Ready to fly

Prologo

Mi bruciava la gola...respiravo a stento...sentivo qualcuno che gridava...
Ma non passò molto, prima di rendermi conto, che la gola mi faceva così male...perchè a fare quelle grida...ero io...
=
-"Mamma!? Papà?!"-
-"Riuscite a sentirmi?! Non riesco a togliere questa maledetta cintura!"-
Allungai la cintura e ci scivolai fuori.
-"Ma-mamma! Papà! Che fate!? Alzatevi, forza!"-
Gridai più e più volte con il poco fiato che mi rimaneva. Avevo le mani sporche di sangue, il viso rigato da lacrime che non cessavano di uscire, mentre premevo contro il loro torace, nella speranza che servisse a qualcosa, ma, pian piano il loro corpo smise di emettere movimenti e la presa della mia mano, divenne sempre più debole, a vedere come avessero accettato la morte dicendomi con il poco fiato rimasto;
“Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto
e, se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.”
Conoscevo quella citazione. Era di Shakespeare. Gliela avevo detta io. Ma sentirla così, era tutta un'altra cosa.
Poco dopo arrivò l'ambulanza, trovandomi vicino a loro, gridando, con le lacrime del cielo che si confondevano con le mie.

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Spazio autrice;
Allora, premetto che questa è la prima volta che qualcuno legge quello che scrivo.
All'inizio potrebbe risultare un po' noiosa ma giuro che più avanti è più interessante.
Per la lunghezza invece, il prologo è corto ovvio, i capitoli saranno molto più lunghi.
Nel caso di errori di ortografia, per piacere fatemelo notare, poiché il correttore del mio telefono fa un po' di testa sua e, siccome so praticamente a memoria quello che ho scritto leggo senza prestare troppa attenzione, tralasciando alcuni errori.
Se quello che leggete vi piace lasciate una stellina 🌟
Lo apprezzerei davvero.
Grazie per aver letto!💞