Capitolo 4

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Christopher

Il tempo per me è diventato un concetto del tutto relativo,nulla ha più un senso senza di lei.
La mia rabbia e la mia frustrazione hanno libero sfogo.
Il potere è tutto quello che ho sempre voluto, è tutto ciò di cui ho bisogno.
Lei sarebbe solo un punto debole, un'arma che potrebbe annientare tutto quello che ho costruito.
Josephine resta un ricordo, che riaffiora nei momenti più bui.
Ci siamo detti addio, ci siamo scambiati sguardi carichi di noi, sono consolazioni che mi concedo quando il suo pensiero mi tormenta.
"Levati dalle palle " borbotto mentre Chanel continua a strusciarsi sul cavallo dei miei pantaloni.
"Ieri notte, ti piaceva la mia bocca"ribatte con tono aspro. "Adesso sono io quella che ha bisogno di te, poi sei terribilmente eccitato " aggiunge con tono sensuale. Poggia la mano sul cavallo dei miei pantaloni, si nota il mio cazzo messo in bella mostra, sotto i jeans aderenti si nota ancora di più.
Il mio corpo è diventato qualcosa a parte rispetto quello che reclama la mia anima.
Lei cerca qualcosa che io non posso darle.
Mi alzo in piedi facendola cadere dalle mie gambe , lei con tutta insistenza mi palpa restando inginocchiata davanti al cavallo dei miei pantaloni.
"Non costringermi ad usare le cattive maniere!"
Le afferro la mano con forza e la allontano.
Non mi va di scopare, non ora non oggi! Non dopo che Saul e Karim sono partiti e io ho fatto la coglionata di restare qui.
Ho ripreso il controllo della mia città.
Ho ripreso tutte le mie cattive abitudini, bevo,
mi faccio e scopo con la prima che capita. Persino con Chanel ma non perché con lei abbia qualche sorta di legame ma semplicemente perché è brava a succhiarmelo.
Mi sembra che facendo sesso con lei possa far provare Josephine lo stesso dolore e vuoto che provo io.
Chissà se anche lei guardando il cielo,
mi pensa.
L'amore è un fuoco che arde in due corpi divisi e diversi ma che si appartengono.
Non so se la amo ma provo per lei qualcosa che non ho mai provato per nessuna.
Non so cos'è l'amore,
non posso saperlo cosa si prova.
Josephine è l'unica che mi può salvare da me stesso.
Esco fuori dal locale e mi accendo una sigaretta.
Il fumo fuoriesce dalla mia bocca.
Una ragazza mora mi passa accanto, non assomiglia per niente a Josephine. È mora ma ha gli occhi verdi. Non è lei ma è una degna sostituta con cui passare la notte. 
"Ciao bambolina" biascico. Lei si volta subito con sguardo infuocato e occhi da diavolo.
"Ti va di giocare ?" mi lecco il labbro divertito. 
"Amo giocare " ammicca.
Josephine non sarebbe così,
sarebbe audace ma in maniera più elegante e sexy, sbatterebbe le sue folte ciglia e mi bacerebbe in maniera delicata portando la mia anima nel suo paradiso personale.

La luce entra flebile dentro la stanza, mi sollevo dal letto. La ragazza di ieri notte non si è ancora levata dalle palle. Ero talmente ubriaco, gira la testa,
gira tutto!
"Oh!"
La smuovo con poco garbo apre gli occhi e mi osserva qualche secondo. Non credo che ci sia un modo per cacciare una persona con garbo!
"Levati dalle palle! " aggiungo sollevandomi in piedi. Prendo i boxer dal lato del letto, trovo le bustine dei preservativi sparse per la stanza e mi ringrazio mentalmente di essere stato abbastanza lucido da indossarli. Devo dire a Shon di dare una pulita. La ragazza di cui non ricordo nemmeno il nome si alza in piedi . Ha un fisico magro e slanciato, forme poco pronunciate. Non ha un cazzo a che fare con lei. Si infila il tanga, non capisco nemmeno perché lo indossi, non le copre nulla.
"C'è qualcosa che ti piace ?" ammicca rivestendosi.
"Un cazzo " ribatto aspro. Spero che si vesta in fretta, così si leverà dai piedi. Apro la porta della mia stanza e la invito ad uscire.
"Ieri notte non mi sembrava così " sussurra con tono sensuale. Mi passa una mano sul petto,
le blocco la mano perché odio essere toccato! Non voglio le mani di nessuno addosso, comprese le sue!
"Non mi toccare" sibilo stizzito. Retrocede intimidita, le faccio cenno di uscire dalla porta.
"Non riesco a capire." La interrompo prima che possa fare uno dei soliti discorsi sul possiamo continuare a divertirci insieme.
"Non c'è nulla da capire perché io non ho un senso e tu non hai un senso per me!" asserisco ridendo.
"Sei proprio uno stronzo ! Si volta frustrandomi con la sua folta chioma. Perché mi trovo casi patologici? Cosa c'è di così complicato da capire ? È solo e semplicemente sesso, non c'è altro.
Non ci potrebbe mai essere altro, non sono capace di provare nulla. Seguo Miss. ce l'ho solo io e attendo che esca.
Apre la porta dell'ingrosso e la sbatte dietro di sé, nello stesso momento Shon compare dalla cucina.
"Buongiorno " bofonchio massaggiandomi la fronte. La prossima volta ne scelgo una muta o forse me lo terrò per un po' nelle mutande ma chi voglio prendere in giro !
"Caffè signore ?" Annuisco.
Mi prende una tazza di caffè, sotto c'è un bigliettino. "Hanno lasciato l'America!" leggo mentalmente. Dove stanno andando? Ultimamente si spostano sempre più spesso e mantenere delle tracce sta diventando davvero complicato , quasi impossibile, ma per me nulla è impossibile. Devo solo decidere cosa fare, se partire oppure prendermi ancora del tempo. Sono combattuto, una parte di me sarebbe partita lo stesso giorno in cui è finito lo scontro con gli Hug , l'altra parte di me dice di lasciar perdere di lasciarla andare, di lasciarla scivolare via dalle mie mani. È tutto nuovo per me, sento per lei un'attrazione primordiale che va oltre l'attrazione fisica. La desidero, la desidero sempre.
Ha fatto spogliare i miei demoni del loro peccato e te ne se ne è presa cura, senza che te lo chiedessi.
Forse da tutta la vita stavo aspettando una lei e non una persona qualunque.
Eppure siamo talmente lontani in questo momento, ma sento che la sua anima ancora mi appartiene nonostante le distanze.
Io sono sbagliato,
sono il peccato!
Mi ha voluto con tutta se stessa, si è presa ogni cosa che avevo da darle.
Mi ha svuotato di tutto ciò che avevo e ora, ora non c'è, mi sento svuotato !
Privato di qualcosa di importante che mi permetteva di vivere , forse ho iniziato a vivere nel momento in cui ho incontrato un paio di occhi che sapevano di inferno ma in realtà erano paradiso.
"Dovrebbe cercarla " mormora Shon mentre mi fissa, gli sarò sembrato un pazzo che fissa il vuoto.
Ho bisogno di liberarmi dei fili che mi legano a lei, ho bisogno di trovare la mia libertà.
Non voglio alcuna dipendenza.

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