Prologo.

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-Jamie, no!- ringhiò sulle mie labbra.

Lo osservai meglio.

Schiusi le labbra e mi gettai a capofitto in quelle iridi verdi come l'erba di quei parchi su cui ho sempre voluto stendermi, affascinata dalla sensazione di avere quel soffice terriccio sotto la mia schiena e poi, solo il cielo, di fronte a me.

Non capivo.

Non capivo perché si facesse tutti questi problemi.

Scrutavo la sua anima, in cerca di un appiglio.

Volevo capire.

Era tutto così insano, quasi illegale, per la mia sanità mentale, fisica, emotiva.

Ma io volevo.

La testa prese a girarmi.

Ormai ero abituata a tutto ciò.

Molti mi avevano detto che, se avessi scelto in un determinato modo, avrei avuto più domande che risposte; mi sarei sentita come spaesata, anche oppressa forse.

Ho sentito perfino che tutto ciò mi avrebbe distrutto.

Dentro quel verde era tutto così anormalmente tranquillo.

Era quasi terrificante, ciò infatti fece sì che la mia pelle venne pervarsa da brividi.

Se ne accorse.

Lui si accorgeva sempre di tutto.

Le sue calde mani, dai miei fianchi, si spostarono sulle mie braccia e cominciarono a salire e a scendere.

Era tutto così ritmico, rilassante, confortante.

Il calore cominciò a farsi spazio dentro di me, così chiusi leggermente gli occhi ma poi mi resi conto di ciò che stava facendo.

Era un maestro nel distrarre la gente.

Sbattei velocemente le palpebre riacquistando la lucidità persa qualche secondo prima.

Un angolo delle labbra si alzò leggermente e un sorriso divertito si fece largo sul suo volto ma, i suoi occhi, non trasmettevano emozioni.

Portai la mano destra, che tenevo poggiata sul suo petto, tra i suoi capelli corvini, più scompigliati del solito.

Glieli accarezzai fino a raggiungere l'attaccatura delle cortissime ciocche che gli ricadevano sulla nuca.

Ci giocai ancora un po', mentre io cercavo di leggere lui, senza risultati, e lui cercava di leggere me.

Feci pressione sulla sua nuca, avvicinandolo al mio viso.

I nostri nasi si sfioravano, i nostri occhi ardevano gli uni negli altri, i nostri respiri si mischiavano.

Mi inumidii le labbra, prendendo un lungo respiro.

-Ti salverò, te lo prometto.-

Prima che potesse ribattere con il suo solito monologo, azzerai le distanze.

Fuoco ardente su acqua pura.

Fuoco ardente su acqua pura.Where stories live. Discover now