Capitolo due.

31 0 0
                                    

Chi è?

Cosa vuole?

Perché non se ne va?

Queste e altre mille domande mi ronzano in testa mentre cado a terra piangendo.

Lui mi guarda, sto crollando sotto ai suoi occhi e non fa nulla per evitarlo.

Lo guardo negli occhi, sono azzurro ghiaccio.

"Hemmings" dice tendendomi la mano.

L'afferro e mi tira su.

Mi accompagna in classe, camminiamo in silenzio, ma senza imbarazzo. Mi apre la porta e poco prima di rientrare nell'aula dico:

"Bloom, Oliv Bloom."

Le ore seguenti passano veloci, non riesco a smettere di pensare a lui. Mi ha aiutata, non so come, ma l'ha fatto.

***

Sto tornando a casa da sola come al solito, ma quando arrivo davanti all'appartamento noto due valigie davanti all'ingresso. Corro più veloce che posso, forse è papà che ha deciso di perdonare mamma ed è tornato qui!

"Papà?! Mamma è tornato papa?!"

La mia gioia finisce quando vedo mia madre seduta sul divano a piangere.

"Tesoro no, questo era quello di cui volevo parlarti, ehm ecco... Oggi parto per lavoro, starò via due anni, ma ti verrò a trovare tutti i weekend e per le feste!"

Smetto di ascoltarla, anche l'ultima persona che mi vuole bene se ne sta andando.

"Io vado fuori" sbotto.

"no aspetta" dice esasperata "posso sapere almeno da chi vai?"

"Hemmings!"

Dopodiché corro via.

Save me ||5sos & 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora