20 Dicembre 1993, una famiglia decide di passare le vacanze di Natale in montagna per andare a sciare.
Arrivati alla facciata del loro Hotel che si diceva fosse stregato, il figlio più grande fece presente la cosa al padre che rispose: "non dire scemenze, i fantasmi non esistono!" e cosi iniziò la loro disavventura.
Il giorno dopo la famiglia era pronta per andare a sciare , il padre Michele andò in auto a prendere gli sci e vide tutte le gomme della sua auto bucate e iniziò a gridare "Chi è stato? Chi cazzo è stato?!" tornò dalla famiglia e disse "qualche idiota mi ha bucato le gomme della macchina!" i tre figli sentirono dolori alle braccia ma non fecero nulla al momento.
Tornando al bar dell'Hotel tutto era molto strano, i figli Leonardo, Giorgio e Filippo si misero in maglietta e in Hotel e videro sulle loro braccia delle scritte fatte col sangue che formavano una frase "Io ti ucciderò", Michele disse "Basta con questi scherzi!, andate a fare la doccia" loro in silenzio eseguirono gli ordini del padre.
Nella notte Michele cacciò un urlo, sognò un cadavere che si alzò dal letto e gli disse "ah si, i fantasmi non esistono? Se in 24 ore non te ne vai morirai", Michele si alzò di colpo e iniziò a preparare i suoi bagagli e quelli dei figli, svegliò tutti e se ne andarono da quel posto.
Ma quella notte era tutto molto strano, nella Hall dell'Hotel i dipendenti avevano gli occhi rossi e lo fissavano in un modo strano, lui iniziò a correre verso la macchina con i figli e la moglie, iniziò ad accelerare sempre di più fino a quando un killer clown con un coltello in mano li ferma in mezzo alla strada e sussurra a Michele: "Scappa finche puoi.."
A quel punto Michele guarda dritto fino a casa.
E sulla facciata della sua casa trova una scritta.. "Morirai", aveva perso la speranza.
Svuota le valigie, va a letto, e dopo 1 ora circa sente suo figlio Leonardo urlare, entrando nel garage sente una voce.. che gli ripeteva "o tu o tuo padre" Leonardo svenne e lo portarono in ospedale ma dopo un paio d'ore tornarono a casa tranquilli.
2 mesi dopo il 21 febbraio 1993 tornarono i "fantasmi" per ricominciare a perseguitarli, mentre Filippo stava giocando alla Playstation scomparve il gioco e compari una sagoma nera con un coltello e inizio ad urlare e svegliò tutto il vicinato, erano le 3 del mattino, mentre Filippo spiegava al padre ciò che era successo qualche minuto prima, Michele guardò fuori dalla finestra e vide un clown che gli sorrideva e lo salutava fuori dalla finestra, Michele prese un fucile e gli sparò in testa.
Dopo due giorni, la moglie mentre si truccava vide un uomo riflesso nello specchio dietro di lei che gli disse "o tuo marito entro 48 ore si spezza un braccio o morirà." La moglie, spaventata disse al marito di rompersi un braccio ma Michele rispose che non lo avrebbe MAI e poi MAI fatto.
Dopo una settimana Michele caddè dalle scale e si ruppe un braccio.
Dopo 2 mesi sognò un altro fantasma, e gli disse che gli avrebbero dato l'ultima chance o si rompeva un dito del piede in 1 mese oppure sarebbe morto.
Non aveva assolutamente nessun dubbio, disse di no e decise di licenziarsi e di rimanere a casa fino alla sua ora e che avrebbe provato a scappare se qualcuno sarebbe arrivato per ucciderlo, sarebbe tornato alla sua vita normale se in 1 anno non gli sarebbe successo nulla.
22 Agosto 1994 la sagoma nera torna, Michele disse "vuoi uccidermi?,è questo quello che vuoi?, Uccidimi!"
la sagoma rispose in modo molto calmo, "quando meno te lo aspetti amico".
Una sera, lui non li vedeva ma c'erano 4 fantasmi attorno al suo letto che lo guardavano una delle 4 disse a bassa voce il nome di Michele a voce molto tranquilla e bassa, lui si mise sotto le coperte.
31 Ottobre 1994 nessuno per tutta la sera suonò il campanello di Michele, fino a quel momento erano le 3 del mattino, qualcuno suonò alla porta, aprì e il killer clown che gli disse "scappa finche puoi" era davanti a lui, con un coltello molto affilato in mano, Michele esclamò "no, no, no" scuotendo la testa, iniziò a correre verso la camera, ma non c'era più nulla da fare per lui.