ma perché di tanti proprio questo stesso posto
dove ci trovammo tardi e ci lasciamo troppo prestoFabrizio lo vide correre verso di lui. Si erano dati appuntamento sulla spiaggia, la loro spiaggia. Avevano bisogno di tempo per loro prima di essere sommersi dalle telecamere e dalla confusione del festival.
Si abbracciarono come non succedeva da troppi mesi. Si erano mancati e lo sapevano entrambi.
Ritrovarsi lì però aveva reso quell'incontro malinconico.
Proprio su questa spiaggia infatti era nato tutto.Lo aveva trovato seduto a guardare il mare e aveva deciso di tenergli compagnia.
Quando lo aveva sentito accomodarsi accanto a lui, Ermal aveva posato la testa sulla sua spalla. Era stanco, privo di forze per quella notte insonne passata nel bagno a rimettere qualcosa che la sera prima neanche aveva mangiato. Aveva preso male la storia del plagio e soprattutto il suo corpo si era rifiutato di mantenere il controllo e l’ansia aveva preso il sopravvento.
In quel momento, invece, ad aspettare l'alba che avrebbe fatto brillare quel mare così rassicurante ma diverso dal suo, con il compare accanto, stava meglio.
L'altro aveva capito e gli aveva lasciato del tempo per se, ognuno nella propria stanza avevano cercato di elaborare quanto successo ma alla fine il più grande non ce l'aveva fatta ed era andato a cercarlo.
Avevano imparato a conoscersi e non trovandolo in camera aveva subito capito dove potesse essere andato il più piccolo.
Fece incontrare le loro mani e intrecciare le loro dita e, avvicinandosi al volto dell'altro, gli aveva sussurrato: "ne varrà la pena, tutto questo varrà la pena, te lo prometto", infine si era avvicinato e aveva lasciato un dolce bacio sulle sue labbra. Era un gesto semplice, faceva così con i suoi figli quando erano preoccupati, un timido bacio li faceva illuminare e dimenticare i problemi.
Per questo non aveva dato troppo peso all'azione, rendendosi conto solo notando l'espressione di Ermal, che quel gesto non aveva niente di fraterno.
Con gli occhi il più piccolo gli aveva chiesto cosa stava a significare, se sarebbe cambiato qualcosa e Fabrizio era riuscito soltanto a stringerlo a sé e dirgli di non preoccuparsi e che avrebbero avuto tempo per pensarci.che facciamo abbiamo chiesto e solo il vento ci ha risposto
tanto la sua musica va avanti pure senza testo
e ammazziamo il tempo e ammazza noi quel tempo indietro
e il sole taglia il mare e il nostro amore in due come un aratroDi nuovo lì si erano trovati, e dopo essersi stretti in un abbraccio, uno di quelli di cui sentivano la mancanza, si erano seduti in riva al mare.
Era cambiato tutto e forse veramente quella ospitata, nel posto dove tutto era iniziato, a cantare quella canzone che tutto aveva fatto nascere, rappresentava la chiusura di un cerchio. Un cerchio che avrebbe potuto riaprirsi ma di cui per ora avevano solo la certezza che si fosse chiuso.e finiamo tutta questa strada metro dopo metro
perché dietro a un gran finale serve sempre un bel teatro
e la canzone degli amori infelici
l'ultima occasione per attori e attriciio non lo so perché ma è un po' buffo
stare io e te su un crepaccio
quasi come ad aspettare il tuffo
e buttare lì a casaccio un che di diverso
uno scherzo sì
come fossi io il tuo pagliaccioSeduti lì su quella spiaggia davanti al mare, aspettavano qualcosa senza sapere cosa aspettarsi. L’imbarazzo si era fatto pesante tra loro e Ermal aveva cercato di sdrammatizzare prendendo in giro Fabrizio come era solito fare fino a qualche tempo prima. “Ti serve solo la canna da pesca Bizio” e forse quella battuta non era uscita a caso dalla sua bocca. La voglia di tornare indietro, a prima, era tanta da parte di entrambi. Non si erano pentiti di come era andata ma allo stesso tempo erano dispiaciuti per avere in un certo senso incrinato quel modo di fare che fin da subito si era creato tra loro e che li faceva stare bene. Il loro modo di scherzare, il contatto fisico, il loro modo di rassicurarsi a vicenda, da Lisbona non era cambiato ma bensì si erano aggiunti baci, tocchi leggeri, brividi e tanto amore che fino a quel momento si erano tenuti dentro.
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Tutto in un abbraccio
FanfictionSanremo, un anno dopo. Non è cambiato niente ma niente è più come prima.