Rabbia.

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Perché dobbiamo arrabbiarci? Perché esiste un simile sentimento? Perché chiudersi in se stessi e accumulare rabbia e rancore verso le persone che ci circondano? Perché esplodere dopo l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso? Perché spesso questa rabbia non si capisce facendoci sembrare banali e soprattutto superficiali ai veri problemi? Perchè veniamo feriti ? Perché queste ferite vanno cosi d’accordo con la rabbia? Perché rabbia e dolore vanno a braccetto scatenando un uragano? Perché questo uragano è cosi sfuggente, grande, imprevedibile e risucchia tutto ciò che gli si para davanti? Tutto un insieme di perché senza risposta. I sentimenti, positivi o negativi sono un’insieme di domande, di perché senza una risposta valida. Perché i sentimenti come la rabbia sono imprevedibili, sfuggenti, forti e distruttivi. Proprio come un uragano. Immaginate un uragano che spazza via case, auto, alberi, insomma tutto ciò che incontra no? Ecco pensate se al posto di questi oggetti ci siano le persone e che l’uragano in realtà siano le nostre emozioni più forti e distruggenti. Cosa succede? Il caos. Il caos… un’altra cosa che riempe ogni giorno la mia testa, incasinando ogni cosa, mettendola sottosopra. E in questo caso che si fa? Quando hai la testa più incasinata del cuore? Come si fa a riordinare la tua vita se non hai in mano nemmeno la tua stessa mente? E vedo ogni cosa scivolarmi addosso senza fermarsi. Persone, emozioni, tempo. Ogni cosa se ne va lasciando dietro di se solo vuoto. Un vuoto che tu devi poi riempire. Ma con cosa? Come? Per questo non sopporto l’umanità. Siamo un cumulo di pensieri, emozioni e vuoti lasciati da altre persone. Le stesse persone che ci sorridevano ma poi? Buff sparite. Oppure, oppure, questa è bella eh, quando ti feriscono talmente tanto che non se ne accorgono per poi ritornare a comportarsi come sempre senza dar peso a ciò che ti hanno causato, senza dar peso al tuo dolore che si è formato come un groppo in gola e piccole gocce d’acqua salata sugli occhi che pizzicano e bruciano cercando di trattenerle per non far apparire il tuo dolore. Quel dolore che pian piano diventa rabbia e rancore. Quel dolore che quando ti feriscono ancora senza pensare a te si trasforma in rabbia, una rabbia che viene repressa trasformandosi in una bestia. Tutto gira intorno alla rabbia. E io provo ciò insieme a tanto caos che ho in testa. Anzi ho un uragano dentro. Un uragano talmente grande che quando arriverà in spiaggia distruggerà tutto ciò che incontra. E ho paura. Ho paura perché in quella spiaggia ci sono persone a cui tengo e le distruggerò. Ho paura perché quando quell’uragano se ne andrà me ne andrò anche io con lui. Me ne andrò lontano lasciando dietro di me solo rovina. Non ho mai confrontato la rabbia ad un uragano ma ora sembra che siano la stessa cosa. Una cosa sola. Ecco cos’ho dentro di me. Un uragano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 01, 2019 ⏰

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