Anche quella mattina, Regina si alzò prima rispetto a Sarah.
Rimase un pò a guardarla mentre dormiva.
Sembra così delicata... Dolce... Pura... Rimarrei ore a guardarla...
Purtroppo Regina si rese conto di non poter esaudire questo desiderio. Doveva sbrigarsi, non poteva permettersi di perdersi a guardare la ragazza che ultimamente riempiva i suoi pensieri.
La preside lasciò la stanza mentre la professoressa ancora dormiva beatamente.Al risveglio, la bionda si rese conto che aveva occupato praticamente tutto il letto.
Aprendo meglio gli occhi, vide davanti a lei la vestaglia sexy che Regina chiamava pigiama. Che darei per vedergliela nuovamente indossata...
Ultimamente faceva troppi pensieri simili a questo e la cosa, quando se ne rendeva conto, la spaventava. Decise di chiamare Meghan per sfogarsi un pò, ma non ricevette risposta.
ORE 10:15 - sms a Meghan -
<Buongiorno bellezza! Ho provato a chiamarti, ma non mi hai risposto! Poi non dire che non ti cerco mai! Un bacio e buona giornata!>
Una volta indossata nuovamente l'odiata tuta, si precipitò giù per la colazione.
"Signorina, mi scusi, l'orario della colazione è terminato. La sala è aperta fino alle 9:30".
"Che cosa?!?! Nooo, non riesco a stare senza il mio cappuccino ed il mio cornetto!!!".
"Mi dispiace!" le rispose la ragazza dell'hotel.
Sarah, molto demoralizzata, andò dai suoi alunni.
"Finalmente sei uscita dal letargo, Spencer!".
La voce della preside si fece sentire alle sue spalle. Sarah fece un'espressione talmente buffa che tutti gli alunni si misero a ridere.
"Certo potevi anche svegliarmi!!"
"Non sono mica una sveglia! Potevi impostarla ieri, prima di addormentarti, o magari tornare al letto in un orario consono al lavoro!".
"Mi sono dimenticata di impostarla! Non sei una sveglia, ma controlli i miei orari?!".
Tutta la discussione stava avvenendo davanti agli alunni, che si godevano lo spettacolo in silenzio muovendo la testa come se stessero guardando una partita di tennis.
"Controllarti!?!? Ti pare?!?! Perché dovrei?" Regina rispose stizzita.
"Beh, non so perchè dovresti, per ques-".
Marcos (sempre lui) interruppe lo spettacolo degli alunni.
"Ma perché... Voi due dormite insieme?" disse con un'espressione inorridita.
Ci fu un silenzio totale.
Regina e Sarah si guardarono con gli occhi spalancati, senza dire nulla.
Un sacchetto bianco comparve improvvisamente davanti la faccia delle due, insieme ad un bicchiere di carta stile Starbucks.
"Tieni!! Non vorrei che, perdendo, ti attaccassi al fatto di non aver fatto colazione e di conseguenza non avere abbastanza energie per dare la grinta alle tue tartarughe! Senza offesa, ragazzi!".
Gli alunni di Sarah, offesi ed innervositi, si misero a braccia incrociate fissando la professoressa.
"EHI! EHI ! EHI! Sorella!!! Abbassa i toni con le mie tartarughe ninja! Vi faremo vedere di che pasta siamo fatti!!!".
STAI LEGGENDO
Gli occhi dell'altra
Hayran KurguC'erano una volta due donne: una preside ed una professoressa che lavorano da anni nello stesso istituto, e che solo quando decidono di affrontare veramente i loro sentimenti iniziano a conoscersi sul serio... Il resto, scopritelo continuando a legg...