In un punto deserto della California c'è una piccola cittadina di nome Melbourne, che ha come unico centro abitato vicino Rousrouge, sua rivale. O almeno, i loro abitanti lo pensano, ma i loro sceriffi non sono d'accordo: Andrea, lo sceriffo dal cuore di ghiaccio, lo sguardo profondo e i lineamenti aspri e Giovanni, lo sceriffo dalla mente adulta ma gli occhi di un bambino, lo chiamano "lo sceriffo Peter Pan", un bambino cresciuto troppo in fretta. Molto spesso le persone vedono e credono solo ciò che vogliono vedere e credere, e questa cosa Andrea e Giovanni la conoscono perfettamente, infatti, sotto la maschera degli sceriffi rivali, si celano due uomini che si amano perdutamente. Ogni sera si incontrano al tramonto nel deserto, quando i cittadini pensano combattano, loro si dimostrano il reciproco amore.
Ma il destino non sempre è giusto, infatti il loro amore già ostacolato dal pensiero degli abitanti di Melbourne e Rousrouge viene ulteriormente messo in difficoltà da Matteo.
Matteo è una persona comune, senza infamia né lode, che però aspira a diventare qualcosa di più. Un uomo robusto, dagli occhi azzurri come il cielo d'estate dai capelli corvini e dalla folta barba dello stesso colore. Un uomo pieno d'invidia e frustrazione, di voglia di vendetta verso lo sceriffo. Erano stati bambini insieme, inseparabili. Erano cresciuti insieme, sapevano che uno dei due sarebbe diventato sceriffo, ed entrambi credevano sarebbe stato Matteo, che si era sempre sentito superiore al compagno. Perciò, quando l'amico diventò sceriffo, lui giurò vendetta. Provocò un paio d'incidenti mortali per l'amico d'infanzia, che però non riuscì mai ad incastrarlo, un po' per via del legame d'amicizia che li univa, un po' per la mancanza di prove a suo sfavore. Per un po' di anni era stato fermo, ma i suoi sentimenti astiosi erano rimasti invariati. Ed adesso gli si è presentata davanti l'occasione di vendicarsi e spodestare il suo avversario, colui che, a suo parere, gli aveva rubato il posto che sarebbe dovuto essere suo di diritto. <<Presto- pensava- avrò il posto che merito, Andrea>>.
Il giorno dopo Andrea sente qualcuno bussare alla porta attorno alle sette di mattina; lo sceriffo si stupisce di ciò, solitamente i cittadini iniziano a presentarsi per i problemi più disparati intorno alle dieci. Apre la porta e si trova davanti Matteo. Lo invita ad entrare, come fa con ogni abitante che gli si presenti davanti come se fosse un perfetto sconosciuto. Incuriosito gli chiede <<Matteo, cosa ti porta qui?>> l'altro risponde ghignando << Voglio parlare>> <<Non abbiamo niente da dirci, abbiamo già parlato a sufficienza in passato>> <<invece credo che ciò che ho da dirti possa interessarti>> <<Ne dubito>> <<Ti ho visto>> <<Wow>> <<Ti ho visto. Anzi, VI ho visti. Tu e lui>> <<Non so di cosa tu stia parlando>> <<Di te e dello sceriffo di Rousrouge>> <<Non hai prove, è la tua parola contro la mia>> Matteo sogghigna mentre risponde <<In questi anni ho viaggiato molto, e dall'Europa ho preso questa, la chiamano "Polaroid", e ti permette di fare una foto. (Non dovrebbe neanche sapere cosa sia una fotografia, né tanto meno una Polaroid, ma shh) Vuoi vedere la mia?>> E con aria soddisfatta, tira fuori una foto di loro due che si baciano. <<Cosa vuoi?>> chiede lo sceriffo. <<Il tuo ruolo>> risponde l'altro e, vedendo la difficoltà dello sceriffo,dice <<Hai tempo fino a domani a quest'ora. Pensaci bene.>> Una volta uscito, Andrea si china a riflettere, non sa che fare, fissa il vuoto finché non si presenta il primo cittadino della giornata, quindi Andrea si stampa un sorriso in viso, iniziando ad ascoltare i problemi dei cittadini.
La sera Andrea si reca all'appuntamento con Giovanni molto nervoso, ansioso di discutere con l'amante dell' incontro di quella mattina. Quando Giovanni lo vede sorride, gli va incontro e lo bacia, ma lo sente un po' più teso del solito, ma pensa che se è un problema grave gliene parlerà. E così accade. Una volta staccati Andrea lo guarda negli occhi e gli dice <<Matteo. Ci ha scoperti. E ne ha le prove.>> Giovanni sgrana gli occhi, proprio quel giorno ce l'ha fatta, è riuscito a combattere i pregiudizi contro i gay, e contro coloro che abitano Melbourne. Ma ovviamente qualcosa deve sempre andare storto. <<Mi ha chiesto il distintivo>>. Giovanni si blocca, sa quanto Andrea ami il suo lavoro. <<Cosa vuoi fare?>> <<Io amo il mio lavoro...-Giovanni abbassa lo sguardo, sa che lo lascerà-... ma amo più te!>> Giovanni alza gli occhi improvvisamente, fermando le lacrime che non si è neanche accorto di star versando. Ma un'idea gli balena in mente. <<I miei concittadini stanno finalmente tollerando i gay e gli abitanti della vostra città, quindi che ne diresti di diventare il mio coosceriffo?>> Andrea spalanca gli occhi, correndo poi ad abbracciare il compagno dicendo <<Grazie. grazie, GRAZIE!!!!>> A Giovanni si scioglie il cuore vedendo l'altro aprire il suo, mentre lo abbraccia di rimando.
Sono passati circa sei mesi, gli abitanti di Rousrouge hanno accolto con diffidenza Andrea, ma man mano lo hanno accettato, e con Giovanni le cose non potrebbero andare meglio.
Che, dopo tante difficoltà, il destino voglia concedergli una vita tranquilla e felice?
Chi vivrà vedrà.
~Spazio autrice~
Eccoci alla fine di quest'ennesima one shot, penso ne usciranno altre in questo periodo, anche perché sono più facili da scrivere dei capitoli delle fan fiction, ed è complicato fare tutto con la scuola e il resto, ma adesso arrivano le vacanze di carnevale, ma non vi prometto nulla. E penso di aver detto tutto, spero vi sia piaciuta, alla prossima
Ele

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Diversi Ma Uguali
FanfictionDue opposti, due ragazzi che più diversi non si può. O è solo una maschera?