2. Il castello nascosto

96 9 12
                                    

Giugno 1940

-Eileen, devi andare!

-Mamma, non voglio! No! Vi prego!

-Eileen, ascoltami- Isolde s'inginocchiò di fronte a lei e la strinse per le braccia -Tu non sai cosa abbiamo fatto io e tuo padre per assicurarti un rifugio sicuro. Starai bene, vedrai.

-Ma perché non posso rimanere qui?- Eileen trattenne le lacrime che spingevano contro i suoi occhi giovani -Perché devo andarmene?

-Perché casa nostra non è più un posto sicuro! Potrebbe essere attaccata da un momento all'altro, dalla Luftwaffe della Wehrmacht, dalla Royal Navy perché vuole dei punti strategici sul mare o dagli Auror del Ministero stessi. Dobbiamo proteggerla con degli incantesimi difensivi e tu non puoi restare qui, è troppo pericoloso!- il suo tono non ammetteva repliche.

-Ma posso aiutarvi!- protestò Eileen chiudendo gli occhi e stringendo i pugni alle gambe.

-Se partirai ci aiuterai, perché sarai al sicuro, tesoro...

Tristan, che fino a quel momento aveva sistemato gli indumenti migliori dentro la valigetta in cuoio di Eileen, si accovacciò anche lui accanto a Isolde.

-Eileen- la sua voce, solitamente pacata e gentile, era velata da un tremore nervoso e teso -Ascolta la mamma. Devi andare, tra poco la passaporta si attiverà e tu dovrai partire. E' l'unica possibilità che abbiamo. Per favore.

-Ma io voglio restare con voi!- protestò ancora, una lacrima le solcò il volto emaciato.

-Ci rivedremo, Eileen- Tristan allargò le braccia e la strinse insieme a sua madre.

Eileen era spaventata a morte: l'idea di abbandonare i suoi genitori le formava un groppo in gola che le impediva di respirare normalmente. La vista le si annebbiava quando ripensava alla guerra che era scoppiata mesi addietro. Mai era stata così furiosa, dilaniata dal terrore di perdere le persone che amava e spaventata a morte dai bombardamenti tedeschi ogni notte.

Erano giorni che la Luftwaffe deturpava con bombe e mine la spiaggia sul quale sorgeva il castello dei Prince, roccaforte strategica e desiderabile.

Nemmeno nonna Freya, che l'ospitava ogni qual volta che desiderava, l'aveva voluta nella sua proprietà nello Yorkshire. Eppure aveva dimostrato tutto il suo disappunto quando aveva scoperto dove Tristan e Isolde l'avrebbero mandata per quell'estate.

Era l'unica dei Prince al quale non piaceva il piano di Tristan e Isolde, tutti gli altri invece erano orgogliosi.

Perché?

Dove la volevano mandare sua madre e suo padre?

Pensando a tutti i suoi famigliari, si ricordò inevitabilmente di suo zio Emeric, morto in circostanze sospette a Rio de Janeiro. A mala pena Eileen riusciva ad immaginare una città così distante da casa sua.

Rio de Janeiro. Dall'altra parte del mondo.

E zio Emeric non era tornato da là.

Non lo avrebbe mai fatto.

Perché doveva esserci la guerra?

Perché le persone dovevano uccidersi a vicenda?

Questo lei proprio non riusciva a capirlo.

-Asciugati le lacrime, Eileen- sua madre le passò il pollice sotto l'occhio e le sorrise -Tra pochi mesi sarai al sicuro... E tu sai bene dove!

La strada per Spinner's EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora