Capitolo 2.

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-Il nuovo lavoro-

EMILY'S POV.

L'accoglienza della famiglia Elgort è stata assolutamente fantastica. Rebecca mi ha presentato Ansel e il signor Elgort e adesso siamo in viaggio verso Doolin.

Da quanto mi aveva detto Rebecca, infondo Ansel non è poi così male, anzi, è un bel ragazzo. Certo, in sei anni si cambia, ma non so quanto possa essere cambiato dato che quando era piccolo lo avrò visto massimo due volte, a casa di Rebecca. In ogni caso, sembra davvero simpatico e disponibile. E' diverso dai soliti ragazzi che quest'oggi si vedono per strada. Non ha una di quelle maglie larghe e lunghe e i pantaloni che toccano terra. Non ha delle scarpe enormi ai piedi e una catena al collo, è un ragazzo semplice, e adesso capisco perchè vada così d'accordo con Rebecca. Ha dei semplici jeans scuri e una maglia a maniche corte azzurra, i capelli ben sistemati e le converse bianche ai piedi, uguali alle mie. Sta parlando da almeno un'ora e mezza con Rebecca su quello che hanno fatto dopo la sua partenza. Ansel le sta dicendo che da due anni frequenta l'università di Ennis, Bridgewood, mentre lei, gli sta raccontando di quello che ha fatto dopo il liceo, cioè essere stata un anno ad aspettare me e preparare tutto quello che c'era da sapere per l'Irlanda. Ha organizzato tutto quanto lei, io non sono brava in queste cose. Ha visto dove si trovava Doolin, precedentemente citata da suo padre, in quanto ci abitassero gli Elgort, ha cercato tutti i tipi di lavori possibili in Irlanda e se non ne troveremo uno nella settimana seguente, lei ha già dei numeri di telefono che ci potrebbero aiutare. Sono felice che non sia menefreghista come me, che non si preoccupi solo di se stessa e pensa sempre a tutto, non tralasciando niente. Se non ci fosse stata lei, penso che sarei già persa per Dublino o in qualche posto sperduto qui in Irlanda. 

Guardando fuori dal finestrino, noto che è proprio come la descrivono tutti. E' tutta una distesa di verde e di piccole case con i tetti in legno. E' piena di alberi e di muretti che circondano le abitazioni. Rebecca mi ha detto che Doolin è un paese abbastanza piccolo, ma infondo, ci sono moltissime città -come Ennis- vicine, e anche abbastanza grandi da trovarci dei negozi. Non ci mancherà nulla una volta trovato un appartamento.

"Emily, siamo arrivati" mi scuote il braccio ed io mi volto velocemente. Non mi sono neanche resa conto che siamo già arrivati. La casa è davvero bella. E' totalmente bianca e con un bel giardino all'esterno. Noto che su davanzali delle finestre, ci sono fiori di ogni colore e le tende che si intravedono dalle finestre sono di un giallo acceso. Il tetto è a forma triangolare, come la maggior parte dei tetti che ho visto qui in Irlanda, facendo strada. All'entrata, davanti il cancello, c'è un piccolo cartello a forma di casa con su scritto "Famiglia Elgort". Quando entriamo, un piccolo labrador color panna viene verso di noi, scodinzolando e girando intorno ad Ansel.

"Lui è Charlie" sorride, continuando a camminare verso la porta di ingresso. Noto che Rebecca si avvicina a me, fermandosi un secondo.

"Ti piace qui?" mi chiede, aiutandomi a prendere la valigia e la borsa.

"E' fantastico" sorrido.

"Non è fantastico, è quello che abbiamo sempre sognato" risponde, voltandosi di nuovo verso la parte opposta, seguendo Ansel alla porta.Mi soffermo un minuto prima di seguirla ed arrivare davanti l'entrata insieme a lei ed Ansel. Il signor Elgort ci ha avvisato che doveva sbrigare alcune cose a lavoro, e poi sarebbe ritornato. Quando bussiamo alla porta, una donna bionda e con un gambriule da cucina addosso, ci sorride, invitandoci ad entrare.

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