OMBRE e Occhi Rossi

IL NEMICO

Sento il sangue che mi pulsa nella testa. La rabbia che prima era poco più che una sensazione, ora mi pervade completamente.

"non toccarla" ordino a denti stretti.

"altrimenti?" mi sfida prontamente. Il tono inacidito dalla mia reazione.

Non rispondo. Raccolgo tutte le energie che mi restano, comprese quelle che non sapevo di avere e le concentro su Kaily. Non ho mai usato i miei poteri per proteggere qualcuno. Spero solo che funzioni. Il che, senza un po' d'allenamento ha una percentuale di riuscita di uno su cento se non inferiore, ma devo comunque tentare. Lei tiene gli occhi chiusi. Aspetta che quell'uomo la tocchi per infliggerle ciò che io subisco da sette lunghi giorni. Sono inorridita al solo pensiero. Per fortuna, l'ondata di energia che ho concentrato su di lei da immediatamente i suoi frutti. Una specie di sfera molto luminosa con qualche sfumatura di un dorato acceso la avvolge rimandando al mittente la scarica elettrica prima che si abbatta sul suo piccolo e indifeso corpo.

Lui ritrae le mani doloranti e mi lancia un occhiata d'odio puro "come osi?!! tu! Insignificante...." non trova un insulto appropriato da rivolgermi e, come c'era d'aspettarsi da uno come lui, mi aggredisce all'istante.

"Urox. Nooo!" implora inutilmente la piccola.

"Urox" penso. Così questo criminale ha anche un nome. In tutto questo tempo è la prima volta che lo sento e la domanda che mi sorge spontanea è come faccia una bambina di circa sette anni a conoscere un simile personaggio tanto da chiamarlo per nome. Ma non ho il tempo di cercare una risposta, e trovarla adesso è l'ultima delle delle mie preoccupazioni. Dopo una serie di ondate incandescenti, quando ormai non riesco neppure a gridare, mi libera da quella sofferenza. Guarda rabbioso la sfera dorata e luccicante che tiene Kaily al sicuro. Il sibilo che fuoriesce dalla sua bocca è chiaro: non gli va giù che qualcuno cerchi di contrastarlo e tollera anche meno il fatto che ci riesca. Così, con un rinnovato rancore, ricomincia a punirmi per l'affronto ricevuto. Al quinto colpo però ho la certezza di essere arrivata al capolinea. Quanto può resistere un corpo umano in queste condizioni? Non a lungo. Mi restano tre o quattro colpi al massimo. E poi? Non sono grado di creare una seconda sfera per proteggermi. Farlo richiederebbe una quantità di energia di cui al momento non dispongo e quei pochi fragili fili che ancora ho servono tutti ad alimentare quella già esistente. Forse se si avvicinasse la piccola... No. Meglio di no, non sono sicura di poter trascinare la mia creazione anche se si tratta solo di pochi passi.

Kaily mi guarda ansiosa. Le lancio un occhiata che dovrebbe servire a tranquillizzarla, ma qualcosa mi dice che il mio volto, visto in questo momento, le fa l'effetto opposto.

Urox ghigna e interrompe la tortura. Volge il capo verso il resto della stanza. "miei fedeli discepoli, amici, fratelli" grida, le mani artigliose rivolte verso l'alto.

Dall'oscurità delle pareti, fanno la loro comparsa figure cupe e incappucciate. Bastano pochi secondi e la stanza si riempie diventando gremita come uno stadio di tifosi riuniti per disputare la finale della coppa del mondo. I loro occhi scintillano tutti di un rosso inquietante.

"Ammirate sua altezza: la principessa Emeryn. Erede al trono della città di Luce." Mi ci vuole un po' per capire che si riferisce a me. Non ribatto: il semplice fatto di parlare ora, potrebbe mandare alle ortiche tutti gli sforzi per mantenere la bambina in salvo e non voglio rischiare che succeda, inoltre sarebbe inutile parlare con chi non vuole sentire. Lui continua a vaneggiare: "per lungo tempo lei e la sua famiglia ci hanno impedito di regnare su queste terre. Per anni abbiamo lottato. ora è tempo d'insegnare a questi ribelli il rispetto."

"rispetto" penso indignata.

Il brusio sommesso proveniente da tutte quelle tonache tetre è colmo d'impazienza, tanto che riesco a sentirla nonostante le condizioni in cui verso. Lui tende la mano nell'oscurità, qualcuno gli porge qualcosa. Non ho la forza di guardare di cosa si tratti. Kaily, ferma al suo posto, ha un sussulto.