I giorni scorrevano monotoni in quella casa. Era un loop continuo di cose. Eccolo là, Brian era appoggiato a muro con gli occhi rivolti al soffitto mentre pizzicava delicatamente le corde della sua Red Special. Si stava annoiando. Ultimamente i giorni erano uno uguale all'altro: sveglia,mangia,suona,mangia,suona e dormi. Era un loop continuo e lui non ne poteva più. Voleva fare uno strappo alla routine, ma come?cosa poteva fare?
R: Barboncino, posso entrare?
Brian sentì la voce di Roger dall'altro lato della porta e, senza nemmeno avere il tempo di rispondere Roger entrò dentro sedendosi accanto a lui.
R:cosa fai?
Roger non otteneva altro che un monotono silenzio interrotto ogni tanto dal suono del basso di John proveniente dall'altra stanza e dai loro respiri.
Il sole entrava fievolmente dalla finestra davanti a loro e illuminava Brian, evidenziando i suoi occhi verdastri. Roger si misse ad osservarlo rimanendone incantato.
B:beh...che si fa?
Disse Brian posando la chitarra al suo posto per poi ritornare accanto all'amico.
R:schifo...
Rispose Roger mentre tirava fuori dalla tasca dei pantaloni una scatoletta bianca e rossa di sigarette e estraendone una.
B:non capisco proprio perché ti ostini a fumare quello schifo.
Disse Brian rivolgendo lo sguardo sull'amico e fermandosi ad osservarlo con un espressione seria e rammaricata.
R:mi rilassa.
B:e da cosa?
R:dai problemi.
Disse secco Roger. In quel momento Brian non ci riusciva più a trattenersi. Si alzò in piedi sotto lo sguardo di Roger e si sedette sul letto poggiando i gomiti sulle gambe e mettendo le mani sul viso. Dopo poco venne raggiunto da Roger.
R:che succede Bribri?
B:non puoi capire...
Disse Brian allontanandosi dall'amico.
R:forse ho capito....ragazza?
Disse lui ammiccando all'amico.
B:no...
R:ti sei innamorato? Pff....che roba inutile...se ti innamori ti incateni ad una sola persona per il resto della vita....fa proprio schifo l'amore. Ti fa sentire felice e all'improvviso ti fa venir voglia di morire, non esistere.
Disse Roger appoggiandosi al muro e scivolando lentamente. Brian invece rimase immobile,impassibile. Quelle parole li fecero veramente male. Non riusciva a sopportarle.
B:forse per te. Tu non sai amare. Sei uno schifo ROGER MEDDOWS-TAYLOR!
Disse Brian uscendo dalla propria camera sbattendo la porta.
Roger seguì di corsa Brian che stava per uscire dall'uscio della casa se Roger non lo avesse preso per il polso stringendolo. Brian fece una smorfia di dolore e tirò via il braccio.
R:che hai là?
Chiese incuriosito Roger dopo che Brian tirò via il braccio.
B:nulla.
Disse lui secco ritraendo ancora di più il braccio verso di se. Forse lo strinse troppo o non si sa bene perchè e come ma iniziò a perdere del sangue che macchiò ben presto la sua camicia bianca. Questa cosa non passò inosservata al più piccolo.
R:fammi vedere il braccio. Ora.
B:no...Non voglio.
Era inutile dirlo. Roger prese delicatamente per il polso Brian e con l'altra mano gli tirò più in sù la manica della camicia scoprendo dei tagli in via di guarigione i quali si erano riaperti.
R:perchè Brian? E da quando?
Disse Roger con una nota di rammarico nella voce.
B:da quando voglio. Ora lasciami in pace.
Disse prima di mettersi l'altra mano sul braccio e spingere con la spalla l'altro che rimase lì fermo senza dire nulla. Brian si rintanò in bagno finchè non sentì qualcuno bussare.
R:Bri...apri questa porta...sù...ti preeego...mi stai facendo preoccupare.
Brian non rispose.
R:apri o sfondo la porta!
Dopo ciò Brian aprì la porta e Roger entrò.
R:come ti è saltato in testa e...perchè?perchè fai tutto ciò?
Disse Roger avvicinandosi cautamente all'amico.
B:non sono affari tuoi.
Disse Brian continuando a fasciarsi il braccio con le garze.
R:parla. Perchè?
Disse Roger continuando ad avvicinarsi a Brian.
B:non.sono.affari.tuoi.
Disse Brian a denti stretti.
R:invece si perchè sei mio amico.
Disse Roger avvicinandosi ancora di più a Brian e abbracciandolo.
Quest'ultimo si tolse dall'abbraccio.
B:Tu. Roger Meddows-taylor...non sai cos'è l'amore. Figuriamoci se sai cos'è l'amicizia.
R:beh...l'amico è quella persona che ti sta accanto nel momento del bisogno. Sempre. Poi arriva la ragazza, che ti allontana sempre di più dal tuo amico....fino a fartelo scordare. La persona che per anni, ti ha aiutato, la dimentichi.per sempre. E per chi poi? Per una ragazza che probabilmente ti lascerà il giorno dopo per uno più bello. E poi, quando cercherai il tuo amico, lui si sarà già fatto una vita senza di te. Ecco la differenza tra amore e amicizia. E preferirei non innamorarmi mai e tantomeno fidanzarmi,sposarmi,avere figli e cose del genere.
Queste parole fecero più male dei tagli a Brian.
B: tu non hai la minima idea di cosa significhi. Amare una persona, che poi si rivela egoista, sprezzante e odiosa. E tu che l'hai pensata fosse in realtà gentile,dolce e sentimentale.
Disse Brian a pugni serrati per poi uscire dal bagno e andarsene in camera con Roger dietro.
R:senti...mi spieghi che ti succede?!?!non sei più lo stesso ultimamente...
Disse Roger mentre tentava di stare al passo di Brian.
B:sono lo stesso idiota che hai conosciuto anni fa...
Disse lui cercando di chiudere la porta dietro di se ma Roger lo bloccò mettendo un piede per bloccarla.
R:senti. 1)nonsei idiota. 2) no. Non sei lo stesso che ho conosciuto anni fa.
Disse Roger entrando nella camera e sedendosi sul letto di Brian accanto a lui.
B:invece si. Sono il solito idiota e sfigato del college. Tu invece non sei cambiato di una virgola; sei rimasto il solito playboy che ha tutte le ragazze ai suoi piedi. Sei il solito fortunato Roger.
Detto questo Brian stava per uscire di nuovo dalla camera ma qualcuno lo bloccò di nuovo mettendosi davanti alla porta facendola chiudere. Era Roger.
B:Roger spostati.
Disse leggermente irritato Brian.
R:no. Devo dirti una cosa.
Disse Roger tornando serio.
B:cosa?
R:ti volevo chiedere scusa di non esser riuscito a dirtelo prima.
Disse Roger sorridendo mentre aveva lo sguardo fisso sul pavimento in moquette di Brian.
B:cosa devi dirmi Roger?sbrigati.
R:scusa...
B:e per cosa?...
R:per questo....
Disse Roger poco prima di avvicinarsi e prendere l'amico per il colletto della camicia e spingendosi il più in alto possibile per baciarlo. Era un bacio tanto atteso da entrambi. Finalmente potevano essere l'uno dell'altro. Il bacio non fu uno senza emozioni,anzi; aveva fatto scoprire a Roger cos'è l'amore. I due non si staccavano solo per respirare, tra le loro lingue si svolgeva un valzer infinito. Brian riusciva finalmente a sentire la sensazione che si stava immaginando da anni. Roger stava abbracciando Brian per i fianchi. Brian invece passava delicatamente i polpastrelli delle dita sulla schiena del biondo, provocandogli non pochi brividi. Alla fine i due si staccarono.
R:ecco. Ora odiami.
Disse Roger allontanandosi ma venne fermato subito da Brian.
B:no. Io ti amo. Da sempre. Ti amo da sempre Roger e non smetterò mai di farlo.
Brian sorrise e Roger lo ribaciò; era un bacio furtivo ma pieno di amore che i due finalmente potevano scambiarsi.
Brian intrecciò le proprie mani con quelle di Roger senza mai smettere di sorridere e tantomeno di baciare il biondo.
B:finalmente posso dire una cosa...
R:cosa?
B:finally you're mine....
/////////////////////////////////
È la mia prima one-shot. Fate conto che senza il mio commento sono 1200 parole eh...molte per me...spero veramente tanto che vi piaccia. Ci ho messo sei giorni pieni di scleri per scriverla e finalmente è pronta. Sono onorata di pubblicarla. Detto questo...spero che vi piaccia e buona lettura.
~Nikita🌸