𝕕𝕠𝕟'𝕥 𝕝𝕖𝕒𝕧𝕖 𝕞𝕖

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Joe aprì gli occhi, non capendo dove si trovasse.
Era tutto buio, di quell'oscurità ignota, che non si può non temere.
Cercò di guardarsi intorno, fin quando lo vide.
Ben era lì, a pochi passi da lui, bello come sempre.
Ma c'era qualcosa che non andava.
Tutto divenne improvvisamente di un bianco accecante e Joe sentì il ragazzo davanti a lui tossire.
Lo guardò.
Era sdraiato in un letto. Decine di piccoli tubi spuntavano dal suo corpo, aveva una mascherina sulla faccia, ed era cianotico.
Sentiva un dolore all'altezza del petto, come una morsa che gli attanagliava le costole, premendo violentemente sul cuore, dandogli l'impressione di soffocare.

Riusciva a sentire tante voci, nella sua testa.
"Frocio!"
"Joe, lascia perdere, è una cosa momentanea!"
"Ti stai rovinando la carriera!"
E Joe avrebbe davvero voluto dargli ascolto, ma poi guardava Ben, e si innamorava di nuovo.
Ed era tutto straordinariamente incomprensibile.
Joe non si stupiva, quando vedeva le persone non capire.
Neanche lui, d'altronde, era riuscito a comprendere l'essenza di un sentimento tanto travolgente.
Ma era davvero così importante, capire, quando si poteva semplicemente amare?
Ed era così importante, decidere se l'amore fosse giusto o sbagliato?
Finché è amore, aveva sempre pensato, sbaglierei anche per tutta la vita, e sentirei di aver fatto la cosa più giusta del mondo.

E poi ritornava alla realtà, che lo colpiva in pieno petto, togliendo il tempo per respirare.
Si avvicinò al suo ragazzo, terrorizzato.
"Ben! Che succede?"
Ben lo guardò, sorridendo appena, da dietro la mascherina di plastica.
"Non ricordi? Me ne sto andando"
Joe non capiva, si sentiva stordito, la paura gli annebbiava i sensi, impedendogli di capire.
"Andando... dove?" chiese, la voce tremante come le braccia, mentre cercava di bloccare le lacrime che si affacciavano dai suoi occhi sinceri.
"Via da te, lontano, dove non puoi raggiungermi. Mi dispiace, Joey, non posso restare"

Joe sentì il bip della macchina a cui il suo ragazzo era collegato accellerare in modo spaventoso.
Si avvicinò a Ben, inginocchiandosi, prendendo la sua mano e baciandola, mentre i singhiozzi lo  facevano tremare.

"Non andare via, amore della mia vita, non lasciarmi...
non anche tu"
Le lacrime scorrevano ormai senza sosta sul suo volto, mentre il sentiva il rumore assordante della macchina fermarsi improvvisamente.
Guardò Ben, per quanto riuscisse a causa della sua vista annebbiata, e lo vide sorridere, di quei sorrisi che lo avevano fatto innamorare.
"Amore... amore d-della mia vita"
Ben sospirò e chiuse gli occhi.

Non disse più nulla.
Non si mosse.
Era morto.
Joe gli si buttò sopra, incapace di capire. Sentì qualcosa di se stesso rompersi, in un modo esplosivo e doloroso.
Era andato via, come tutti. Come tutte le persone a cui Joe teneva. E stavolta faceva talmente male che non riusciva a respirare.
Lo aveva perso, e non poteva fare nulla.
Gli avevano sempre detto che l'amore è la cosa più bella, l'unica cosa di cui ognuno di noi ha davvero bisogno.
Ma Joe aveva smesso di crederci, perché la vita gli aveva insegnato altro.
Che tenerci non è un vantaggio.
E che l'amore va evitato, perché l'amore si trasforma in tutto ciò a cui tieni.
E porta via tutte le cose belle.

Guardò Ben, e non riuscì a pensare a nulla.
Era andato via, lontano, irragiungibile.
Lo aveva lasciato solo,
lo aveva lasciato...




"Cazzo Joe! Svegliati!"
Ben stava scuotendo furiosamente il corpo del fidanzato da circa 10 minuti, quando lo aveva visto agitarsi tra le coperte, per poi iniziare a piangere e ad urlare.
Joe si svegliò di soprassalto, tremando come una foglia, mentre sentiva le braccia di Ben allentare la presa.
"Joe? Stai bene?"
Ben allungò una mano verso il suo viso, nel tentativo di carezzargli affettuosamente una guancia, ma il più grande iniziò ad arretrare, terrorizzato.
"No... n-non... non toccarmi"
La mente di Joe stava ancora rivivendo quei momenti, senza riuscire a distinguere la realtà. Aveva paura, di illudersi di nuovo,di soffrire ancora.
Ben lo guardò sconvolto e spaventato, per poi ritirare la mano, aspettando che il suo ragazzo si calmasse.
Lo vide iniziare a tremare furiosamente, mentre fiotti di lacrime scendevano dai suoi occhi percorrendo gli zigomi.
Si avvicinò, parlando piano, temendo di poterlo spaventare di nuovo.
"Sono io, Joe. Sono Ben"
Questa volta il più grande non si allontanò, lasciandosi stringere tra le braccia, mentre infilava la testa tra il collo e la spalla del suo ragazzo.
Ben percepì la sua maglietta diventare sempre più bagnata, e si sentì un macigno al posto del cuore.
Ben pensava a Joe, a quanto fosse forte, e allo stesso tempo straordinariamente fragile.
Gli baciò delicatamente i capelli, mentre gli accarezzava la schiena, cercando di confortarlo come poteva.
Quando lo sentì calmarsi, lentamente, si allontanò appena per poterlo guardare in faccia.
Asciugò le lacrime rimanenti con i pollici.
"Joe, amore mio, cosa è successo? Ti va di parlarne?"
Joe scosse la testa, tirando le coperte fin sopra al naso.
Cercò la mano di Ben, percependo il battito leggermente accelerato provenire dal suo polso.
"B-Ben" disse, tremante, mentre vedeva quei bellissimi occhi del colore del mare guardarlo con apprensione.
"Solo... promettimi una cosa, ti prego"
Ben iniziò ad accarezzargli il polso, lentamente, incitandolo ad andare avanti.

"Promettimi che non mi lascerai"

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𝐃𝐎𝐍'𝐓 𝐋𝐄𝐀𝐕𝐄 𝐌𝐄 - 𝚑𝚊𝚛𝚍𝚣𝚎𝚕𝚕𝚘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora