Non di nuovo

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Fermi tutti.
La Evans mi ha appena baciato una guancia.
O
PER
GODRIC
Magari ha capito anche lei che un giorno ci sposeremo! Sono rimasto a fissare la panca vuota difronte a me da quando lei se ne è andata e non posso crederci. Non mi ha neanche insultato se non contiamo lunatico , questo vuol dire che i rapporti stanno migliorando!
O almeno lo spero.
Sirius ride come un matto davanti alla mia espressione catatonica e Peter cerca di calmarlo.
Tempo sprecato.
L'ho imparato per esperienza.

Ho intenzione di sposarla e avere un sacco di figli, magari anche un gatto. Ma non coma quello quella mia prozia Adley che graffiava e soffiava anche alla sopracitata. Anche solo per divertirmi a guardarlo litigare con Sirius.
Penso che casa nostra sarà a Godric's Hollow, una casetta a due piani con tre o quattro stanze da letto e almeno due bagni, meglio se tre. La voglio luminosa e ampia, ma niente di esagerato. Deve avere un piccolo giardino davanti e uno più grande dietro, qualche aiuola e albero.

Molto probabilmente è passato più tempo del previsto perché la McGranitt mi sta scrutando con un brutto cipiglio. Vabbè, ormai ha un'espressione crucciata soltanto per me e Sirius. Mi giro verso i mie amici e come al solito Remus è l'unico a capirci qualcosa.

-Allora i rapporti stanno migliorando!
-Già.
-Non ti pare un po' troppo pensare già a una casa?
-Cosa? Come hai fatto? Ho parlato ad alta voce?
-No, no. Hai sempre quell'espressione quando pensi ad un futuro con lei.
-Ah ok...... aspetta cosa?
-Niente Ramoso. Mangia.- dice lui sorridendo. Io comincio a mangiare per poi strozzarmi con il succo di zucca quando Sirius mi ricorda che oggi ci sono le selezioni.
-Allora capitano? Oggi le selezioni?
Me ne ero completamente scordato.
Del resto mi scordo di un sacco di cose, davvero, una marea di cose.
Tranne che di lei.
-Remus oggi studi con Lily?
-Credo di sì. Perché?
-Devi assolutamente portarla a vedermi.
-Assolutamente nel senso che se non lo faccio mi appenderai a un'albero come l'ultima volta?
-Esatto. E smettila di ricordarmelo, era uno scherzo.


***

-Non voglio Rem.
-Dai! Dieci minuti! Ti farà bene prendere un po' d'aria.
-Qui c'è aria. Un sacco di aria.
-Ma fuori c'è ne è di più.- mi risponde Remus con aria scettica. Sta cercando, inutilmente, di trascinarmi alle selezioni per il Quiddich da più di venti minuti e io non ho intenzione di cedere.
-James c'è stato sempre per te in questi giorni. Devi sdebitarti.-
Come non detto.
-Uff, va bene.- acconsento io sbuffando.
-Ricattatore.- borbotto poi.
-Scusa?-Mi chiede lui con finta espressione accigliata.
-Niente.- rispondo io sorridendo angelicamente. Strascico i piedi fino al campo da Quiddich. Da metri di distanza già vedo Potter impartire ordini sulla sua scopa svolazzando di qua e di là.
Remus sorride soddisfatto e sono sicura che dietro a questa storia ci sia qualche scommessa o simili, probabilmente una banalissima minaccia.
Sbuffo anche sedendomi sugli spalti per poi tirare fuori dalla borsa un libro. Remus mi guarda con le sopracciglia alzate e io mi sento in dovere di specificare.
-Hai detto venire, non prestare attenzione.- lui rivolge il suo sguardo a Potter e io comincio a leggere.

Dopo un'oretta circa credo abbiano finito ma sono in un punto cruciale del libro e non posso interrompere la lettura. Ad un tratto sento più il venticello che fino a poco fa mi rinfrescava e alzando lo sguardo scopro che Potter è davanti a me, a testa in giù a cavallo della sua scopa. Lo fisso sbigottita convinta che se io facessi una cosa del genere avrei già vomitato da un pezzo.
-Impressionata Evans?
-Per niente Potter.
-Stano, sembrava dalla tua faccia.
-Ti sbagli allora.
-Non ne sono così sicuro, comunque vuoi salire?
-Scherzi?
-No. Perché dovrei?
-Lo sanno tutti che sono negata in volo.
-E allora? Ci sono io!
-Ecco. Questo mi induce ancor di più a scappare. Mi dispiace Potter. Ci vediamo a cena!- dico io scappando via. Mentre mi allontano mi volto ancora una volta e lo vedo con un radioso sorriso sulle labbra.
O cavolo.
Ho sbagliato.
Cosa ho fatto?
Gli ho detto che ci vediamo a cena!

Sono un disastro.

***

-Quindi mi stai dicendo che sei nel panico perché hai detto a Potter che vi vedete a cena?- mi chiede Alice con un sopracciglio alzato.
-Esatto.- rispondo io con lo sguardo perso nel vuoto.
-A me non sembra così grave.- fa lei infilando il maglione.
-Lo è invece. È come se gli avessi dato un'appuntamento capisci? Si monterà la testa!
-No Lily, magari non ti ha neanche sentito.
-Oh puoi star sicura che mi ha sentito.
-Allora lascia che le cose ti scivolino addosso e non preoccuparti.
-Ok. O almeno spero.
-Mi farai impazzire. E ora muoviti, le altre sono già giù.- e detto questo mi afferra un braccio e mi trascina giù per le scale. A cena mi siedo abbastanza lontano da Potter, vicino ad un certo David, senza alzare la testa comincio a mangiare.
Io cibo a scuola è sempre stato buonissimo, quando al terzo anno ho scoperti che erano degli elfi domestici a prepararlo, brutalmente sfruttati, mi sono rifiutata di mangiare per una settimana ma non è servito a no far mangiare gli altri, perciò vi ho rinunciato.
Mi perdo nei miei pensieri fino a quando il ragazzo accanto a me non mi rivolge la parola.
-Sei Lily Evans vero?
-Eh? Ah sì, sono io.
-Io sono David, David Philips.-dice porgendomi la mano.
-Piacere David.- dico io stringendola.
Nel momento in cui stringo la mano a David da qualche metro più in là si alza una voce che ho sentito fin troppo negli ultimi giorni.
-Philips allontanati dalla Evans se non vuoi ritrovarti appeso al platano Picchiatore senza vestiti.-
È Potter.
Ma che dico.
È ovvio che sia Potter, è sempre e solo lui che minaccio qualunque ragazzo che mi si avvicini.
Adesso mi sente.

Ciao a tutti!
Spero vivamente che il capitolo vi sia piaciuto e se ne avete voglia commentate o votate.
Se avete tempo potete passare sul mio profilo dove sto scrivendo un'altra storia.
Vi mando tanti baci e a domani!
❤️😘😘

Di un'occhialuto cercatore e una rossa mezzosangue- [Jily]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora