Jungkook pov's
Proprio come quando Woo iniziava la sua solita tirata di affari, nel mezzo dell'incontro, Jungkook scoprì che i suoi interessi si erano rapidamente ridotti. Tali argomenti lo annoiavano, perché capiva ogni singolo secondo del mondo degli affari che influivano su tutto il resto: un ciclo di reazioni a catena che si sarebbero scatenate tutte da un piccolo errore. Jungkook lo capiva, e capì ogni minuto dettaglio che gli arrivava in ogni aspetto; dall'intermediazione alla negoziazione, dall'introduzione di tariffe standardizzate a tariffe farfettarie per imprese. Aveva già capito, non voleva sentire tutto. Quello che voleva non erano lunghe spiegazioni, grafici inutili e statistiche. Jungkook voleva i fatti. Voleva tutto più veloce e diretto. Perché spendere quindici minuti buoni per informazioni inutili quando gli potrebbe essere solo data una cifra esatta e un sì o no? Ci sarebbero voluti venti secondi al massimo. Eppure ogni singolo uomo dell'incontro sembrava volere i suoi quindici minuti di fama.
"... e come vede, Master Jeon, i nostri ultimi investimenti sono molto redditizi."
Un file è stato posto di fronte a lui e Jungkook si rese conto che qualcuno aveva parlato con lui per tutto il tempo. Sollevò le sopracciglia verso l'oggetto prima di guardarsi alle spalle e vedere che si trattava di Lee, Lee Dukwon. Ah sì, era uno dei commercianti di pelle, Jungkook aprì il file. La vista che ricevette furono fotografie di donne nude. Jungkook doveva
resistere all'impulso di sospirare pesantemente. Questo doveva attirare la sua attenzione? Non funzionava, così sfogliò e spinse via il file pochi secondi dopo."Tutte donne, non ti occupi di uomini, Lee?"
"No, Master Jeon, i miei servizi forniscono solo prodotti di sesso femminile."
"... Questa è metà del margine di profitto potenziale perso Lee, perché?"
"È contro le mie convinzioni, Master Jeon," disse Lee, sorridendo leggermente in modo professionale.
"Avete donne della Corea del Nord contrabbandate illegalmente nel Paese dalla Cina, uno slogan accattivante sul modo di scopare un'<autentica figa comunista> e hai credenze?" Jungkook inarcò le sopracciglia e riuscì a malapena a reprimere uno sbuffo. "Inizia a trattare gli uomini con il nuovo anno e vedrai che le tue tasse aumenteranno."
"Ma, Master Jeon-"
"Le convinzioni personali sono un ostacolo ai profitti effettivi, Lee. Haedogje Pa non funziona su credenze personali, corriamo oltre le regole. Smettila di favorire te stesso prima di noi, Lee, o ci saranno conseguenze peggiori di un aumento delle tasse del cazzo." Jungkook diede un'occhiata a Woo e vide che era silenzioso e in nessun modo obiettivo. Bene, non lo stava riprendendo in alcun modo. Quindi tornò a guardare Lee. "Vendi pelle o cambia le tue attività economiche, non farmelo ripetere, Lee."
"... Sì, Master Jeon," disse l'uomo con un lieve cenno del capo mentre si muoveva per raccogliere il file e tornare al suo posto al tavolo. Jungkook passò gli occhi sopra la stanza per un momento, godendosi i pochi secondi di pace.
Il tavolo era una lunga striscia di quercia lucida, ricca di colori e solida al tatto. Se dovesse sbattere le sue nocche su di esso farebbero un suono molto simile al martelletto di un giudice. Lungo la lunghezza del legno c'erano sei uomini, tre ai lati e lui seduto in cima. Woo non si è seduto al tavolo
ma piuttosto affianco alle porte. Significava che poteva guardare tutto come un falco e per esprimere una lamentela si sarebbe alzato in piedi e spostato per chinarsi a sussurrarlglielo all'orecchio. Jungkook si divertiva sempre a guardare i suoi uomini e i loro sguardi tremolanti, su di lui e su Woo: il testimone silenzioso. Se si fosse mosso tanto nel suo posto, tutti gli occhi si sarebbero spostati su di lui. La pavimentazione della sala riunioni era simile al legno scuro del tavolo e le pareti erano color crema. Il muro di fronte alla porta era un tratto di alte finestre e gli altri erano semplicemente decorati salvo per un singolo display direttamente rivolto verso Jungkook. Erano appese due bandiere: la bandiera nazionale e quella con lo stemma della famiglia Jeon stampato sotto il motto di Haedogje Pa. Non erano altro che caratteri scuri sopra un loto bianco stampato su della seta nera, ma era ciò che chiunque appartenesse ad Haedogje Pa avrebbe riconosciuto. Studiò le bandiere prima di inghiottire un sospiro e girarsi verso le finestre.
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HOUSE OF CARDS| Vkook 『traduzione ITA.』
FanficJUNGKOOK è l'erede di un impero di massa, il più famoso di Seoul. TAEHYUNG é un debuttante di una squadra selezionata inviato per infiltrarsi e far crollare l'impero. "CONOSCEVI IL GIOCO E HAI GIOCATO, UCCIDI PER SAPERE CHE SEI STATO SCONFITTO" |CON...