L' inizio

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Un suono fastidiosissimo disturba il mio sonno così ancora ad occhi chiusi allungo il braccio alla ricerca della fonte di questo rumore, una volta tastato l'oggetto capisco che è la sveglia e questo vuol dire che devo alzarmi e affrontare il mio primo giorno di scuola alla River School in California poiché mi sono trasferita qui 2 settimane fa. Mi alzo dal letto, preparo i vestiti e corro in bagno a lavarmi (Fortunatamente avevo il mio bagno personale collegato alla camera) , dopo essermi fatta una bella doccia rilassante mi appoggio al lavabo e mi guardo allo specchio. Inizio ad asciugarmi i capelli senza perdere tempo anche perché sono lunghi e troppo gonfi, forse mi piacciono proprio perché sono particolari. Mi chiamo Lia Campell, ho 17 anni e da oggi inizierò il mio quarto anno, asciugati i capelli iniziò a truccarmi senza dimenticare il rossetto ma all'improvviso sento mia madre chiamarmi dal piano di sotto "in realtà non ha tutti i torti visto che sono le 7:30" penso e inoltre non voglio arrivare tardi. Uscita dal bagno mi vesto mettendomi una gonna bordeaux abbonata alle All Stars e sopra metto una canotta nera con una felpa leggera sopra, sono una ragazza che ama stare sempre per le sue, amo ascoltare la musica ma più di tutto amo leggere il problema più grande é che essendo che vengo da una famiglia "benestante" non riesco ad essere invisibile quanto vorrei, soprattutto perché vivo in una villa. Mentre scendo le scale sento odore di Pancake, amo quando mamma lo cucina inoltre è una cuoca eccezionale il che per me è un punto a favore perché sono molto golosa😋 arrivata in cucina do un bacio sulla guancia a mia madre e con un sorriso sulle labbra le dico <Buongiorno Ma', tutto bene?> e lei ricambiando il sorriso mi risponde <Buongiorno Lia, tutto bene grazie> ma tutta questa dolcezza cambia quando gli chiedo come mai papà non ci fosse e lei in modo freddo mi dice <é a lavoro> ma faccio finta di niente e chiudo qua la conversazione. Finito di fare colazione salgo sopra a lavarmi i denti, prendo la borsa e le chiavi della macchina ed esco di casa esclamando un semplice <io vado>

Arrivata al parcheggio mi sale l'ansia ma mi faccio coraggio e spengo il motore, prendo la borsa di fianco a me e scendo dalla macchina chiudendola. Ancora con le cuffie nelle orecchie inizio a salire le scale ma ad un certo punto inciampo e vado addosso a qualcuno che esclama <Cazzo ma guarda dove cammini!>

Come stravolgersi la VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora