Ti amo tanto, jimin.
Ti amo anch'io, mi risposi. Ma questo non si sente come dovrebbe, non mi sento felice.
Mi dicesti di dovermi vedere tutti i giorni, che non saresti mai potuto stare senza di me. Dove sei ora, Jimin? Mi hai lasciato come hanno fatto gli altri.
Mi dicesti di perfavore crederti, ma io non ce la facevo a credere a qualcuno al quale non posso vedere negli occhi, non volevi che tra noi finisse quindi ti ho chiesto di dirmi che mi amavi, se fosse stato vero, e che avresti voluto passare il resto della tua vita accanto a un fallimento come me.
Ti chiesi di guardarmi negli occhi, mentre lo dicevi, i tuoi occhi scuri, arrossati e pieni di lacrime però riuscirono a fare contatto con i miei solo per qualche secondo. Cosa c'è Jimin? Non c'è la fai?
Iniziasti a piangere, come un bambino a singhiozzare e chiedermi scusa. E io non feci nulla, non ti consolai, non ti guardai semplicemente uscì da quel lercio bagno scolastico e me ne tornai dritto a casa.
E dimmi piccolo, dimmi lentamente, ora che entrambi siamo soli insieme, tutte le cose che non hai mai potuto mostrarmi, tutte le coreografie inventate pensando a me, perché si so che li facevi. Dimmele e mostramele tutte prima che io me ne vada.
Ora capisco che non mi hai mai veramente conosciuto, lo vedo che questo non sono io ma c'è dell'altro? Stai vedendo attraverso di me, baby. E te lo dirò un ultima volta prima che me ne vada.
Mi dispiace, ma non ti credo, non. Ti credo quando dici che mi ami troppo e che sono l'unico, quello speciale, quello tuo. E non posso sentirti quando mi tocchi e mi dici che questa volta vuoi tutto di entrambi.
E tu non vorrai ascoltarmi quando ti diro che mi de potrai avere tutto o niente, niente o tutto, perché io non cuadro più a pezzi per renderti felice solo con le parti migliori.
Piccolo, per favore, lasciami andare.
Quando dirai che mi ami, lasciami guardare il tuo viso, i tuoi lineamenti, i tuoi occhi e la tua anima voglio vedere se dici il vero.
E quando dici che non mi lascerai mai so che tutto è invano.
E questi ricordi bruciano sulla mia pelle, mi perseguitano ovunque ricordandomi delle illusioni e dei sacrifici che ho ricevuto e dato per qualcuno che non merita niente.
Dimmi, Jimin, dimmi lentamente tutto ciò che hai sempre voluto dirmi, se è vero, prima che me ne vada.
Ora vedo che non resci a capirmi, ho capito i tuoi giochi, gli ho imparati in maniera così lenta che me ne vergogno ma non mi nascondero. Prenderò un altro shot, lo farai anche tu e ci mancheremo a vicenda per quanto io desideri che ciò non accada.
Non ti sento vero, non ti sento qui quando mi baci e dici che è tutto nella mia testa, perché al mio cuore sembrava così reale. Reale come tutti i colpi che ho ricevuto, tanto fisici come verbali. Non ti credo più quando mi dici che mi ami, non mi obbligherà mai più a toccare il tuo corpo. Ormai ho capito il tuo gioco, s che tutto è invano.
Questa cosa fa cagare 🖤
