Kiss

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Mi prese per i fianchi e chiuse la porta del bagno, perfettamente consapevole che non potevamo starci più di tanto.

Passò le sue labbra dalla mia mascella al collo, succhiandolo e lasciandoci segni che sicuramente non sarebbero passati inosservati. Spinsi il mio bacino verso il suo e dalle sue labbra uscì un gemito; la mia mano finì nei suoi capelli legati in un piccolo chignon e li accarezzai, mentre lei mi sollevava da terra. Agganciai le gambe al suo bacino, riuscendo ad avere più contatto e sollievo.

"Mi sei mancata, a ricreazione non ti sei staccata un attimo da quella e non sono potuta venire a salutarti" le sue mani arrivarono direttamente al mio maglioncino azzurro e lo tolse, mettendolo sul davanzale della finestra. "È lei che non andava via" gli sussurrai, riprendendo a baciarla.

"Le tue labbra mi sono mancate da morire, da quanto non ti baciavo?"
Guardai di sfuggita l'orologio e sbuffai nel vedere che ci erano rimasti si e no due minuti.

"Stamattina, tesoro. Ma anche tu mi sei mancata"

Ci staccammo, con non tanta voglia, e io rimisi il maglione, mantendendo sempre il contatto visivo con i suoi occhi.

"Per quanto dovremmo tenere questa cosa nascosta?" mi chiese, non resistendo, riprendendomi per i fianchi e unendo le nostre labbra.

"Ancora per poco promesso, adesso non posso dirglielo. Non sono pronta"
Lei annuì e mi sorrise, poi aprì la porta del bagno e uscimmo senza curarci degli sguardi degli altri studenti.

"A dopo" gli sorrisi e scesi il primo gradino, quando la sentii afferrarmi per le spalle e sbattermi contro il muro: tre secondi dopo le mie labbra erano incollate alle sue.

"Era l'ultimo, giuro" risi e le baciai il naso, poi scesi sul serio i gradini, sentendo costantemente il suo sguardo su di me, sentendomi bene.

Aspettai che le ore di lezione passassero in fretta e, una volta fuori scuola, mi sedetti su una delle panchine.

"Non vieni?" chiese la mia amica; gli sorrisi un po' nervosa e scossi la testa "Aspetto mia cugina, esce all' una oggi" lei annuì e io sperai con tutta me stessa che lei ci fosse cascata. Mi si sedette accanto "Allora sto qui con te, tanto non ho da fare nulla fino alle due"

Oh no. Lei non doveva sapere. Non poteva sapere. Non adesso.

Il panico prese il sopravvento e quasi mi venne da piangere: presi il telefono e senza farmi vedere le scrissi un messaggio.

"Non posso aspettarti, c'è lei qui con me. Ho provato ad usare la scusa di mia cugina ma non credo abbia avuto successo. Mi dispiace da morire, ti amo"

La sua risposta non tardó ad arrivare "Digli che vai via e aspettami al bar dietro l'angolo, ti amo anche io"

Sospirai e la guardai "Scherzavo, mia cugina mi ha appena scritto che non c'è oggi quindi vado a casa. Ci vediamo domani"

Non Aspettai nemmeno la sua risposta che corsi via: feci il giro più lungo e arrivai al bar a dieci minuti all'una.
Presi il telefono e girai per i social, fino a quando non sentii delle braccia stringermi forte.

"Nonostante ti abbia visto meno di due ore fa, mi sei mancata da morire"

Unii le nostre labbra in un dolce bacio "Allora, signorina, dove vuole andare per pranzo?" mi chiese prendendomi lo zaino e trascinandomi fuori dal bar, con le nostre mani unite.

Kiss| Lesbian SSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora