Innamorati, Segreti E Verità

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Cos'era che poteva andare storto in quei giorni? Le persone più importanti della sua vita erano tornati a Parigi, ma c'era un problemino da sistemare. E ora quel problemino suonava al campanello della sua porta.
<Marinette mi apri?> disse Luka.
<Si un attimo, ero in bagno> rispose lei aprendogli la porta.
Guardava sua madre seduta sul divano, e appena entrato fece un sorriso a Luka. Poi salirono in camera sua. Doveva dirglielo? Doveva tenersi tutto per sè?
<Cosa c'è che non va? iniziò lui.
Lei si sedette sulla champs lougue e si guardò le scarpe.
<Vorrei poterti dire la verità ma ho paura che la prenderesti male...io non voglio mentirti ma...>
<Allora fallo. Per quanto doloroso sia dimmelo...> disse seccato.
Prese un profondo respiro e iniziò quando il telefono di Marinette squillò e la interruppe.
<Va bene, allora quando avrai trovato il coraggio fammelo sapere> disse poi scendendo dalle scale e uscendo di casa. Anche Marinette scese e sua madre la guardò.
<Luka non fa per te?> le chiese.
<No...speravo di dimenticare Adrien...ma ora che è tornato...>
<Non sai come dirglielo...ma lascia che ti dica una cosa figlia mia. Non è servito a niente mentirgli e dirgli che lo amavi quando nella tua testa c'era ancora Adrien> concluse Sabine.
Il silenzio della figlia lo prese come un si. Era vero. Ma non sarebbe stato tanto facile dirglielo. E comunque, pensò lei, anche se Adrien non fosse tornato, lei glielo avrebbe dovuto dire per forza.

Le settimane passarono e Parigi man mano si accalcò di turisti. Era sempre cosi, tutti gli anni. Ma per Marinette quello fu il momento più bello della sua vita. Era nascosta a guardare Adrien che faceva un servizio fotografico vicino alle piramidi di Louvre. Aveva di nuovo imparato a memoria il suo nuovo orario. Scherma, servizi fotografici...e ogni volta andava ad ammirarlo. Sempre sperando che con la sua sbadataggine non se ne fosse accorto.
<Che fai Marinette?!> sussurrò Alya da dietro facendola sobbalzare.
<Alya!....niente...stavo solo....>
<Stalkerando Adrien> concluse.
<Non trovi che sia cosi...fantastico. Non che prima non lo fosse, ma ora...> disse con un espressione sul viso che Alya chiamò "cotta a puntino".
<Senti, per me questo è il momento buono per farti avanti. Ha appena finito il servizio...potresti andare li e...> disse con un ghigno.
<...e cosa?> concluse Marinette senza capire. Ma Alya fu più svelta di lei e le diede uno spintone in avanti facendola finire a tre metri da Adrien.
<Marinette!> esclamò lui appena se la vide davanti all'improvviso.
<Adrien! Che sorpresa...non sapevo fossi qui!> rispose sorridendo a 32 denti. Alya si battè una mano sulla fronte.
<Sono tornato alle attività che facevo 4 anni fa...in realtà le avevo continuate anche in Cina...> rispose sorridente Adrien.
<Oh, s-si c-certo em...io...v-volevo fire cioè ire cioè...oh...d-dire...>
<Eilà voi due!> intervenne Alya sentendosi in dovere di aiutare l'amica.
<Ciao Alya...voi due non eravate insieme prima?> disse ghignando con fare d'intesa facendole capire che non era lì per caso ma perché c'era Marinette.
<Leva quell'espressione dalla faccia! Ti facevo più innocente e dolce...> disse Alya puntandogli il dito contro.
<Ti metto in soggezione?> attaccò Adrien sempre con lo stesso sorrisetto malizioso.
<No...non me caro...credo che tu abbia frainteso, IO sono fidanzata con Ninò e i tuoi sorrisetti sono acqua per me ma non per qualcun'altro...> concluse Alya guardando Marinette con la coda dell'occhio. <Comunque> continuò <Che ne dici se ti unisci a noi, cioè io e Ninò insieme, mentre te e Marinette e andiamo a mangiare  un gelato da Andrè?>
Marinette avrebbe voluto abbracciare Alya dalla felicità.
<Certo> rispose Adrien facendo spallucce <Andiamo Marinette> disse prendendola sottobraccio e incamminandosi con lei mentre Alya li seguiva e chiamava Ninò.
Ditemi che sto sognando. Sto camminando sottobraccio con Adrien. Sto andando a mangiare il gelato con Adrien. Questo era tutto quello che si aggirava nella mente di Marinette mentre percorreva il ponte intravedendo già Andrè. Ninò intanto era a fianco di Alya.
Lei e Ninò avanzarono per primi verso Andre e lui li riconobbe subito e diede loro il gelato.
<La mia seconda coppia preferita, dopo Mylene e Ivan. Viva l'amore ragazzi, buona giornata Alya e Ninò> disse Andre.
Marinette non seppe bene come gestire l'eccitazione che tentava di farla saltellare dalla gioia. Continuava a sorridere e tendere i nervi affinché tenesse sotto controllo il suo corpo temendo che sarebbe scoppiata dalla felicità. Adrien iniziò a camminare sempre a braccetto con lei e Marinette lo seguì andare verso Andrè.
<La dolce Marinette! Finalmente hai trovato l'amore. Te lo dicevo 4 anni fa! Aspetta e vedrai> esclamò sorridente Andrè. Adrien sapalancò gli occhi sorpreso. Marinette capí subito dalla sua espressione che era sorpreso dal fatto che Andrè pensava fossero fidanzati...ma comunque Adrien sorrise e fece finta di niente. <Adrien! Quanto tempo! Finalmente sei tornato, devo dire che voi due siete la coppia più bella che io abbia visto. Ancora più di Mylene e Ivan!> esclamò poi prendendo il gelato <Fragola, Mirtillo come lo sguardo color del cielo di lei, e verde come gli occhi di lui, perfetto> disse dando il gelato ai due.
<Grazie Andrè> risposero in coro Marinette e Adrien.
I due si diressero verso Alya e Ninò e Adrien la guardò mentre si sedevano accanto agli amici per magiare il gelato.
<Pensavo gli dicessi che non siamo...> iniziò Marinette.
<...fidanzati? Non ho voluto vederlo triste. Era così felice che pensava fossimo una coppia> rispose sorridendogli.
Marinette sorrise felicissima.
<La coppia più bella di Parigi eh! E se lo dice Andrè...> esclamò Alya con una strizzatina d'occhio.
Adrien alzò gli occhi al cielo <E se lo dice Andrè cosa?>
<Be...mangiare il gelato da lui vuol dire essere legati per sempre alla persona con cui lo si divide> intervenne Ninò. Adrien dopo aver sentito Ninò volse lo sguardo su Marinette.
<Tu lo sapevi?> chiese.
<S-Si...> rispose timidamente.
Lui si alzò di scatto e diede le spalle ai suoi amici. Marinette si incupì, capendo che Adrien non l'aveva presa bene.
<Mi dispiace...se vuoi lo butto...> sussurrò Marinette cercando di trattenere le lacrime.
<No, Tranquilla, non importa...tanto è solo quello che dice lui, è solo un gelato> rispose.
Alya buttò un occhiata a Marinette. Sembrava preoccupata.
<È solo quello che dice lui? Marinette non vale niente per te?> sbottò Alya.
<Ma certo...Marinette è una mia amica> disse <E non capisco perché ora ti sei intristita> continuò poi guardando Marinette.
<Ti ha dato fastidio sentire da Andrè che ero la tua ragazza...ecco perché hai detto che erano solo cose dette da lui...perché...> disse Marinette con un filo di voce guardando verso il basso. Non ce la faceva a guardarlo negli occhi. Non riuscì a trattenere le lacrime e corse via.
<Marinette!> urlò  Adrien.
<Adrien Agreste da te non me lo sarei mai immaginata una cosa del genere!> scattò Alya in piedi infuriata mentre Ninò la afferrava le per braccio temendo che potesse dargli uno schiaffo.
<Non volevo...> rispose <Marinette...> disse poi correndo verso la direzione che aveva preso. Spero di trovarla. Aveva combinato un guaio. Perché l'aveva fatto? Si sentì una merda in quel momento.
Ringraziando il cielo la trovò dietro a una panchina con il volto coperto dalle mani che nascondevano le lacrime.
Lui gli circondò le spalle in un abbraccio e la costrinse a togliere le mani dal viso e le diede un bacio sulla fronte <Mi dispiace, non volevo, perdonami...tu sei speciale per me. Tra tutte sei la persona che ho sempre desiderato a mangiare il gelato di Andrè. Non avrei immaginato nessun'altra...> disse guardandola dolcemente. Be in effetti qualcun'altra c'era. Ma non era Katami. Era Ladybug...
Vedere quegli occhi pieni di lacrime lo fece sentire male. Appena la vide per la prima volta in pasticceria con quegli occhi così luminosi, occhi fantastici pensò lui, il viso così dolce, il suo sorriso, le sue labbra...e il corpo..
Ora vederla cosi...era stato lui la causa del perché ora stava male.
Prese il coraggio e guardò negli occhi Adrien. Lui le asciugò le lacrime dandogli baci sulla guancia.
<Non piangere...sei così bella> disse sorridendole.
La sollevò e la abbracciò mentre lei appoggiò la testa sul suo petto. Gli avevano fatto male quelle, parole di prima...
<Non volevo...perdonami> ripetè dolcemente. Prese il gelato che aveva ancora tra le mani e con il cucchiaino le fece segno di aprire la bocca e le fece assaggiare il suo colore. Marinette sorrise.
<Ora mi piaci> sussurrò lui.
Le mise un braccio intorno alle spalle e tornarono da Alya e Ninò. Adrien era certo che se avesse fatto soffrire anche involontariamente la sua migliore amica l'avrebbe squoiato.
Infatti era li con le mani sui fianchi ad aspettarlo.
<Allora vi siete rimessi insieme?> disse Ninò ironico rompendo il il silenzio.
<Ninò!!!!> strillò Alya infuriata.
<È tutto a posto> disse Adrien <Vero?> chiese a Marinette.
<Si> disse sorridendo mentre Adrien gli diede un bacio sulla guancia.
Non si aspettava certo che sarebbe stata cosi la sua giornata, insomma Adrien aveva reagito in malo modo, ma poi si era scusato.

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