Senza Titolo

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"Non ha un titolo, mi piacerebbe che ogni lettore ne trovi uno personale che crede più adatto, a seconda di ciò che percepisce nel suo cuore leggendola."

SabbaAndRox

Come si fa ad abbandonare una persona che ti ha dato l'anima? Che ti ha donato i suoi sorrisi più sinceri, i suoi sentimenti più veri, i suoi giorni migliori? In teoria, semplicemente, non dovresti. Eppure c'è qualcuno che ha la faccia tosta di farlo. Diciamo che più che definirla faccia tosta la chiamerei "totale mancanza di sentimenti e interesse verso il prossimo". Ma anche la paura di vivere situazioni nuove gioca il suo ruolo nella vita. 

Vedi che un giorno la tua vita rasenta la perfezione, che ogni tua certezza è "certificata" dalla persona che hai accanto, quella che vuole condividere gioie e dolori con te. Un giorno ti svegli con la tua donna al tuo fianco. Quella alla quale ti sei dedicato anima e corpo, che ti faceva tornare il sorriso solo a pensarla, che ti illuminava l'anima al solo toccarla, che ti scaldava il cuore solo ad abbracciarla. 

Ti ricordi ancora quegli occhi color cielo, che ti guardavano dal basso verso l'altro, ti sorridevano e trasmettevano amore infinito?...Le ore passate al telefono a ridere e scherzare, al raccontarsi di ieri e di oggi..fantasticando sul domani da trascorrere insieme. Ti affacciavi alla finestra consapevole che lei stava facendo la stessa cosa e che, in qualche modo, guardare il cielo vi faceva sentire più vicini. 

Penso che Quando sono andati al Luna Park, precisamente sulle montagne russe, la loro fiducia reciproca sia aumentata fino all'estremo. Lo so perché io ero la, anche se non mi vedevano ero là e vegliavo su di loro. Erano uno accanto all'altro, con le gambe sospese nel vuoto e il corpo ben attaccato al sedile. Lei gli stringeva la mano e lui, amorevolmente, ricambiava la sua stretta. "Guardami negli occhi Tess, stringi la mia mano e non pensare a niente, intesi?" La paura negli occhi di Tess poteva essere paragonata a quella che provi quando ti trovi al bordo di un precipizio...ma le bastava un tocco del suo Jace per stare meglio. Per sentirsi sicura. Abbandonarsi completamente a quello che sarebbe successo di lì a poco. Sgomberare la mente. 'Fosse facile', pensava Tess. Non se ne accorse neanche che il vagoncino aveva preso velocità e in poco tempo aveva raggiunto la parte più alta dei binari e stava scendendo in picchiata ad alta velocità. Con le mani unite sugli occhi semichiusi, riuscì finalmente a superare la sua paura dell'altezza e delle montagne russe. Quella giornata passò tranquillamente tra dolci effusioni, parole amorevoli, promesse urlate con gli occhi, e segreti sussurrati tra gli stand. Non avrebbero potuto avere di meglio che l'uno per l'altro.

Il loro amore era riuscito a distruggere i muri che Tess si era costruita contro il genere maschile e bruciare tutte le maschere che Jace indossava per ripararsi dagli insulti del padre assente ma aggressivo.

Volevano scappare e sposarsi. Avere dei bimbi, costruirsi una famiglia loro. Vivere insieme e se la fortuna era dalla loro parte anche lavorare insieme. Ma la vita non è una questione di fortuna. La vita ci da quello che dobbiamo avere, niente di più e niente di meno. Con qualcuno è più buona con altri meno. Ma nonostante tutto prima o poi tutti perdono qualcosa. Perfino Jace perse la sua Tess. 

Non preparate i fazzoletti, non contate fino a 10 per trattenere le imprecazioni...continuate a leggere e basta. Avevano poco più di vent'anni quando riuscirono a realizzare il loro primo sogno ovvero quello di scappare e andare a vivere insieme con i soldi che avevano messo da parte. Lavoravano, erano felici e non mancava loro nulla. Avevano fatto amicizia, ma sapevano che loro si bastavano per essere completi. Tutto procedeva regolarmente. Le notti le  passavano ad amarsi, a sussurarsi promesse magiche, a fare progetti nuovi. L'arrivo di un figlio sarebbe stato il coronamento di un sogno raggiungibile a pochi. 

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