Chapter 11

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Mi svegliai in un caloroso piumone color ciclamino, dalla finestra si intravedeva la luce del sole e si sentiva il ticchettio dell'orologio appeso alla parete di destra della mia accogliente camera quando qualcuno bussò alla mia porta.

"Avanti" Dissi assonnata. Vidi mia mamma sgattaiolare all'interno della stanza in un battibaleno con, fra le mani, un vassoio con una tazza di thè e dei biscotti.

"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri principessa, tanti auguri a te" Canticchiò con un sorriso a 300 denti.

Le mie guance si arrossirono subito.

"Grazie mamma, ma ti ricordo che sono 21 non 13!" Scherzai abbracciandola.

"Sai che brutto non avere il giusto coraggio per chiamarti in questi 5 anni per farti gli auguri? È stato orrendo" Mi abbracciò ancora più forte e resistendo alle lacrime le dissi che non doveva più rimpiangersi addosso perché ormai eravamo insieme.

Dopo quel momento affettuoso tra madre e figlia, mi alzai contenta e andai in bagno per fare una bella doccia calda. Chiusi la porta e mi spogliai cautamente. Entrai nella doccia e mi lavai mentre canticchiavo What Makes You Beautiful.

Come se Lou mi leggesse nel pensiero, il mio cellulare iniziò a squillare e vidi dall'interno della doccia il nome "Lou❤️" e feci un grande sorriso che non riuscii a finire di fare la doccia, così afferrai il telefono e risposi.

"Amore mio!"

"Ehy piccola! Cioè per modo di dire" Rise "tanti auguri amore mio, oggi non trovare scuse, annulla tutti i tuoi impegni perché si esce!"

"Agli ordini capo" Scherzai "Ma adesso lasciami fare la doccia"

"Uh, allora vai puzzona ahahahah"

"Loooouis! Riattacca subito" Iniziai a ridere.

"Scherzo Hannah, alle 14 vengo a prenderti, a dopo"

"D'accordo a più tardi"

Entrai nella doccia e finalmente finii di lavarmi e di asciugarmi i capelli.

Sempre canticchiando aprii l'armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi,ma prima spalancai la finestra per vedere il tempo e se facesse caldo. Ne rimasi contenta. C'era un sole troppo caldo per essere al 27 Gennaio, ma mi faceva piacere.

Indossai velocemente i miei leggins neri preferiti e una maglia di cotone leggera color pesca con uno scollo a V. I capelli li lasciai sciolti e ondulati, naturali. Mi truccai un po' e indossai le miei Vans nere.

Andai in cucina e mia madre stava preparando il pranzo,ma si interruppe per chiedermi cosa avessi deciso per la serata.

"Allora 21enne, hai chiamato Louis e papà?"

"Si, verranno ma Charlotte non l'ho fatta venire."

"Anche perché io non l'avrei fatta entrare." Iniziammo a ridere mentre mi schizzava con l'acqua gocciolante dall'insalata appena lavata.

"Mamma alle 14 passa Louis a prendermi, ma torniamo in tempo per la cena."

"Si d'accordo."

Notai che non mi guardò negli occhi come faceva solitamente mentre mi parlava, ma dato che stava cucinando non badai più di tanto al suo inusuale atteggiamento. D'un tratto mi guardò sorridendo e poi aggiunse:"Alla vostra età è tutto più semplice, niente problemi, solo divertimento"

Aveva gli occhi spenti, forse si riferiva alla storia con mio padre ma non le chiesi nulla restando in silenzio.

Mia mamma, una donna con una forza invidiata da Hulk, era distrutta. Glielo si poteva leggere negli occhi, nel suo sorriso forzato, nelle sue parole.

What the destiny deserves to us? [LARRY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora