Il fuorilegge e la regina

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Il fuorilegge e la regina

Da quando Robin era morto, la vita di Regina per quanto avesse fatto finta di andare avanti e in parte ci è riuscita, non è stata più la stessa. Ha una meravigliosa famiglia che le vuole bene, suo figlio Henry che finalmente si è ricordato di lei, con cui tornare a condividere le piccole cose della vita... ma per un lieto fine che si rispetti, come nelle favole, non basta solo questo.

Le manca Robin. Il suo Robin hood, il suo fuorilegge del cuore, colui che le ha preso il cuore, l'ha fatta tornare ad amare, quando nemmeno lei ci credeva più, ha rimesso insieme i cocci del suo cuore ormai in frantumi, le ha promesso amore eterno. Per un attimo un solo attimo ha sperato che potesse realizzare il suo lieto fine...

E lui se n'è andato.

È morto.

Lei ha dovuto iniziare a vivere senza di lui, a ricominciare senza di lui.

Non ha mai smesso di pensarci, di desiderare un suo ritorno, di sperare che fosse solo un brutto sogno. Ma un sogno non è, è la storia della sua vita e forse si deve accontentare di quello che ha.

O forse non è tutto perduto.. non ancora.

Un piccolo barlume di speranza c'è ancora e lei non vuole arrendersi, vuole giocarsi fino all'ultima carta per ritrovare il suo Robin.

Facilier, prima di morire, le ha detto come ritrovare Robin, che non è morto, è bloccato in un regno senza magia e non riesce a tornare, ma che non ha mai perso la speranza, non si è mai arreso.

Grazie al medaglione di Facilier, che le farà da portale, potrà raggiungerlo.

Non sarà facile tornare a casa in un mondo senza magia, ma non sono le difficoltà a impedirle di provarci, ora conta solo tornare da lui, riabbracciarlo, stringerlo a sè, rivedere i suoi occhi rassicuranti, il suo sorriso dolce, ascoltare la sua voce che l'ha sempre spronata e confortata, così  calda e rassicurante.

Lo deve riportare a casa, anche per Robin, sua figlia, che non desidera altro che conoscere il suo papà, per tirare con l'arco insieme a lui. Sorride al pensiero che la sua nipotina, è bravissima e forse supererebbe il maestro, le piace pensare che presto forse lo constaterà di persona...

Afferra il medaglione e pensa a Robin intensamente, non è difficile pensare a lui, ci pensa costantemente nell'arco della giornata, è il primo pensiero che al mattino la sveglia, l'ultimo desiderio che la notte la culla.

È abituata a passare da un portale a un altro, ma mai come stavolta sente la responsabilità di riuscire. Sente che deve farcela, per lui.

Improvvisamente si ritrova in un bosco, sembra una foresta, come la foresta incantata della sua storia, ma non è quella, qui è tutto più buio, spento, tetro, maledettamente silenzioso e inquietante. È un posto che mette i brividi. Regina senza volerlo si ritrova a stringersi nel suo cappotto di pelle, mentre si guarda intorno smarrita, ma combattiva. Si sente proprio così, smarrita ma decisa più che mai a trovare Robin, anche se la missione dovesse rivelarsi impossibile.

Non conosce quel posto, non ne ha mai sentito parlare, ma da quello che le ha detto Facilier, è il luogo dove si ritrovano le persone che sono morte, ma non hanno perso la loro anima, quindi non sono morte del tutto, possono ancora essere salvate se c'è una giusta motivazione, se la loro anima si ricongiunge al corpo. Il vero amore può essere un modo per far sì che l'anima di Robin si possa ricongiungere al suo corpo e tornare a vivere.

Robin non ha mai perso la sua anima, è morto sì, ma Ade non è riuscito a distruggere anche essa.

Non trova nessuno a chi chiedere, quella foresta sembra totalmente isolata dal mondo, per un attimo teme di essere stata ingannata da Facilier, che le abbia detto di andare lì per rimanere blocca in quel mondo per sempre...

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