Risvegli traumatici

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Chi cavolo è che non ha chiuso le tende ieri sera? Un raggio di sole mi sta trapassando la faccia. Chi è che apre la finestra di prima mattina? Se lo prendo lo ammazzo.
Come avete potuto notare il mio umore di prima mattina non è dei migliori,  per questo tra le numerose regole imposte, quali:
1)  Non pronunciare il nome "James Potter" prima delle otto di mattina
2) Impedire a Emmeline di entrare per prima nel bagno.
3) Non toccare i libri di Lily
4) Non toccare la mazza da battitrice di Marlene.
5) Non pronunciare il nome "Sirius Black" di prima mattina.
6) Non lanciare reggiseni, libri, piume d'oca, barbagianni, tende e cose varie addosso a Alice che si mette lo smalto.
7) Non ostruire il cammino di Mary verso la Sala Grande.
25) Non disturbare Lily che dorme se si tiene alla propria vita.
Regola testata su tutte le mie compagne di stanza ma che a quanto pare qualcuno vuole sperimentare ancora. Non voglio riemergere dalla montagna di cuscini in cui sono sprofondata e non lo farò, schianterò dopo la malcapitata. Suona anche la sveglia, ma in fondo è musica, perché mai dovrei spegnerla?
Emmeline mi urla di spegnerla lanciandomi un cuscino addosso, effettivamente non è propio musica, però sempre suoni sono. Allungo una mano e butto a terra il macchinario impossessato dal demonio, poi mi rigiro tra gli innumerevoli piumoni. Alice deve essere già sveglia perché sento le mie amiche che le protestano contro perché gli ha tolto le coperte. Ah, ah, poverette.....
Aspetta ma.....
-Aaaaah! Come puoi farmi questo!-Alice mi ha tolto tutte le coperte e  sta facendo congelare il mio corpo. Cado dal letto e mi rialzo dopo due secondi, movimento rapido di bacchetta e voilà: Alice a testa in giù. C'è un motivo se abbiamo scritto quelle regole.
Mi dirigo in bagno e mi tuffo sotto la doccia godendomi l'acqua calda sulla pelle.
Una volta vestita e pettinata esco dal bagno e mi ritrovo davanti Alice che mi fissa minacciosa dal suo metro e sessantacinque, ergo è più bassa di me di dieci centimetri buoni, ma questo non le permette di non aggrottare le sopracciglia cercando di essere minacciosa, anche perché l'unica ad avere il dono supremo dell'icenerire la gente con lo sguardo, sono IO.
La sorpasso tranquillamente afferrando la mia borsa e il polso di Marlene che è già pronta da un bel po'. Non ho idea di che ore siamo e non mi interessa più di tanto visto che sono ancora mezza addormentata. Mollo il polso di Marlene, anche perché sono stanca di trascinarla  per le scale, e mi guardo intorno, non ho mai visto così tanta voglia di dormire intorno a me, ah no! Durante i GUFO c'era anche disperazione. Non che io trovi la cosa divertente, assolutamente no.....
Entriamo in sala Grande e questa volta è Marlene ad afferrare il mio di polso, per costringermi a sedermi vicino a Remus, Minus e i due decerebrati dei loro amici.
Sbuffo pesantemente e trascino la brocca del caffè verso di me, dopo aver detto "Buongiorno" e non aver specificato a chi. Quando mi sento pronta, alias abbastanza sveglia, per allungare la mia graziosissima e bianca mano verso i cornetti caldi, Potter fa segno di allontanarsi al ragazzo del secondo anno vicino a me e si siede nel posto precedentemente occupato da un individuo non molesto. Con un gesto secco schiaffo malamente un cornetto al cioccolato nel mio piatto e butto giù una sorsata di caffè.
Godric dammi la forza.

-Ehilà Evans.- io non rispondo, voglio ignorarlo, voglio ignorare James Potter. *Scelta poco saggia* mi urla qualcosa che dovrebbe essere il mio buonsenso.
-Evans?! Mi hai sentito?
-Evans?
-Lily?
-Lilyflower?- poi si interrompe perché un'alquanto esasperato Sirius Black e una scocciatissima Marlene gli hanno tirato in testa un cucchiaio e una polpetta.
-Evans potresti gentilmente accettare di uscire con lui? Ha passato la notte a parlare di te come da cinque anni a questa parte!
-Black non uscirò con Potter solo perché non riesce a ficcarsi in testa che lo odio!
-Ti prego! Ci tengo a dormire!
-Escici tu!
-L'ho già fatto. Tante volte!
-Sono fatti vostri Black.- dico io ficcandomi in bocca il cornetto. In tutto questo Potter sta lottando con una ragazzina del terzo anno per l'ultima fetta di bacon.
-Potter per l'amor del cielo lascia quella fetta!
-Solo se esci con me.
-Come non detto. Continua pure.- dico io alzando le spalle. Finisco il mio delizioso cornetto e noto che Alice tenta ancora di essere minacciosa a qualche metro da noi, fissandomi. Dopo ci parlo. Per ora devo godermi il caffè che a pranzo non viene servito, purtroppo.
Una volta finito di fare colazione mi alzo e senza aspettare Marlene mi dirigo verso Alice che sta distruggendo le sue uova senza un'apparente motivo. Mi siedo davanti a lei e apro la bocca per parlare.
-Hai infranto le regole.
-Lo so.
-Quindi tecnicamente sai anche che non hai nessun diritto di essere arrabbiata con me incolpandomi di averti appesa a testa in giù, vero?
-Sì.
-Bene.-dico io alzandomi. Afferro la mia borsa e mi frugo le tasche in cerca del piano (che per abbreviare chiameremo: C.E.Q.E.J.S.P.B.L.E, il che è comunque abbastanza lungo), e non lo trovo.
Panico.
Tanto Panico.
Mancano cinque minuti all'inizio delle lezioni e io dovrei correre fino in dormitorio e poi recarmi a Trasfigurazione.
Non ce la posso fare.
Ciò significa che mi toccherà sopportare Potter.
Al contrario di Alice io ho tutte le ragioni per essere arrabbiata con lei. Anzi ora che ci penso credo propio che non le rivolgerò la parola dall'indignazione per avermi fatto scordare il piano. Forse non è propio colpa sua ma ora non mi interessa, devo sfogare la mia indignazione su qualcuno. Mi incammino a passo di marcia verso l'aula togliendo dieci punti a Corvonero visto che un paio di ragazzini del primo anno stavano cercando di dare fuoco i loro libri, Corvonero poi! Entro in classe e mi siedo al primo banco, non ho aspettato nessuna delle mie amiche ma tanto quello che voglio fare ora è solo dormire, e ovviamente non posso. Marlene con aria assonnata quasi quanto la mia si butta sulla sedia accanto e lancia un'occhiata al banco dietro di noi che fino a un degno ritardo non si riempirà. Apre il libro e dà un'occhiata ai miei compiti svolti, al contrario dei suoi.
-Lily io......
-Non mi interessa. Non ti farò copiare i miei compiti.
-Ma dolce Lily, non puoi farmi questo! Condividiamo la stanza da sei anni, siamo.....
-Marl basta! Ho sonno!
-Propio per questo! Anche io ho sonno! Solo che io non ho il tuo autocontrollo per impormi di restare sveglia a fare i compiti! Capisci? È un caso disperato! Solo una frase, una misera e piccola frase.....
-Va bene! Ok! Copia ma con discrezione.-rispondo alla fine, parole buttate al vento,
Lei copierà parola per parola, anche perché ha sonno......
È impossibile resistere a Marlene Mckinnon.
Dopo qualche frase copiata la McGranitt entra sotto forma di gatto e comincia la lezione. Puntuali come un'orologio svizzero difettoso, con un ritardo di un quarto d'ora entrano Potter e Black, che sfoggiano due grossi sorrisi e si siedono rumorosamente dietro di noi. Mentre sto prendendo appunti la piuma d'oca di Potter mi sfiora il collo e io mi giro indispettita.
-Cosa vuoi?-sussurro forte.
-Evans, vieni ad Hogsmead con me?
-No Potter, no!-rispondo io rigirandomi verso la McGranitt. Aiutatemi.

Ciao a tutti!
Grazie mille per aver letto questo aggiornamento! Come va?
Spero bene......
Se vi va commentate o lasciate una stella, e se avete tempo passate sul mio profilo; sto scrivendo un'altra storia!
Detto questo vi mando un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo!😘

Di un'occhialuto cercatore e una rossa mezzosangue- [Jily]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora