'accordo, grazie di tutto, dottoressa. E non dirlo nulla a Kevin, tranquilla. Rimane tra noi."
F: "Grazie, Laurel."

Chiudo la chiamata mettendo il cellulare in tasca e poi esco di casa prendendo le chiavi della macchina.

(...)

*Un'oretta dopo..*

Mi fermo vicino a un marciapiede notando Benjamin, Caroline e Christopher poco più avanti che discutono.
Più che altro Ben e Chris discutono.
Caroline si ritrova in mezzo.
Esco il cellulare controllando l'orario:
18.30.
Bene.
Posso rimanere qui a guarda come finisce tra loro tre.
Poi tornerò a casa prima che Ben se ne accorge.
Guardo ancora la scena attentamente quando sento uno sportello aprirsi.
Giro lo sguardo e noto entrare Dennis.
Si, penso sia lui siccome ha gli occhiali da vista.
Sto iniziando a distinguerli ora.
Dato che ne ho conosciuti solo tre.

Lo guardo confusa e lui gira lo sguardo su di me serio: "Che ci facevi dalla Fletcher ieri?"
Rimetto il cellulare in tasca alzando le sopracciglia: "Beh, gli stavo parlando dei miei problemi.. Volevo sapere se aveva una soluzione con Christopher."
Lui mette una mano sulla testa chiudendo gli occhi per poi guardarmi di nuovo: "La soluzione era lasciarlo prima, no? Invece di aspettare sempre e arrivare a questo."
Ora pensa di conoscermi, eh?
Non ci credo.
Barry è gentile e, a quanto pare, Dennis è il contrario.

Roteo gli occhi facendo una risata: "Non ci credo, pensi che non lo avrei già fatto se fosse stato così semplice?"
Mi guarda alzando un sopracciglio serio: "Cerco solo di essere buono e gentile."
Faccio una risata rigirando la testa guardando fuori: "Beh, non ci stai riuscendo allora."
Rimaniamo un po' in silenzio e lui mi gira leggermente il viso fissando il punto dove Christopher mi ha colpito.
Rimango inizialmente ferma per poi toccarmi il collo.
Lui mi molla il viso continuando a fissarmi: "Perché pensi che non era semplice?"

Abbasso lo sguardo verso le mani sospirando: "Perché mi minacciava. Diceva che me la sarei vista con lui se dicevo qualcosa o facevo qualcosa."
Rialzo lo sguardo fissandolo negl'occhi e lui fa lo stesso con me.
Sto per parlare ma lui apre lo sportello rompendo il silenzio e sospirando: "Devo andare, ci vediamo."
Annuisco in silenzio e, ad un tratto, appena si incammina vedo Benjamin e lui che si fissano.

Benjamin si ferma a guardarlo e, dopo che Dennis lo supera, guarda Caroline.
Lui mi nota appena rifissa avanti e mi raggiunge indicandolo: "Quell'uomo.. Gli stavi parlando? Chi è? E che ci fai qui?"
Mi guardo intorno mettendo le mani sul volante: "Ero in giro con la macchina.. Comunque non è nessuno, mi ha solo chiesto un'indicazione."
Lui rimane in silenzio e Caroline fa lo stesso fissandolo.
Mi aggiusto un ciuffo di capelli per poi rompere, questa volta io, il silenzio: "Vado a casa, ci vediamo lì."

Accendo il motore iniziando a guidare verso casa.
Dennis è stato diciamo quasi gentile.
Col suo modo di parlare non lo rendeva gentile il discorso, però si è preoccupato di me direi.
E Benjamin sospetta qualcosa.
Sembrava come se avesse capito che l'uomo col cellulare mio era lui.
Spero che mi sbaglio.
Comunque voglio imparare a conoscere di più Dennis e gli altri.
So che rischio.
Non so se potrebbe farmi mai qualcosa di grave.
O non so se vuole avere una ragazza tra i piedi..
Però provare non costa nulla, no?

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora