Sono le 4 del mattino quando mia madre mi sveglia, senza troppo affetto (come sempre).
Dopotutto io sono il figlio peggiore, per lei. Anche i miei fratelli mi escludono, dunque ho una stanza tutta per me. Noi siamo una delle famiglie "fortunate" nel 12: abbiamo una casa con addirittura tre stanze, la cucina e il bagno, nel retro del panificio.
Il profumo del pane mi investe con una ventata d'aria calda quando mia madre apre la porta. Dietro di lei, mio padre sta già armeggiando con il forno.
Si volta verso di me e fa capolino dalla spalla di mia madre: "Hey Peeta. Alzati, é il giorno della mietitura"
Lo dice con un sorriso triste, ma pur sempre un sorriso. Solo mio padre mi sorride, nella mia famiglia. Mia madre pensa che io sia un idiota e i miei fratelli si prendono gioco di me, o mi fanno lavorare al loro posto.
Lui sorride perché sa per certo che non verró estratto io. Ho pochissime probabilità, non avendo comprato nessuna tessera. Ho sedici anni, il mio nome é lì dentro solo 5 volte.
Tuttavia non riesco a smettere di pensare al pericolo che corre lei. Lei é Katniss Everdeen, una ragazza del Giacimento per cui ho una cotta da sempre. É molto povera, ha senz'altro comprato le tessere. Il suo nome é là dentro fin troppe volte. Vorrei poter fare qualcosa, ma dubito che lei sappia chi io sia.
Scaccio via quel pensiero e vado a fare colazione. Mangiamo sempre gli scarti dei clienti, quindi il pane é duro e devo tagliare via una parte ammuffita.
Il resto della mattinata passa velocemente e a mezzogiorno mi cambio i vestiti e mi pettino. Una volta pronto, io e i miei fratelli ci incamminiamo. I miei devono restare in panificio, anche se la maggior parte dei clienti assisterà alla mietitura. Intravedo Prim, la sorellina di Katniss, in mezzo ai bambini più piccoli. Effie Trinket (l'accompagnatrice dei tributi del 12) e il sindaco ci danno il benvenuto, e attaccano con il solito discorso sui Giorni Bui.
Poi arriva il momento: Effie dice, con entusiasmo, "Come sempre, prima le signore!".
E mentre penso "fa' che non sia Katniss, fa' che non sia Katniss..", con lo stesso entusiasmo esclama "Primrose Everdeen!".
Sua sorella.
So già cosa accadrà, quando Katniss urla "Prim! No! Mi offro volontaria!" Effie sembra sconvolta. "Mi offro volontaria come tributo!". La donna di Capitol City la invita sul palco, con un sorriso.
Tutti, nella piazza, anziché applaudire, eseguono un antico gesto (uniscono il mignolo e il pollice, portano la mano alla bocca e poi distendono il braccio verso di lei).
Accade tutto così in fretta, sono troppo sbigottito per sperare di non essere io, quando Effie estrae un altro cartoncino e legge "Peeta Mellark!"
Sono io.
Nessuno si offre volontario per me.
E la mia vita cambierà per sempre.
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Peeta's Games.
FanfictionI Giochi dal punto di vista di Peeta Mellark, tributo maschio del distretto 12.