Improvvisamente ho voglia di scrivere sul diario. Il diario che mi hanno dato tre giorni fa gli strizzacervelli.
"Scrivici. Ti farà sentire meglio." Mi avevano detto.
Credono che io sia pazza. Ma non lo sono. Probabilmente sono più sana di tutti loro messi insieme.
Prendo il libretto di carta da sotto il cuscino. La coperina è di cuoio verde. O almeno credo. Sinceramente non mi interessa il materiale del diario. Non so nemmeno perché ho pensato a quale protrebbe essere.
Una penna. Mi serve una penna. Gli strizzacervelli mi danno un diario e non si preoccupano nemmeno di darmi una dannata penna. Con cosa volete che io scriva? Che poi non so neanche cosa dovrei scrivere. Approfondire il mio stato d'animo non è esattamente quella che chiamo una buona spiegazione.
Intanto mi dirigo nella Sala 84. Spiegatemi poi perchè ha questo nome. Tra tutti i numeri, perché proprio 84? Siete proprio sicuri che sia io quella malata, qui?
Giro a destra, poi a sinistra e vado dritto. Apro la porta.
"Una penna." dico alla donna grossa seduta dietro al bancone. Net, credo che si chiami.
Mi squadra da capo a piedi. Dopo quelle che sembrano ore, si gira e si inchina per prendermene una.
"Prendila." si tira su e me la lancia ai piedi.
La raccolgo senza dire niente. Sono abituata ormai.
Niente sorrisini finti. Niente saluti. Niente ringraziamenti. Niente di niente. Non ho bisogno di essere carina. Loro non lo sono mai con me.
Mi dirigo di nuovo al mio dormitorio. Non è proprio un dormitorio, ma a me piace chiamarlo così.
Entro nella stanza e mi chiudo la porta alle spalle. Non so perchè, ma ho voglia di scrivere. Ancora non so cosa, ma ne ho bisogno.
Credo che scriverò per tutta la giornata. Non che io sappio che ora sia. Non so nemmeno se sia giorno o notte in questo momento. Non ci lasciano tenere orologi o cose del genere.
Senza sprecare altro tempo, mi siedo sul letto bianco e comincio a scrivere. Non scrivevo da un sacco di tempo. La mia scrittura appare piccola e confusa.
"Non ho intenzione di scrivere cose come caro diario, eccetera, quindi passiamo oltre. Saltiamo anche le presentazioni, non é importante. Gli strizzacervelli leggeranno questo diario. Sanno già chi sono. Non ho alcuna voglia di farle comunque. Non mi sarei presentata in ogni caso.
Mi hanno detto che devo "approfondire il mio stato d'animo" anche se non so cosa questo voglia dire."
Non so davvero cosa possa scrivere. Devo fare come una tredicenne che scrive riguardo il ragazzo che le piace? Io non conosco ragazzi. Cioé, nel passato li conoscevo, alcuni. Venivano a scuola con me e a volte ci parlavo. Solo a ricordarlo mi sembra così strano. Una fitta al petto al ricordo di Sam. Era il mio migliore amico, o qualcosa che gli si avvicinava. Gli volevo bene. Non lo vedo da un sacco di tempo ormai. Non so nemmeno se sia ancora vivo.
Potrei scrivere su questo schifo di diario pensando a lui. Forse riuscirei a scrivere un po' più a mio agio.
Caro Sam, ti stavo pensando, sai. Non puoi nemmeno capire come é la vita qui. Posso però provarci.
Questa parte non la scrivo. Gli strizzacervelli altrimenti vedrebbero che mi sto "confidando" con un ragazzo, anche se nella mia testa. Non riesco nemmeno a pensare al male che potrebbero farmi se lo scoprissero.
Continuo.
"Immagina di essere in un bel posto. Non mi interessa dove. Solo un bel posto."
Mi scappa un sorriso amaro.
"Quel luogo che ti ricorda il picnic nel parco fatto anni fa insieme alla tua famiglia. Quel luogo in cui hai trascorso la maggior parte delle vacanze estive. Quel luogo in cui hai dato il primo bacio.
Quel posto in cui tutto sembrava perfetto, niente poteva essere rovinato. Quel posto che ti faceva sentire così al sicuro.
Tienilo bene a mente e prova a pensare: come ti fa sentire adesso? In questo preciso istante, intendo. Quali emozioni riesce a suscitare in te? Felicità?
Ora mi chiedo se riesci ancora a sentire l'aria fresca che si scontra con il viso mentre tua madre ti urla di non allontanarti troppo dal piccolo spazio che ha creato per mangiare sul prato.
Se riesci ancora oggi a descrivere l'emozione di quando finalmente, dopo ore di aereo, sei arrivato su quell'isola che ha tanti ricordi, troppi ricordi, e sei pronto a crearne di nuovi insieme a quegli amici che ti sono mancati così tanto durante il corso dell'anno.
Se riesci ancora a percepire le farfalle volare nel tuo stomaco mentre la persona che ti piaceva così tanto si stava avvicinando per darti un primo bacio mentre eravate in gita al lago con la scuola.
Lasciati trasportare da tutte queste emozioni.
Ora la domanda cambia. Cerca di capirla immediatamente.
Hai intenzione di ritornare in quel posto? Mi spiego meglio. Hai intenzione di tornarci e scoprire che ora, tutto quanto é cambiato? Vorresti vedere se tutto quello che stai ricordando del posto è ancora intatto o é stato distrutto, annientato, eliminato?
L'erba é stata sostituita dall'asfalto.
I tuoi amici sono cresciuti e se ne sono andati.
Il lago é stato prosciugato.
Tutto quello che poco fa hai affermato ti rendeva felice non c'é più. È cambiato e non è più riconoscibile.
Immagina quel posto deformato, senza vita, brutto.
Non é così bello quando questo accade a te. Tu, un giorno, anche molto lontano, riuscirai a vedere il tuo posto. Quindi non andarci intenzionalmente. Ne vale davvero la pena? Tornarci per poi pentirsene? Perchè dovresti andare nel luogo in cui ti porta la memoria quando, invece, potresti riviverlo nella mente? Pensare a quei momenti felici del passato non renderà contento te ora, nel presente.
Ora ti ripeto la domanda. Rispondi sinceramente. Come ti fa sentire il posto in questo momento? Ti senti ancora felice? Forse non dovresti. La felicità viene portata via facilmente. Ci vuole un secondo affinchè tu possa passare dall' essere felice all' essere triste, arrabbiato, pazzo."
Butto sulla carte le parole senza neanche sapere perché le stia scrivendo. Senza neanche capire il significato.
Pazzo.
Perchè si diventa pazzi? Di sicuro, le persone non lo diventano per scelta. Ma non si diventa pazzi per nulla. Una spiegazione c'è sempre.
Io sono pazza.
Ciaooo c:
Premettendo che questa è la prima storia che scrivo, spero davvero che vi piaccia come primo capitolo. Probabilmente ora non vi sarà per niente chiaro ahah ma prometto che già dal prossimo capitolo capirete un bel po' di cose.
Se vi è piaciuta la storia votatela e lasciate una recensione, vi prego c:
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Madness
MaceraPazzo. Perchè si diventa pazzi? Di sicuro, le persone non lo diventano per scelta. Ma non si diventa pazzi per nulla. Una spiegazione c'è sempre. Io sono pazza.