Family

599 48 10
                                    

(Preciso che in questa storia userò i cognomi come se fossero i nomi per comodità)
In una graziosa villetta viveva una famiglia decisamente numerosa e decisamente poco ortodossa, la famiglia Karasuno.
La prima caratteristica che rendeva tale famiglia "strana" erano i genitori: due uomini, Sugawara e Daichi, detti dai figli "Sugamama" e "Dadchi".
Questi figli erano tanti, sette per la precisione, e avevano tutti all'incirca la stessa età.
Il primo ad essere adottato fu Asahi, un ragazzone grande e grosso di 17 anni, ma che in realtà era dolce e gentile. Insieme a lui, adottarono anche Nishinoya, l'esatto opposto: nonostante avesse 15 anni, quasi 16, ne dimostrava molti meno essendo basso e gracile, tuttavia compensava con il carattere esplosivo e selvaggio.
Qualche mese dopo adottarono anche Tanaka, della stessa età di Nishinoya, il quale aveva decisamente l'aria da cattivo ragazzo: capelli rasati e faccia poco rassicurante. Tuttavia, bastava un'occhiataccia da Daichi che si zittiva subito. Era grandissimo amico di Nishinoya, entrambi erano due bombe esplosive dal carattere quasi ingestibile.
Fu per questo che, per calmare le acque e non far sentire troppo solo Asahi, Sugawara propose di adottare qualcuno di più calmo. E così fu: adottarono Kageyama, di 14 anni, un ragazzo taciturno e scontroso, bravo in qualsiasi cosa tranne che nel socializzare. Inizialmente, passava i pomeriggi a leggere o a stare in un angolo a pensare. Fu per questo che, consigliati dalla proprietaria dell'orfanotrofio, con cui ormai erano diventati amici, adottarono un quinto ragazzo: Hinata, della stessa età di Kageyama, con il quale aveva stretto amicizia nel periodo in orfanotrofio. Hinata fu una vera e propria ondata di vitalità: era poco più alto di Nishinoya, e i capelli di un rosso vivace riflettevano perfettamente la sua personalità. Fece amicizia con tutti, e riunì una famiglia i cui membri erano come ingranaggi, funzionanti sì, ma non collegati tra loro. E in questo clima di allegria e vitalità, adottarono altri due ragazzi: Tsukishima e Yamaguchi. Tsukishima era il più alto, ben più alto dei genitori, ed era un arrogante biondino che si divertiva a stuzzicare tutti quanti. Tutti quanti tranne Yamaguchi, un ragazzino lentigginoso che sembrava essere l'unico abbastanza in confidenza con "Tsukki" (come lo chiamava lui) da riuscire a placare la sua "bastardaggine" (secondo Tanaka) abbastanza da permettergli di stringere una specie di amicizia con il resto della famiglia.
L'altra caratteristica particolare di questa famiglia erano le coppie. Infatti, tra questi sette ragazzi si erano instaurati alcuni rapporti che andavano ben oltre l'amore fraterno.
Infatti, Nishinoya si sentiva tranquillizzato dal sorriso di Asahi, Kageyama usciva dalla sua bolla di solitudine quando era con Hinata e Tsukishima riusciva ad essere migliore quando era con Yamaguchi. L'unico che rimaneva solo era Tanaka, nonostante avesse una cotta non propriamente segreta per la sorella di Daichi: Kiyoko. Infatti, ogni volta che andava a trovare il fratello, Tanaka era sempre il primo a correrle incontro. Peccato che Kiyoko fosse sposata con una ragazza di nome Yachi.
Cosa accomunava questa famiglia composta da elementi apparentemente poco compatibili che sembrava sempre sul punto di esplodere? La pallavolo. Era una passione di famiglia, l'unica cosa che avevano in comune tutti quanti. Ognuno aveva il proprio ruolo, e ogni finesettimana giocavano delle partite tra di loro, oppure contro le altre famiglie del quartiere. E naturalmente, tutti quanti i ragazzi erano iscritti al club di pallavolo della propria scuola.

Nonostante questa sembri una famiglia al limite del possibile, ne esisteva una molto simile. La famiglia Nekoma.
Il padre, questa volta, era uno solo, nonostante sembrasse più un nonno: l'ex coach di pallavolo Nekomata-sensei. Il ruolo della madre era rivestito, sebbene non in via ufficiale, da Yaku, uno dei ragazzi che si occupava come meglio poteva dei suoi fratelli. Si arrabbiava spesso, il tasto che più doleva era la propria altezza, essendo lui alto poco più di 1.60. Tasto che perennemente schiacciava Lev, l'ultimo arrivato, più alto tra tutti, dai capelli argentei che, nonostante fosse ben più alto di Yaku, perennemente le prendeva da quest'ultimo dopo ogni commento sulla sua altezza. Non che lo facesse di proposito: era brutalmente sincero, diceva tutto ciò che gli passasse in testa senza pensare alle conseguenze. Nonostante Yaku fosse lì da più tempo di tutti, il più grande era Kuroo, un ragazzo di poco più basso di Lev, che aiutava Yaku nelle sue mansioni, nonostante fosse anche lui abbastanza immaturo. Aveva un debole per Kenma, un ragazzino taciturno e insicuro, apatico, basso e timido, svogliato a fare qualsiasi cosa tranne che giocare ai videogames. L'unico che riusciva a staccarlo dai suoi videogiochi era proprio Kuroo. Poi c'era il migliore amico di Tanaka, Yamamoto, anch'esso dall'aria da cattivo ragazzo e una cresta bionda che lo contrastingueva. E ancora c'era Inouka, un ragazzo allegro e solare quanto Hinata, con il cui aveva stretto una solida amicizia.

Le due famiglie erano in forte rivalità, e spesso giocavano insieme a pallavolo. Ma oltre alla rivalità c'era anche amicizia e voglia di migliorarsi. Per questo, si consideravano dei degni avversari.
Non che fossero i soli con cui i Karasuno fossero in rivalità.

Haikyuu OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora