Eileen alloggiava in quel grande maniero da due giorni, senza ancora sapere dove si trovasse precisamente. Il paesaggio montuoso non le era famigliare, ma tra le pagine dei libri sui quali aveva studiato, le erano capitate sotto gli occhi molte foto di montagne come quelle. Poteva trovarsi in Italia come in Svizzera, in Germania o in Austria.
Non poteva saperlo per certo e Vinda si ostinava a non rivelarle l'esatta posizione. La cosa la infastidiva, scatenandole dentro una malsana sensazione di scetticismo che le fece dubitare delle gentilezze di Vinda. Soprattutto di quelle, anche se non aveva mai avuto modo di percepire un reale pericolo o una minima minaccia di ritorsione.
Dal nome del castello, Eileen provò a restringere il campo d'indagine arrivando ad una conclusione logica, ma purtroppo ancora troppo poco specifica. Era sicuramente in un paese di lingua tedesca, forse in Germania o in Austria, rinnegando così di riconoscere l'annessione del paese austriaco al Reich tedesco e ripudiando il regime instaurato due anni prima.
Non era di certo il luogo più sicuro dove stare, un paese così belligerante non si presentava di come il miglior ripiego in caso di emergenza. Tuttavia sua madre e suo padre l'avevano spedita esattamente lì, nella tana del lupo, in compagnia di una ragazza francese di cui non sapeva assolutamente nulla.
Ogni volta che ci pensava le si stringeva qualcosa all'altezza dello stomaco, provocandole fin quasi la nausea.
Si sentiva sola, abbandonata al suo destino ed intrappolata in una roccaforte tra i gelidi ghiacciai di chissà quale monte, in chissà quale paese.
Le mancava casa, Arthur, la sua cameretta e il suo lettino; nemmeno il pensiero di Hogwarts le dava pace, anzi, la gettava in uno stato di angoscia e depressione. L'idea che l'antico castello potesse essere distrutto dai bombardamenti tedeschi non le dava pace, forse era divenuta la sua paura più grande.
Con Isolde e Tristan, però, era in collera. Infuriata perché loro erano rimasti a casa, a fare qualcosa che nemmeno le avevano spiegato tanto bene, e l'avevano spedita in mezzo al nulla. Il solo pensiero di loro le faceva venire i capogiri per la rabbia, ma immancabilmente si ricredeva dopo poco perché, in fondo, mamma e papà le mancavano terribilmente.
Senza di loro era tutto potenzialmente pericoloso, sinistro e permeato di una follia che nemmeno lei si spiegava.
Il mondo era folle, questo pensava lei.
Eppure era lì, e non poteva fare altro che attendere giorni e notti dalla lunghezza infinita, mentre là fuori il mondo si scatenava contro i più deboli e gli innocenti. Là fuori c'era la follia della guerra.
*
Eileen era stata avvertita da Vinda che avrebbero ricevuto visite, e non di quelle di cortesia da parte di amici o parenti, bensì una vera e propria permanenza di qualche giorno da parte del padrone di casa in persona.
Anche in quel caso, immancabilmente, Vinda non fece trapelare alcun tipo d'informazione, nessuno spunto, tanto meno un indizio sul quale poter congetturare ipotesi per ammazzare il tempo che non passava mai.
A volte aveva un'irrefrenabile voglia di saltarle addosso e di costringerla a parlare con la magia... se solo avesse avuto la sua bacchetta.
Invece no, non l'aveva ancora. Il suo futuro arnese magico riposava ancora indisturbato, da chissà quanto tempo, dentro una scatolina su uno scaffale polveroso del negozio del signor Ollivander; in attesa che la sua proprietaria si facesse avanti.
La sua bacchetta giaceva nella sua elegante custodia a centinaia, sicuramente migliaia, di chilometri da Nurmengard.
E lei non poteva fuggire di lì, sarebbe stato troppo rischioso, uno smacco all'orgoglio dei suoi genitori, un tradimento imperdonabile e forse anche pericoloso da compiere.
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La strada per Spinner's End
FanficFanfiction sulla vita di Eileen Prince, madre di Severus Piton. Scriverò dalla sua infanzia, descrivendo gli anni ad Hogwarts durante la Seconda Guerra Mondiale, di come ha conosciuto Tobias fino alla nascita di Severus. ⚠️ !!(Contiene scene esplic...